Bruciore glande e prepuzio. arrossamento

Gent.li dottori. Da qualche mese a questa parte lamento delle forti irritazioni del glande che si estendono fino al prepuzio caratterizzando la zona di un colore rosso. Durante l'erezione (da tempo diventata difficoltosa) noto fuoriuscire una grande quantità di liquido viscoso e trasparente che si accompagna ad una sensazione di fastidio al glande. Dopo i rapporti per qualche giorno accuso questi bruciori-arrossamenti che però a volte compaiono anche spontaneamente. Il mio medico notando anche un unghia della mano che è diventata ondulata e tenuto conto del fatto che da mesi ho la lingua perennemente bianca sospetta un'infezione micotica e mi ha prescritto un antibiotico. Prima di iniziare la cura (non sarebbe la prima volta che affronto una cura antibiotica per niente) vorrei essere certo di quale sia realmente il problema. Sarebbe possibile che collegare questi sintomi (D.E. compresa) ad un problema di infezione/infiammazione? Quali esami posso effettuare? So dell'esistenza di un tampone ma non so cosa devo richiedere esattamente al mio medico. Grazie per la disponibilità.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
di qua creda risulta impossibile valutare che tipo di terapia richiede il suo problema, che potrebbe essere sospettabile un coinvolgimento uretrale e/o prostatico, impossibile da capire via internet. per intanto protegga i rapporti con profilattico, mandi la partner da ginecologo per controllo e lei vada da un collega andrologo. Faccia sapere se vuole.
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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentile dottore la ringrazio della sua disponibilità. Ci tengo ad informarla che ho già effettuato ben tre visite da diversi urologi/andrologi. Mi sono sottoposto a esame ecocolor doppler penieno e ai test dei livelli ormonali. A parte l'ecocolor che ha registrato una erezione subcompleta dopo iniezione di PGE1 considerata però "normale" (anche se il glande risultò parzialmente coperto), il resto degli esami è risultato nella norma. Il problema a detta dei medici non è di natura ormonale o circolatoria. Quello che io noto col passare delle settimane è una maggiore difficoltà erettiva dovuta anche al fatto che il glande rimane parzialmente coperto se non aiutato nello scappucciamento e ho questi forti bruciori e arrossamenti. L'altra cosa da notare sono le perdite cui accennavo. sia prima che durante il rapporto mi capita di vedere fuoriuscire una enorme quantità di liquido trasparente che sembra filaccioso. E' come se vi fosse un grnde sedimento di questo materiale. I suoi colleghi si sono limitati a darmi integratori alimentari tipo ezerex. Inutile dirle che non hanno portato nessun miglioramento. Io personalmente mi sento infiammato e vado a urinare molte più volte rispetto a qualche mese fa. Non saprebbe consigliarmi qualche ricerca di agenti patogeni o infettivi che possa effettuare mentre aspetto di finire i 3 mesi di "cura" con ezerex? Grazie infinite.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
se non è emreso nulla dalla visite per deficit erettivo, provi a chiedere che non si tratti di problema psicogeno e ad agire di conseguenza tramite psicologo o farmacoterapia. Secondariamente non posso per via telematica fare diagnosi differenziale fra uretrite, prostaite, e bvalanopostite. Si faccia rivedere da qualcuno dei colleghi a tal proposito o consulti il suo medico di base.
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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentile dottore, io sono pronto a battere tutte le strade anche quella psicologica. La questione è che non ho mai avuto problemi di inibizione/paura nei rapporti sessuali. Anzi, ne ho avuti molti, con molte donne e soprattutto con la mia attuale fidanzata (è quasi un anno che stiamo insieme). Un bel giorno sono scomparse le erezioni spontanee (e io ne ho sempre avute molte), sono comparse copiose le perdite di questo liquido e si sono palesate le infiammazioni e i disturbi durante la minzione. I rapporti che sono sempre stati normali sono diventati difficoltosi ma continuano ad esserci (segno che non vi è mancanza di desiderio o paura dell'atto). Solo il mio pene ci mette molto più tempo a raggiungere l'erezione che è ormai sempre sub-completa (cosa che è successa anche con l'eco-color che riporta erezione all'85%) ed è molto difficile da mantenere (con iniezione di PGE1 è durata 10 minuti). Mi sono fatto rivedere come ha consigliato lei e si ipotizza una prostatite. ora effettuerò l'ennesima cura.Il mio medico di base mi ha risposto che se non mi funziona devo prendere il Cialis e andare tranquillo (cosa che ho fatto ma con scarsi risultati). L'unica cosa che volevo sapere e se ci fossero esami efficaci per isolare la causa. Tutti consigliano cure e rimedi. Ma la causa sembra non interessare a nessuno. Se avessi 80 anni mi andrebbe bene... a 26 preferirei andare a fondo e risolvere il problema alla radice. E non credo che la mia psiche possa portare bruciori e perdite di liquido. Ma comunque fintanto che è così tutte le strade sono aperte e se la causa sarà psicologica agirò di conseguenza. Io so solo che ne voglio uscire. Volevo solo capire che iter seguire dato che non ho soldi per le visite private e nel settore pubblico più tentare di sbarazzarsi in fretta di me finora non hanno fatto. Mi perdoni lo sfogo e mi permetta di ringraziarla anche solo per avermi ascoltato.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,

