Pene curvo congenito, dimensioni
Salve gentili dottori.
So già che qualcuno ha già fatto una domanda simile, ma sono talmente travolto da pensieri angosciosi che ho deciso anch'io di rivolgermi a voi per avere un vostro parere.
Ho 22 anni e diciamo che da sempre il mio pene presenta una notevole curvatura a sinistra, molto probabilmente congenita visto che c'è sempre stata.
Quello che voglio cercare di capire e che mi dà molta frustrazione (cercate di capirmi, probabilmente direte che è sbagliato reagire così, ma vi parlo davvero col cuore) è che il mio pene in fase di erezione è sempre stato impossibile da raddrizzare, comportandone quindi grosse difficoltà a stimare le sue dimensioni.
Utilizzando un metro da sarta flessibile appoggiato lateralmente alla curva maggiore viene riportata una lunghezza di 18, 5 cm (da base alla punta del glande), mentre l'altro lato più corto risulta essere di 15 cm (talvolta anche 15, 5, ma non si capisce), passandolo sulla parte dorsale misura invece circa 16, 5 (con le dovute approssimazioni date dalla curvatura che rende tutto più difficile).
Le mie domande sono due: 1) a quale misura devo dare affidamento?
Non riuscendo a quantificare le dimensioni di una parte importante del mio corpo.
È molto triste perché una curvatura del genere rende visibilmente più "piccolo" il pene quando è in erezione, sarà un effetto visivo?
2) con un eventuale intervento di raddrizzamento, i 2 cm (max) di perdita si considerano sul lato lungo (18, 5 - 2) o sull'altro lato?
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione e spero di non aver dato fastidio con queste mie domande apparentemente banali, ma credetemi, ve lo dico con tutto il cuore, ormai è un problema che mi perseguita mentalmente, non riesco a pensare ad altro.
So già che qualcuno ha già fatto una domanda simile, ma sono talmente travolto da pensieri angosciosi che ho deciso anch'io di rivolgermi a voi per avere un vostro parere.
Ho 22 anni e diciamo che da sempre il mio pene presenta una notevole curvatura a sinistra, molto probabilmente congenita visto che c'è sempre stata.
Quello che voglio cercare di capire e che mi dà molta frustrazione (cercate di capirmi, probabilmente direte che è sbagliato reagire così, ma vi parlo davvero col cuore) è che il mio pene in fase di erezione è sempre stato impossibile da raddrizzare, comportandone quindi grosse difficoltà a stimare le sue dimensioni.
Utilizzando un metro da sarta flessibile appoggiato lateralmente alla curva maggiore viene riportata una lunghezza di 18, 5 cm (da base alla punta del glande), mentre l'altro lato più corto risulta essere di 15 cm (talvolta anche 15, 5, ma non si capisce), passandolo sulla parte dorsale misura invece circa 16, 5 (con le dovute approssimazioni date dalla curvatura che rende tutto più difficile).
Le mie domande sono due: 1) a quale misura devo dare affidamento?
Non riuscendo a quantificare le dimensioni di una parte importante del mio corpo.
È molto triste perché una curvatura del genere rende visibilmente più "piccolo" il pene quando è in erezione, sarà un effetto visivo?
2) con un eventuale intervento di raddrizzamento, i 2 cm (max) di perdita si considerano sul lato lungo (18, 5 - 2) o sull'altro lato?
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione e spero di non aver dato fastidio con queste mie domande apparentemente banali, ma credetemi, ve lo dico con tutto il cuore, ormai è un problema che mi perseguita mentalmente, non riesco a pensare ad altro.
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Gentile utente
dal quadro da Lei descritto sembra trattarsi di un incurvamento congenito del pene
La situazione va corretta se per Lei è fonte di difficoltà la penetrazione o se la curvatura crea un disagio alla persona con cui ha rapporti sessuali.
