Prostatite o cosa?
Salve, sono un ragazzo di 29 anni.
Circa quando avevo 19 anni ho effettuato l'intervento per ovviare a un varicocele di 3 grado (tramite scleroembolizzazione), ad oggi risultante di 1 grado.
Prima di scoprirlo, avvertivo spesso fastidi che dopo l'intervento sono andati a "scemare".
Negli ultimi 2 anni invece, sembra di nuovo avvertire varie problematiche, tensioni, dolori, una sorta di "scosse e nevralgie" estensive dal glande fino alla zona perianale (internamente e profondamente nonché dietro stante), specie al testicolo sinistro, l'asta del pene fino l'ano (potrei dire fino al retto per quanto è estensivo).
Sono dolori ad impulso, specie se indurisco (e non) i muscoli pelvici alla stregua di un coito interrotto.
Mi hanno escluso problemi batteriologici, invece forse dovuto a una piccola se non nulla flogosi prostatica, prescrivendomi 3 mesi di Serenoa repens permixon, consigliandomi di evitare caffè, salumi, peperoncini e spezie irritanti etc.
I problemi a distanza persistono, ho pensato di biasimare le piccoli ciste che sono state identificate sull'asta del pene, alcune vicino il testicolo e 1 poco più grande distante dal testicolo di 1, 2cm, ma escludono che sia questo il problema.
In quanto non so più cosa pensare (ora mi hanno prescritto le analisi per vari ormoni), a cosa pensate possa essere collegato tutto ciò?
la cosa che mi infastidisce è che molto spesso i dolori si manifestano dopo rapporti sessuali, e non solo, a seguito dell'eiaculazione, inoltre prima di eiaculare sento come una pressione, chiusura, tensione, una sorta di ostacolamento alla fuoriuscita dello sparma nonostante poi la spinta eiaculatoria sia forte e copra notevole distanze anche in copiose quantità.
Di bruciori ce ne sono pochi o rari (se non nella zona anale interna), più che altro una sorta di sensazione di calore sento.
Ho avuto la clamidia ormai 1 anno fa, ormai scongiurata a seguito di diverse negatività al tampone, ma comunque sono problemi avvertiti già da anni prima.
Sono veramente amareggiato di tale problema, specie perché ogni tanto quando mi trovo seduto mi arrivano degli scossoni dolorifici veramente forti.
auspico che qualcuno di voi mi possa consigliare a dovere, come è bene noto non mi aspetto una diagnosi telematica in quanto non fattibile, ma comunque una dritta utile.
grazie mille
Circa quando avevo 19 anni ho effettuato l'intervento per ovviare a un varicocele di 3 grado (tramite scleroembolizzazione), ad oggi risultante di 1 grado.
Prima di scoprirlo, avvertivo spesso fastidi che dopo l'intervento sono andati a "scemare".
Negli ultimi 2 anni invece, sembra di nuovo avvertire varie problematiche, tensioni, dolori, una sorta di "scosse e nevralgie" estensive dal glande fino alla zona perianale (internamente e profondamente nonché dietro stante), specie al testicolo sinistro, l'asta del pene fino l'ano (potrei dire fino al retto per quanto è estensivo).
Sono dolori ad impulso, specie se indurisco (e non) i muscoli pelvici alla stregua di un coito interrotto.
Mi hanno escluso problemi batteriologici, invece forse dovuto a una piccola se non nulla flogosi prostatica, prescrivendomi 3 mesi di Serenoa repens permixon, consigliandomi di evitare caffè, salumi, peperoncini e spezie irritanti etc.
I problemi a distanza persistono, ho pensato di biasimare le piccoli ciste che sono state identificate sull'asta del pene, alcune vicino il testicolo e 1 poco più grande distante dal testicolo di 1, 2cm, ma escludono che sia questo il problema.
In quanto non so più cosa pensare (ora mi hanno prescritto le analisi per vari ormoni), a cosa pensate possa essere collegato tutto ciò?
la cosa che mi infastidisce è che molto spesso i dolori si manifestano dopo rapporti sessuali, e non solo, a seguito dell'eiaculazione, inoltre prima di eiaculare sento come una pressione, chiusura, tensione, una sorta di ostacolamento alla fuoriuscita dello sparma nonostante poi la spinta eiaculatoria sia forte e copra notevole distanze anche in copiose quantità.
Di bruciori ce ne sono pochi o rari (se non nella zona anale interna), più che altro una sorta di sensazione di calore sento.
Ho avuto la clamidia ormai 1 anno fa, ormai scongiurata a seguito di diverse negatività al tampone, ma comunque sono problemi avvertiti già da anni prima.
Sono veramente amareggiato di tale problema, specie perché ogni tanto quando mi trovo seduto mi arrivano degli scossoni dolorifici veramente forti.
auspico che qualcuno di voi mi possa consigliare a dovere, come è bene noto non mi aspetto una diagnosi telematica in quanto non fattibile, ma comunque una dritta utile.
grazie mille
[#1]
Gentile lettore,
purtroppo in presenza di queste situazioni cliniche complesse ed intricate, come la sua, senza una valutazione clinica diretta è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo attuale problema clinico e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico e poi fare anche una corretta prognosi.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo ed aspettare quello che lui ci dirà a valutazione clinica terminata.
Un cordiale saluto.
purtroppo in presenza di queste situazioni cliniche complesse ed intricate, come la sua, senza una valutazione clinica diretta è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo attuale problema clinico e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico e poi fare anche una corretta prognosi.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo ed aspettare quello che lui ci dirà a valutazione clinica terminata.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 660 visite dal 21/09/2020.
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