Deficit erettivo
Salve, vi ringrazio in anticipo per il servizio e per il contributo che fornite, sono davvero molto utili.
Ho già scritto precedentemente del mio problema nella sezione psicologia.
Sono un ragazzo di 25 anni che soffre ormai da un po' di ansia da prestazione sessuale o quantomeno è quel che sembra l'evoluzione della mia situazione.
Prima di soffrirne avevo una vita sessuale soddisfacente e non avevo mai avuto deficit con la mia prima ragazza.
A seguito di una defaillance con un'altra (che a detta sua era molto esperta) sarà per il fatto che non lo facessi da un po' di tempo prima di quell'evento, sarà per paura di "non riuscire" ho avuto la mia prima vera defaillance.
Quella mi ha accompagnato per tutti i miei rapporti a seguire, così facendo decisi di recarmi dal mio medico curante e farmi prescrivere del Sildenafil 25 mg, che ha avuto successo già dalle prime assunzioni nonostante la forte ansia (strano visto che il farmaco in molti casi dovrebbe floppare vista la vasocostrizione indotta dal sistema adrenergico).
Ovviamente lo stesso medico era d'accordo e quindi ho pensato che non mi avrebbe fatto così male.
Preoccupato dal fatto che fosse il farmaco solo ad aiutarmi e preoccupato da una possibile dipendenza psicologicadecisi di dividere tutte le assunzioni a metà quindi prendendo la metà della dose 12, 5 mg minima e tutto questo ha comunque funzionato tutte le volte (e questo lo facevo perché pensavo di ridurre piano piano fino ad azzerare).
Il punto è che quando provai a staccare del tutto si ripresentò il problema...
Penso di essere entrato in un circolo vizioso perché è come se avessi bisogno del sostegno del farmaco, anche una quantità irrisoria ormai e onestamente non so cosa fare anche perché l'ultima persona con cui ho rapporti è la mia attuale ragazza e non vorrei intaccare il rapporto a causa di un problema così stupido e logorante.
C'è da dire che questo continuo pensarci tutti i giorni e ad ogni ora non mi sta permettendo di vivere una vita serena.
Studio medicina e sto avendo difficoltà anche in quell'ambito visto che penso costantemente ad al mio problema.
Una psicoterapia cognitivo comportamentale ho letto che sia il passo migliore per la risoluzione di questo problema ma il punto a sfavore è che le consulenze sessuologiche costano troppo (sono uno studente universitario e non molto benestante) e i servizi gratuiti o sono assenti o lasciano a desiderare.
Mi chiedo a questo punto, cosa si può fare in queste circostanze?
Dovrò prendere con queste mezze pillole a vita per autolimentare il senso di insicurezza e quest'ansia da prestazione?
Vi ringrazio comunque per il supporto.
Ho già scritto precedentemente del mio problema nella sezione psicologia.
Sono un ragazzo di 25 anni che soffre ormai da un po' di ansia da prestazione sessuale o quantomeno è quel che sembra l'evoluzione della mia situazione.
Prima di soffrirne avevo una vita sessuale soddisfacente e non avevo mai avuto deficit con la mia prima ragazza.
A seguito di una defaillance con un'altra (che a detta sua era molto esperta) sarà per il fatto che non lo facessi da un po' di tempo prima di quell'evento, sarà per paura di "non riuscire" ho avuto la mia prima vera defaillance.
Quella mi ha accompagnato per tutti i miei rapporti a seguire, così facendo decisi di recarmi dal mio medico curante e farmi prescrivere del Sildenafil 25 mg, che ha avuto successo già dalle prime assunzioni nonostante la forte ansia (strano visto che il farmaco in molti casi dovrebbe floppare vista la vasocostrizione indotta dal sistema adrenergico).
Ovviamente lo stesso medico era d'accordo e quindi ho pensato che non mi avrebbe fatto così male.
Preoccupato dal fatto che fosse il farmaco solo ad aiutarmi e preoccupato da una possibile dipendenza psicologicadecisi di dividere tutte le assunzioni a metà quindi prendendo la metà della dose 12, 5 mg minima e tutto questo ha comunque funzionato tutte le volte (e questo lo facevo perché pensavo di ridurre piano piano fino ad azzerare).
Il punto è che quando provai a staccare del tutto si ripresentò il problema...
Penso di essere entrato in un circolo vizioso perché è come se avessi bisogno del sostegno del farmaco, anche una quantità irrisoria ormai e onestamente non so cosa fare anche perché l'ultima persona con cui ho rapporti è la mia attuale ragazza e non vorrei intaccare il rapporto a causa di un problema così stupido e logorante.
C'è da dire che questo continuo pensarci tutti i giorni e ad ogni ora non mi sta permettendo di vivere una vita serena.
Studio medicina e sto avendo difficoltà anche in quell'ambito visto che penso costantemente ad al mio problema.
Una psicoterapia cognitivo comportamentale ho letto che sia il passo migliore per la risoluzione di questo problema ma il punto a sfavore è che le consulenze sessuologiche costano troppo (sono uno studente universitario e non molto benestante) e i servizi gratuiti o sono assenti o lasciano a desiderare.
Mi chiedo a questo punto, cosa si può fare in queste circostanze?
Dovrò prendere con queste mezze pillole a vita per autolimentare il senso di insicurezza e quest'ansia da prestazione?
Vi ringrazio comunque per il supporto.
[#1]
Gentile lettore,
siamo consapevoli delle obbiettive difficoltà che deve affrontare un giovane studente con i suoi problemi clinici ma purtroppo non esiste a tutt'oggi una sensibilità pubblica e politica su queste tematiche e quindi le strutture pubbliche, già gravate da altri servizi essenziali, poco possono fare.
Detto questo poi, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste problematiche sessuali, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agli indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-erezione-fare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234 nuove-terapie-emergenti-trattamento-disfunzione-erettile-de.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
Altri suggerimenti infine li può trovare anche nel mio libro: Disfunzioni sessuali maschili. Guida alla scoperta delle cause e delle terapie , Edizioni del Cerro - Pisa.
https://www.unilibro.it/libro/beretta-giovanni/disfunzioni-sessuali-maschili-guida-scoperta-cause-terapie/872551
Un cordiale saluto.
siamo consapevoli delle obbiettive difficoltà che deve affrontare un giovane studente con i suoi problemi clinici ma purtroppo non esiste a tutt'oggi una sensibilità pubblica e politica su queste tematiche e quindi le strutture pubbliche, già gravate da altri servizi essenziali, poco possono fare.
Detto questo poi, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste problematiche sessuali, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agli indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-erezione-fare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234 nuove-terapie-emergenti-trattamento-disfunzione-erettile-de.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
Altri suggerimenti infine li può trovare anche nel mio libro: Disfunzioni sessuali maschili. Guida alla scoperta delle cause e delle terapie , Edizioni del Cerro - Pisa.
https://www.unilibro.it/libro/beretta-giovanni/disfunzioni-sessuali-maschili-guida-scoperta-cause-terapie/872551
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 732 visite dal 03/08/2020.
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