Come dire ai miei genitori che soffro di fimosi?
Salve a tutti,
Da poco ho scoperto di avere qualcosa che non va nei miei genitali.
Non riesco a far scorrere bene il glande (suppongo si tratti di fimosi o frenulo corto).
Io ricordo che un bel po’ di anni fa, avevo circa 5-6 anni, in una visita dal medico di base lui provò a far scorrere il glande ma questo mi provocò del dolore e mi disse che quando facevo la doccia dovevo provare a tirare giù il glande, ma essendo piccolo e quando lo facevo mi provocava dolore non lo feci.
Ma fatto sta che non è questo il problema, il vero problema è che non so come dirlo ai miei genitori.
Ho un buon rapporto con entrambi i genitori ma in casa non abbiamo mai parlato di queste cose.
Il vero problema il quale non riesco a dire è la zona.
Quindi vi prego datemi una mano
Da poco ho scoperto di avere qualcosa che non va nei miei genitali.
Non riesco a far scorrere bene il glande (suppongo si tratti di fimosi o frenulo corto).
Io ricordo che un bel po’ di anni fa, avevo circa 5-6 anni, in una visita dal medico di base lui provò a far scorrere il glande ma questo mi provocò del dolore e mi disse che quando facevo la doccia dovevo provare a tirare giù il glande, ma essendo piccolo e quando lo facevo mi provocava dolore non lo feci.
Ma fatto sta che non è questo il problema, il vero problema è che non so come dirlo ai miei genitori.
Ho un buon rapporto con entrambi i genitori ma in casa non abbiamo mai parlato di queste cose.
Il vero problema il quale non riesco a dire è la zona.
Quindi vi prego datemi una mano
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Gentile lettore,
se lei è maggiorenne, come sembra dall’età da lei postata, non metterei in ansia, magari inutilmente, i suoi genitori che non sembrerebbero abituati ad affrontare tali problematiche e, in prima battuta, sentirei il medico di fiducia e poi eventualmente, se indicato da questo, anche l’urologo di riferimento.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
se lei è maggiorenne, come sembra dall’età da lei postata, non metterei in ansia, magari inutilmente, i suoi genitori che non sembrerebbero abituati ad affrontare tali problematiche e, in prima battuta, sentirei il medico di fiducia e poi eventualmente, se indicato da questo, anche l’urologo di riferimento.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.2k visite dal 27/07/2020.
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