Trauma al pene durante un rapporto
Buongiorno, 5 settimane fa durante un rapporto sessuale protetto ho subito un trauma al pene (lieve inclinazione del pene), nonostante ciò il dolore non era tale da fermarsi e quindi ho continuato con il rapporto senza perdere l’erezione.
Dopo aver eiaculato (il rapporto è durato più del solito) ho iniziato ad avvertire l’urgenza di urinare e un lieve dolore nel punto dove il pene si era inclinato.
Il giorno dopo mi sono fatto visitare dal mio medico di base che non ha riscontrato nulla al tatto e, oltre alla frequente minzione, non presentavo altri sintomi (nessun ematoma, nessun problema di erezione o dolore durante l’eiaculazione, nessun dolore al tatto, nessun bruciore o difficoltà ad urinare).
Il medico ha quindi optato per una terapia di 5 gg di antibiotico cefixoral indicando una sospetta infezione delle vie urinarie.
Il giorno dopo peró, non presentavo il sintomo di urgenza ad urinare quindi non ho iniziato la cura.
Dopo 4 gg, senza appunto nessun sintomo, dopo un altro rapporto sessuale protetto con la mia ragazza ho avuto una ricaduta con la ricomparsa della necessità di urinare ogni 15/20 min.
Ho quindi iniziato la terapia di antibiotici di 5 gg.
Il quinto giorno mi sono recato in ospedale a causa di un senso di pesantezza al ventre e frequente minzione.
Dopo una visita urologica, mi è stata diagnosticata una possibile infezione delle vie urinarie con la continuazione di altri 5 gg di antibiotico cefixoral (quindi 2 cicli continui, 10 gg in totale).
Da questo fatto sono passati ormai 20 gg e il problema si è spostato nella zona del pene con una sensazione di pesantezza sul pene e gocciolamento post minzione che non ho mai avuto in vita mia (perdo dalle 6 alle 10 gocce una volta terminata la minzione) ed è come se si fermasse l’urina dopo la minzione lungo l’asta del pene nell’uretra.
Questo sintomo persiste ogni ora e non svanisce dopo la minzione.
Ho fatto un altra visita urologica che, come anche precedentemente, non ha evidenziato nessun problema al tatto (escluse anche infezione o infiammazioni della prostata), quindi mi è stata diagnosticata una possibile uretrite curabile con una terapia di 10 gg di lenidase.
Oggi ho finito questa terapia e non ho trovato nessun beneficio.
Nonostante l’esame delle urine sia risultato negativo per ben due volte di fila a distanza di 10 gg da ogni singolo test e l’ecografia al basso ventre sia risultata negativa (prostata e vescica nei limiti come anche testicoli e reni nella norma) i sintomi persistono e continuo a gocciolare dopo ogni minzione e a sentire come se l’urina si depositasse lungo il pene e non uscisse completamente.
A volte, dopo un rapporto sento un lieve dolore nel punto dove il pene si era piegato
Potrebbe esserci stata una lesione all’uretra?
(Specifico che non ho mai avuto problemi di ad urinare, non ho mai avuto bruciore post minzione o dolore post eiaculazione e non mi sembra nemmeno che il flusso dell’urina sia diminuito)
Grazie in anticipo della risposta, cordiali saluti
Dopo aver eiaculato (il rapporto è durato più del solito) ho iniziato ad avvertire l’urgenza di urinare e un lieve dolore nel punto dove il pene si era inclinato.
Il giorno dopo mi sono fatto visitare dal mio medico di base che non ha riscontrato nulla al tatto e, oltre alla frequente minzione, non presentavo altri sintomi (nessun ematoma, nessun problema di erezione o dolore durante l’eiaculazione, nessun dolore al tatto, nessun bruciore o difficoltà ad urinare).
Il medico ha quindi optato per una terapia di 5 gg di antibiotico cefixoral indicando una sospetta infezione delle vie urinarie.
Il giorno dopo peró, non presentavo il sintomo di urgenza ad urinare quindi non ho iniziato la cura.
Dopo 4 gg, senza appunto nessun sintomo, dopo un altro rapporto sessuale protetto con la mia ragazza ho avuto una ricaduta con la ricomparsa della necessità di urinare ogni 15/20 min.
Ho quindi iniziato la terapia di antibiotici di 5 gg.
Il quinto giorno mi sono recato in ospedale a causa di un senso di pesantezza al ventre e frequente minzione.
Dopo una visita urologica, mi è stata diagnosticata una possibile infezione delle vie urinarie con la continuazione di altri 5 gg di antibiotico cefixoral (quindi 2 cicli continui, 10 gg in totale).
Da questo fatto sono passati ormai 20 gg e il problema si è spostato nella zona del pene con una sensazione di pesantezza sul pene e gocciolamento post minzione che non ho mai avuto in vita mia (perdo dalle 6 alle 10 gocce una volta terminata la minzione) ed è come se si fermasse l’urina dopo la minzione lungo l’asta del pene nell’uretra.
Questo sintomo persiste ogni ora e non svanisce dopo la minzione.
Ho fatto un altra visita urologica che, come anche precedentemente, non ha evidenziato nessun problema al tatto (escluse anche infezione o infiammazioni della prostata), quindi mi è stata diagnosticata una possibile uretrite curabile con una terapia di 10 gg di lenidase.
Oggi ho finito questa terapia e non ho trovato nessun beneficio.
Nonostante l’esame delle urine sia risultato negativo per ben due volte di fila a distanza di 10 gg da ogni singolo test e l’ecografia al basso ventre sia risultata negativa (prostata e vescica nei limiti come anche testicoli e reni nella norma) i sintomi persistono e continuo a gocciolare dopo ogni minzione e a sentire come se l’urina si depositasse lungo il pene e non uscisse completamente.
A volte, dopo un rapporto sento un lieve dolore nel punto dove il pene si era piegato
Potrebbe esserci stata una lesione all’uretra?
(Specifico che non ho mai avuto problemi di ad urinare, non ho mai avuto bruciore post minzione o dolore post eiaculazione e non mi sembra nemmeno che il flusso dell’urina sia diminuito)
Grazie in anticipo della risposta, cordiali saluti
[#1]
Gentile lettore,
situazione clinica la sua particolare e, in qualche modo, da considerare "complessa"; in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è purtroppo impossibile, da questa postazione, formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
situazione clinica la sua particolare e, in qualche modo, da considerare "complessa"; in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è purtroppo impossibile, da questa postazione, formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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