non entri in una spirale "depressiva" che non aiuta a risolvere questi complessi problemi sessuali; a questo proposito, oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Cavallini che mi ha preceduto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
eviti autodiagnosi.
Provi a pensare se parlando qualche volta non le è capitato di dire cose che non voleva. Bene questa è la parte conscia, pensi a cosa combina l' inconscio.
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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentili dottori vi scrivo per informarvi su come stanno procedendo le cose. Per quanto riguarda la spirale depressiva menzionata dal dr.Beretta diciamo che ci provo a non caderci ma credetemi quando dico che è veramente dura. Ho deciso di affrontare la situazione in modo frontale. Ho già effettuato tre incontri con uno psicologo. Nel frattempo continuo le indagini cliniche: rifarò l'eco color e effettuerò spermiocoltura e urinocultura (come consigliatomi dal mio medico di famiglia). Le condizioni fisiche si sono complicate. Le minzioni ora sono frequentissime e poco gestibili (nel senso che quando scappa faccio molta fatica a trattenermi e persino le buche che prende l'autobus mi danno uno stmolo fastidioso al basso addome e mi prendono persino il pene e si accompagnano ad un forte stimolo). Sto effettuando la cura per la prostatite a base di topster supposte e premixon compresse 1 volta al dì (sono al settimo giorno ma miglioramenti zero, anzi...). I rapporti sessuali (l'ultimo ieri) diventano sempre più difficoltosi a causa delle irritazioni e del fastidio che mi da il pene quando ho l'erezione. Sulla parte sinistra ho un rigonfiamento (per il quale avevo già scritto) che impedisce al glande si scoprirsi da quella parte e causa un leggero recurvatum notato anche all'atto del primo eco-color ma classificato come retrazione della tonaca albuginea (e devo ancora capire a cosa è dovuto e se può centrare con le difficoltà erettili). Tutto ciò che posso dire è che il pene risulta molto meno elastico (tanto che non si scappuccia più), resta sempre infiammato (sento bruciare soprattutto il lato sinistro) e che anche prima del rapporto è di un colore rosso scuro (cosa che ha sorpreso anche la mia partner) continuano le perdite di molto liquido prima e durante l'erezione. Il problema lo sto affrontando anche psicologicamente perchè è diventato un incubo ma credo che la causa eziologica ci sia e come. A voi chiedo soltanto se sapete di un centro o uno specialista esperto in materia nel nord Italia (io abito anche vicino a Milano), se potete consigliarmi dove posso effettuare un eco-color doppler essendo sicuro di essere in buone mani e se devo aggiungere qualcosa alle colture prescrittemi. Aggiungo che anche mentre vi scrivo sento un forte bruciore al pene e la corona del glande e il prepuzio sono a dir poco arrossate. Ho una gran paura che queste infiammazioni possano logorare l'organo in modo irreversibile. Scusatemi ancora il disturbo ma qui nessuno si pronuncia in maniera decisa e l'attesa tra visite ed esami mi sta logorando non poco. Buon lavoro e Grazie ancora!
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
ovvia una rivalutazione andrologica.
a Milano vi sono ottime strutture pubbliche (san Paolo e San Raffaele) a livello privato consoco il dr. Beretta.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile utente,

