Deficit erettivo e quadro molto complicato
Uomo 34 anni, fisico atletico
Provo ad essere sintetico ma sarà impossibile... sintomi attuali:
Mancanza erezioni spontanee, erezioni muttutine presenti ma deboli, difficolta a raggiungere e mantenere l erezione, fastidio /dolore direi dell uretra (se é effettivamente quel cordone dorsale nel pene) che aumenta molto con l erezione (con una pressione sento forte fitta, specialmente in un punto appena sotto al glande), irritazione del glande formato ormai da tanti taglietti o solchi verticali, con bruciore cutaneo sul glande stesso e sulla punta/parte finale dell' uretra dopo rapporti o masturbazione...
A tutto questo, aggiungo un forte calo della libido, un accentuazione della curva del pene, ed un varicocele operato due volte (98/2008) ma che mostra reflusso...
Non riesco piu a sentire la sensazione di piacere al pene, quella sensazione al glande che ti fa aumentare l erezione.
Sono arrivato a cio dopo un percorso travagliato:
-Inizio 2018 ok
-Primi lievi deficit erettili
-metà 2018, periodo di presunta depressione, con rapporti occasionali, eccessiva masturbazione, qui compaiono in forma lieve tutti i sintomi, e soprattutto il calo della libido e dell erezione
-Agosto 2018 infezione vie urinarie, con bruciori e secrezioni uretrali, prurito anale, feci anomale...esami ok, diagnosi cistite poi 2 volte prostatite.
Cicli di cure ed antibiotici, verso fine dicembre sto un po meglio, ma tutti i sintomi sono aggravati.
-Aprile 2019 consulto un urologo privatamente, diagnostica prostatite, cura con supposte, cialis e integratore.
Spermiocultura rivela enterobacter cloacae, sospensione cura prostatite ed inizio bactrim...dopo 10 giorni antibiotico sospeso per reazioni allergiche.
Spermiocultura da esito negativo, ripresa della cura per prostatite.
-La cura da lenti miglioramenti, il cialis aiuta ma sono lontano dall essere cio che ero.
I sintomi persistono
-Dicembre 2019 consulto un altro urologo, che trova le mie "paranoie mentali", prescrive pomata cortisonica per irritazione glande (nessun effetto), cialis, esami dihidrotestosterone e prolattina)
-inizio 2020 dihidro ok, prolattina per 2 volte valori alti (37 / 34) l urologo suggerisce rm encefalo
-medico di base prescrive esami tiroide ed ecocolordoppler, tutto negativo
Di seguito c é stato il coronavirus...ora ho la rm encefalo fra una settimana, ma io sono a pezzi...mi rendo conto che tutta questa situazione, anche per colpa mia che tendo sempre aminimizzare, si é trascinata avanti per troppo...ad oggi sto rifiutando rapporti con l altro sesso, e mi rendo conto che la situazione del mio pene é tragica e non ne vedo una via di uscita...nel frattempo ho prenotato anche una visita da un dermatologo/venereologo per capire meglio cos é quell irritazione sul glande, e se puo essere quella la causa della mia mancata eccitazione, mancanza di piacere...per il resto navigo nel buio, la mia paura piu grande é di non avere mai piu una vita sessuale soddisfacente e di non provare piu certe sensazioni...
Provo ad essere sintetico ma sarà impossibile... sintomi attuali:
Mancanza erezioni spontanee, erezioni muttutine presenti ma deboli, difficolta a raggiungere e mantenere l erezione, fastidio /dolore direi dell uretra (se é effettivamente quel cordone dorsale nel pene) che aumenta molto con l erezione (con una pressione sento forte fitta, specialmente in un punto appena sotto al glande), irritazione del glande formato ormai da tanti taglietti o solchi verticali, con bruciore cutaneo sul glande stesso e sulla punta/parte finale dell' uretra dopo rapporti o masturbazione...
A tutto questo, aggiungo un forte calo della libido, un accentuazione della curva del pene, ed un varicocele operato due volte (98/2008) ma che mostra reflusso...
Non riesco piu a sentire la sensazione di piacere al pene, quella sensazione al glande che ti fa aumentare l erezione.
Sono arrivato a cio dopo un percorso travagliato:
-Inizio 2018 ok
-Primi lievi deficit erettili
-metà 2018, periodo di presunta depressione, con rapporti occasionali, eccessiva masturbazione, qui compaiono in forma lieve tutti i sintomi, e soprattutto il calo della libido e dell erezione
-Agosto 2018 infezione vie urinarie, con bruciori e secrezioni uretrali, prurito anale, feci anomale...esami ok, diagnosi cistite poi 2 volte prostatite.
Cicli di cure ed antibiotici, verso fine dicembre sto un po meglio, ma tutti i sintomi sono aggravati.
-Aprile 2019 consulto un urologo privatamente, diagnostica prostatite, cura con supposte, cialis e integratore.
Spermiocultura rivela enterobacter cloacae, sospensione cura prostatite ed inizio bactrim...dopo 10 giorni antibiotico sospeso per reazioni allergiche.
Spermiocultura da esito negativo, ripresa della cura per prostatite.
-La cura da lenti miglioramenti, il cialis aiuta ma sono lontano dall essere cio che ero.
I sintomi persistono
-Dicembre 2019 consulto un altro urologo, che trova le mie "paranoie mentali", prescrive pomata cortisonica per irritazione glande (nessun effetto), cialis, esami dihidrotestosterone e prolattina)
-inizio 2020 dihidro ok, prolattina per 2 volte valori alti (37 / 34) l urologo suggerisce rm encefalo
-medico di base prescrive esami tiroide ed ecocolordoppler, tutto negativo
Di seguito c é stato il coronavirus...ora ho la rm encefalo fra una settimana, ma io sono a pezzi...mi rendo conto che tutta questa situazione, anche per colpa mia che tendo sempre aminimizzare, si é trascinata avanti per troppo...ad oggi sto rifiutando rapporti con l altro sesso, e mi rendo conto che la situazione del mio pene é tragica e non ne vedo una via di uscita...nel frattempo ho prenotato anche una visita da un dermatologo/venereologo per capire meglio cos é quell irritazione sul glande, e se puo essere quella la causa della mia mancata eccitazione, mancanza di piacere...per il resto navigo nel buio, la mia paura piu grande é di non avere mai piu una vita sessuale soddisfacente e di non provare piu certe sensazioni...
[#1]
Caro lettore
non si 2fasci la testa" prima di ricever il colpo
faccia la doverosa RMN ipofisaria
poi valuti de possa esistere un non perfetto funzionamento dei meccanismi "veno occlusivi cavernosi" che impediscono il conseguimento di una ottimale rigidità del pene ed un adeguato mantenimento
una visita andrologica ed un esame rigiscan potrebbe chiarire il suo problema
cordiali saluti
non si 2fasci la testa" prima di ricever il colpo
faccia la doverosa RMN ipofisaria
poi valuti de possa esistere un non perfetto funzionamento dei meccanismi "veno occlusivi cavernosi" che impediscono il conseguimento di una ottimale rigidità del pene ed un adeguato mantenimento
una visita andrologica ed un esame rigiscan potrebbe chiarire il suo problema
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 04/07/2020.
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