Improvvisa difficoltà ad avere un'erezione ed eiaculazione precoce
Salve a tutti,
Sono un ragazzo di 20 anni, e dalla fine della quarantena ho seria difficoltà ad avere soddisfacenti rapporti sessuali con la mia partner, l'erezione è difficoltosa e quando c'è la penetrazione mi rende particolarmente difficile trattenere l'orgasmo.
Ho avuto già in n passato difficoltà a mantenere l'erezione ma in maniera incostante (in particolare è successo qualche volta in luoghi in cui ero poco tranquillo, ad esempio in macchina, in casa mia non ci sono mai stati problemi del genere fino ad ora) ma sono sempre riuscito a mantenere un certo controllo per quanto riguarda l'eiaculazione, soprattutto facendo uso del preservativo.
Purtroppo collego questa problematica alla quarantena, la distanza dal sesso ha comportato una vera e propria ossessione per l'atto sessuale, ci sono state giornate in cui non riuscivo a pensare ad altro.
Nonostante io abbia dimensioni sopra la media (circa 19/20 cm in lunghezza misurando dall'osso pubico e 14 in cironferenza) mi sento come se avessi bisogno di un pene più grande, soprattutto per quanto riguarda lo spessore.
Ciò ha condotto a tentare il jelqing e tecniche di questo tipo (trovate in forum che ovviamente hanno solo aumentato le mie paure e disagi), che ho comunque eseguito con attenzione e senza forzare i tessuti del pene, mai sentito dolore, al massimo arrossamento.
Sono perfettamente consapevole di non averne realmente bisogno, ma in alcuni momenti mi abbatto e sono poco lucido, e conseguentemente finisco a guardare porno (spesso riguardanti attori superdotati) andando in qualche modo a incrementare il mio abbattimento.
Sono riuscito a non masturbarmi per 3/4 giorni evitando in ogni modo il contatto col pene e i porno ma nonostante i miglioramenti (erezioni mattutine e alcune spontanee nel pomeriggio, solitamente rare a causa della frequente masturbazione) con la mia partner non sono riuscito ad avere un rapporto pienamente soddisfacente (erezione incostante ed eiaculazione raggiunta troppo velocemente).
Sono quasi sicuro che il problema sia di natura psicologica, prima di un rapporto ho il battito cardiaco accelerato e nel mentre tendo continuamente a verificare lo stato dell'erezione.
Fortunatamente la mia ragazza è disposta al dialogo e fa il possibile per aiutarmi.
Sono addirittura arrivato a pensare che l'aver smesso di fumare durante la quarantena possa aver incrementato ansie e paure che già provavo in precedenza.
Sono consapevole di aver bisogno di un consulto di persona, ma ho molta difficoltà a parlarne con la mia famiglia e vorrei cercare di risolvere il problema da solo, speranzoso che coi primi risultati positivi possa tornare l'autostima e la tranquillità.
Sto ad esempio cercando di prolungare l'astinenza da porno e masturbazione contando sui risultati positivi visti in precedenza.
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
Sono un ragazzo di 20 anni, e dalla fine della quarantena ho seria difficoltà ad avere soddisfacenti rapporti sessuali con la mia partner, l'erezione è difficoltosa e quando c'è la penetrazione mi rende particolarmente difficile trattenere l'orgasmo.
Ho avuto già in n passato difficoltà a mantenere l'erezione ma in maniera incostante (in particolare è successo qualche volta in luoghi in cui ero poco tranquillo, ad esempio in macchina, in casa mia non ci sono mai stati problemi del genere fino ad ora) ma sono sempre riuscito a mantenere un certo controllo per quanto riguarda l'eiaculazione, soprattutto facendo uso del preservativo.
Purtroppo collego questa problematica alla quarantena, la distanza dal sesso ha comportato una vera e propria ossessione per l'atto sessuale, ci sono state giornate in cui non riuscivo a pensare ad altro.
Nonostante io abbia dimensioni sopra la media (circa 19/20 cm in lunghezza misurando dall'osso pubico e 14 in cironferenza) mi sento come se avessi bisogno di un pene più grande, soprattutto per quanto riguarda lo spessore.
Ciò ha condotto a tentare il jelqing e tecniche di questo tipo (trovate in forum che ovviamente hanno solo aumentato le mie paure e disagi), che ho comunque eseguito con attenzione e senza forzare i tessuti del pene, mai sentito dolore, al massimo arrossamento.
Sono perfettamente consapevole di non averne realmente bisogno, ma in alcuni momenti mi abbatto e sono poco lucido, e conseguentemente finisco a guardare porno (spesso riguardanti attori superdotati) andando in qualche modo a incrementare il mio abbattimento.
Sono riuscito a non masturbarmi per 3/4 giorni evitando in ogni modo il contatto col pene e i porno ma nonostante i miglioramenti (erezioni mattutine e alcune spontanee nel pomeriggio, solitamente rare a causa della frequente masturbazione) con la mia partner non sono riuscito ad avere un rapporto pienamente soddisfacente (erezione incostante ed eiaculazione raggiunta troppo velocemente).
Sono quasi sicuro che il problema sia di natura psicologica, prima di un rapporto ho il battito cardiaco accelerato e nel mentre tendo continuamente a verificare lo stato dell'erezione.