in associazione e complementarietà alle asserzioni dei Colleghi che mi hanno preceduto, ritengo altresì utile per la conoscenza di dati fruibili sulla sua situazione, la lettura del personale articolo sulle Balanopostiti (infiammazione della cute e delle mucose del pene di varia origine), presente all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/206-la-balanopostite-e-la-balanite-conosciamole-meglio-per-curarle-bene.html


Carissimi saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Grazie per le indicazioni, ho appena ritirato gli esami di coltura delle urine da mitto intermedio (negativa) e la spermiocoltura che ha evidenziato quanto segue:
ESAME COLTURALE POSITIVO

-1- Citrobacter Koseri

Antibiogramma -1- MIC RSI

AMOXICILLINA/A.CLAV. <=2
AMPICILLINA CEFOTAXIME >=32
CEFTAZIDIME <=1
CIPROFLOXACINA <=0,25
LEVOFLOXACINA <=0,12
TRIMETOPRIUM/SULFAM <=20

Esame microscopico

BATTERI ASSENTI
LEUCOCITI ++

So che nel laboratorio dove ho effettuato le analisi non sono presenti alcuni test per esempio la clamydia.
Intanto continua la sensazione di cociore che parte da sotto il testicoloo sx e prosegue su tutto il lato sx del pene fino al glande. Prosegono minzioni frequenti e erezioni ed eiaculazioni sono dolorose. Farò una visita dall'andrologo o dall'urologo (magari ditemi qule dei due è meglio) ma se qualcuno di voi dovesse avere suggerimenti o potesse consigliarmi altri accertamenti ve ne sarei grato.
Grazie mille.

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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
A questo punto la visita è imperativa. Andrologo è ok, urologo con chiare competenze andrologiche va ben lo stesso.
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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Effettuata l'ennesima visita urologica che ha evidenziato un'infiammazione delle vie uro/geniali da accertare con test di Stamey. Il test l'ho fatto ieri e il dottore mi ha detto che ha fatto molta fatica a far fuoriuscire il liquido con il massaggio. Mi ha chiesto se mi faceva male la prostata e invece a me bruciava la parte mediana e finale dell'uretra. Spero che riescano a localizzare l'infiammazione o infezione con questo test. Il probleme per me rimane però il pene. Il medico ha parlato di una possibile fibrosi cavernosa o di problemi all'uretra ma non mi ha prescritto esami e intanto i mesi passano e tutto peggiora... Che esami devo fare per escludere una fibrosi cavernosa? Basta un'ecografia o un ecocolor doppler o devo fare qualche altro esame? Ormai l'uretra mi fa malissimo e la sento strozzata, tanto che è diminuito il getto urinario e quello eiaculatorio... Mi indichereste voi un paio di esami che possano chiarire lo stato del pene ed evitarmi così di sentirmi continuamente dire: "aspettiamo e vediamo"? Anche perchè a furia di aspettare ormai il pene risulta rigido anche in stato di flaccidità, non si distende più e il glande resta molle e coperto dal prepuzio questo tra l'altro comporta un accorciamento del pene in erezione che mi causa disagio e davvero non so come fare per almeno capirne la causa. Grazie.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
se il collega cjhe l' ha visita dal vivo la pensa in un modo a meno di errorri marchiani di qua bisogna rimettersia lle sue decisioni.
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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentili dottori, vi aggiorno sulla situazione poichè ho effettuato un bel po' di analisi. Il test di stamey è risultato negativo nei campioni urinari ma positivo nel liquido prostatico ad un batterio decisamente atipico per quella zona (Haemophilus parainfluenzae). Ho fatto una cura di 15 gg con Ciproxin 1000 e di 1 mese con permixon. Ho effettuato un'eco addome che presenta "lieve impronta prostatica sul trigono con grossolana calcificazione centrale della ghiandola in esiti flogistici". Ho fatto un'uroflussometria con curva risultata irregolare e un'ecocolor doppler dinamico per il pene con seguente risultato: aumento dell'ipercogenicità del setto circa al terzo medio prossimale. Presenza di piccola calcificazione cavernosa di 2mm in sede periartiola cavernosa al 3 medio. Il pene in erezione presenta decorso rettilineo con area a semimanicotto al terzo prossimale laterale sinistro con aspetto apperentemente meno elastico. Si osserva inoltre insufficiente tumescenza del glande (erezione subcompleta).
Il commento del medico che ha effettuato l'esame (che è il mio urologo/andrologo di fiducia) è stato: Non so cosa dire, è come se il pene avesse perso elasticità e in più il glande non si gonfia e non capisco perchè. I flussi sanguigni principali sono nella norma ma il microcircolo non si può misurare e il problema o sta proprio nel microcircolo o nella retrazione del corpo del pene. Ma per entrambe le cose non so cosa consigliare.
Ora la domanda mia è: C'è uno specialista su questo sito che ha mai affrontato casi del genere e può magari visitarmi e capire cosa succede? Ormai gli esami penso di averli fatti tutti.. Cerco una persona in grado di interpretarli. Scusate la lunghezza del mio post ma sono disperato. Ogni mese che passa le cose vanno peggiorando ed è quasi un anno ormai che ho iniziato con i sintomi.
Grazie.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
a meno che lei non sia diabetico una alterazione del microcircolo riconosce prevalentemente cause ansiose, compreso il mancato "gonfiaggio" del glande.
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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentili dottori, sono costretto a scrivervi un'altra volta. Sono passati quasi due mesi dall'ultimo intervento e la mia situazione non fa che peggiorare. In questo periodo ho praticamente un'infiammazione costante dell'uretra, il pene e i testicoli si sono accorciati ed avvicinati all'addome, ho sempre dolori in zona pelvica e tra scroto e ano dove è presente anche un gonfiore notato sia dal medico che dalla mia ragazza. Minzioni impellenti e frequentissime anche di notte, glande e prepuzio sempre irritati, sensazione di uretra ostruita. Ho fatto esami di laboratorio: urine ok, urinocoltura ok, spermiocoltura batteri assenti, sviluppo di flora saprofita d probabile origine uretrale, molto elevato il numero di leucociti nel liquido seminale. Alla palpazione la prostata risulta normale mentre l'uretra lungo tutto il corpo spongioso risulta gonfia e indurita. Qundo riesco ad avere un'erezione infatti provo dolore come se per stirarsi il pene facesse forza sull'uretra che non è elastica, la parte sotto ai corpi cavernosi è aumentata di volume e forma come un cordone sotto il pene che tra l'altro si è curvato anche dorsalmente, glande non più tumescente. Il mio urologo non sa che dirmi e vista l'inutilità di una cura antibiotica in assenza di patogeni mi ha proposto una ionoforesi con desometazone al corpo spongioso uretrale. Voi che ne pensate? Il cortisone in quella zona può dare problemi? Inoltre un quesito che ormai mi sembra legittimo, con una situazione come la mia caratterizzata da disturbi insopportabili e da modificazione visibile e documentata degli organi interessati in presenza di forti azioni infiammatorie non gestibili con i farmaci non giustificherebbe un ricover per accertamenti? Insomma è quasi un anno che sto girovagando per medici e ospedali e ho già perso molta della funzionalità del mio organismo.. O forse devo aspettare che un bel giorno mi caschi tutto a terra! :) scusate l'umorismo ma è quello che mi resta. Grazie ancora!
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Ha provato a fare tampone uretrale?.
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