Fortunatamente la mia ragazza è disposta al dialogo e fa il possibile per aiutarmi.
Sono addirittura arrivato a pensare che l'aver smesso di fumare durante la quarantena possa aver incrementato ansie e paure che già provavo in precedenza.
Sono consapevole di aver bisogno di un consulto di persona, ma ho molta difficoltà a parlarne con la mia famiglia e vorrei cercare di risolvere il problema da solo, speranzoso che coi primi risultati positivi possa tornare l'autostima e la tranquillità.
Sto ad esempio cercando di prolungare l'astinenza da porno e masturbazione contando sui risultati positivi visti in precedenza.
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
[#1]
Salve, da quello che descrive non sembra esserci un problema organico al pene ma ha bisogno semplicemente di una rieducazione cognitiva comportamentale riguardo al suo corpo e al sesso. La descrizione dettagliata del suo pene é segno di una convinzione mal appresa che il suo piacere sessuale sia legato alle dimensioni. Astenersi dalla masturbazione non é una soluzione perché c’è un’associazione punitiva che lei attua nei confronti del gesto. Provi piuttosto a riscoprire il piacere sensoriale del proprio corpo masturbandosi col pensiero. Deve reinsegnare al proprio cervello il piacere tattile. Con i porno purtroppo ha abituato il suo cervello ad un piacere visivo e passivo per cui quando ci sono scene che nel suo immaginario corrispondono a grosso pene+sfondare+posizioni eccitanti, lei associa piacere. Purtroppo durante il sesso reale il piacere non é più visivo ma tattile , poiché essendo lei l’attore attivo non può vedere quelle scene ma può solo percepire le sensazioni tattili sul proprio corpo e sul proprio pene. Pertanto cerchi di impegnarsi a cambiare approccio nella consapevolezza che per ora ha praticato del sesso egoistico che corrisponde a soddisfare i suoi standard di prestazione ( pene grosso, erezioni da superattore , ecc.),e provi invece a scoprire il sesso della condivisione. Si impegni nell’ascoltare e nello scoprire cosa può procurare piacere alla sua partner. Scoprirà che ci sono cose meravigliose che non sono per niente legate alle dimensioni.
Inoltre la sua paura di perdere l’erezione la fa eiaculare pertanto l’eiaculazione precoce é solo una conseguenza di una paura.
Inizi a condividere il piacere piuttosto che pensare che deve dimostrare chissà cosa.
Cordialmente
Inoltre la sua paura di perdere l’erezione la fa eiaculare pertanto l’eiaculazione precoce é solo una conseguenza di una paura.
Inizi a condividere il piacere piuttosto che pensare che deve dimostrare chissà cosa.
Cordialmente
Dr. Antonio Russo
Specialista in Urologia e Andrologia
[#2]
Utente
La ringrazio moltissimo per la risposta,
mi ritrovo molto nelle sue parole e di conseguenza proverò a seguire i suoi consigli. Nell'ultimo periodo (come accennato nel primo post) ho evitato il porno e la masturbazione e comunque la cosa mi ha aiutato nei rapporti con la mia partner, sono riuscito a mantenere erezioni soddisfacenti e il rapporto è durato più a lungo. Non collego questa reazione all'astinenza in sè, quanto al fatto che le frequenti erezioni raggiunte nei giorni precedenti mi hanno tranquillizzato riguardo la riuscita del rapporto. Cercherò comunque di tornare a masturbarmi con ritmi non esagerati ed evitando la pornografia, cercando di concentrarmi su ricordi o fantasie personali. Volevo comunque chiederle se è normale che il giorno successivo al rapporto con la mia ragazza (durante il quale ho eiaculato due volte e in due momenti diversi) senta il pene come indolenzito e non reattivo, riesco a raggiungere l'erezione solo tramite la stimolazione manuale. Credo possa considerarsi una reazione normale, ma ho paura di non riuscire ad avere rapporti frequenti, come uno al giorno.
La ringrazio ancora
mi ritrovo molto nelle sue parole e di conseguenza proverò a seguire i suoi consigli. Nell'ultimo periodo (come accennato nel primo post) ho evitato il porno e la masturbazione e comunque la cosa mi ha aiutato nei rapporti con la mia partner, sono riuscito a mantenere erezioni soddisfacenti e il rapporto è durato più a lungo. Non collego questa reazione all'astinenza in sè, quanto al fatto che le frequenti erezioni raggiunte nei giorni precedenti mi hanno tranquillizzato riguardo la riuscita del rapporto. Cercherò comunque di tornare a masturbarmi con ritmi non esagerati ed evitando la pornografia, cercando di concentrarmi su ricordi o fantasie personali. Volevo comunque chiederle se è normale che il giorno successivo al rapporto con la mia ragazza (durante il quale ho eiaculato due volte e in due momenti diversi) senta il pene come indolenzito e non reattivo, riesco a raggiungere l'erezione solo tramite la stimolazione manuale. Credo possa considerarsi una reazione normale, ma ho paura di non riuscire ad avere rapporti frequenti, come uno al giorno.
La ringrazio ancora
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 18/06/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Eiaculazione precoce
L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.