La correzione avviene con un intervento di correzione della curvatura ( corporopessi) che determina una lieve riduzione dlela lunghezza del pene in erezione.
dal quadro da Lei descritto sembra trattarsi di un incurvamento congenito del pene
La situazione va corretta se per Lei è fonte di difficoltà la penetrazione o se la curvatura crea un disagio alla persona con cui ha rapporti sessuali.
La correzione avviene con un intervento di correzione della curvatura ( corporopessi) che determina una lieve riduzione dlela lunghezza del pene in erezione.
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
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Utente
La ringrazio per la risposta.
Non mi è chiara una cosa però: non avendo la certezza della misura del mio pene, dove verrebbe considerata la riduzione? Sul lato lungo (18,5 - 2) o su quello più corto?
Quanto misura attualmente il mio pene? È proprio questo il problema, la cosa che non capisco.
Applicando il metro da sarta lungo la curvatura in erezione sono 18,5 ma l'altro lato più corto e curvato misura circa 15.
Non mi è chiara una cosa però: non avendo la certezza della misura del mio pene, dove verrebbe considerata la riduzione? Sul lato lungo (18,5 - 2) o su quello più corto?
Quanto misura attualmente il mio pene? È proprio questo il problema, la cosa che non capisco.
Applicando il metro da sarta lungo la curvatura in erezione sono 18,5 ma l'altro lato più corto e curvato misura circa 15.
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misurare il pene in presenza di una curvatura non è cosa facile se si vogliono avere dati attendibili. In genere consiglio di farlo non con il metro da sarta ma con un metro rigido i modo da misurare dal pube fino alla punta del glande. La domanda da farsi prima di considerare un intervento chirurgico correttivo è se la funzione sia preservata o compromessa. questo dato è fondamentale. e spiefgo ora perché con un esempio con un altra parte del corpo come il naso . Se il naso non piace per la sua forma è solo un fatto estetico se il naso non fa respirare allora è un fatto funzionale. Quindi se la curvatura del pene non le piace è chirurgia estetica se non riesce a penetrare si tratta di un danno alla funzione . nel suo caso questa distinzione non è chiara e non capisco se tutta la sua preoccupazione nel conoscere esclusivamente quanto sia lungo il suo pene sia dovuta al fatto di immaginare cosa potrebbe accadere se si dovesse sottoporre ad un intervento chirurgico di correzione della curvatura. In questo la visita da un andrologo potrebbe aiutarla a chiarirsi le idee e a rasserenare le sue preoccupazioni
Dr. Giuseppe La Pera.
Specialista in Urologia ed Andrologia
https://www.youtube.com/@GiuseppeLaPera
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Utente
Dott. La Pera grazie anche a lei per la risposta.
Direi che, come ha detto nella parte finale della risposta, il dubbio sia perlopiù rivolto all'entità finale del pene in caso di raddrizzamento, ipotizzando quindi un'eventuale dimensione definitiva del pene.
E questo me lo chiedo perché non riesco a capire quale potrebbe essere tra le seguenti:
Lato lungo 18,5 -2
Lato corto 15 -2
Dorso centrale 16,5 -2
Forse è una considerazione un po' paranoica, non saprei, ma mi sta tormentando completamente..
Direi che, come ha detto nella parte finale della risposta, il dubbio sia perlopiù rivolto all'entità finale del pene in caso di raddrizzamento, ipotizzando quindi un'eventuale dimensione definitiva del pene.
E questo me lo chiedo perché non riesco a capire quale potrebbe essere tra le seguenti:
Lato lungo 18,5 -2
Lato corto 15 -2
Dorso centrale 16,5 -2
Forse è una considerazione un po' paranoica, non saprei, ma mi sta tormentando completamente..
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gentile utente, e' normale che un ragazzo sia fortemente preoccupato di cosa possa accadere al proprio pene dopo un intervento chirurgico soprattutto perché non ha mai visto come vanno a finire questi interventi , non ha garanzie certe sui risultati e sopratutto perché poi su internet può trovare di tutto con interventi "eroici" che fanno vedere quanto sono bravi i chirurghi ma che terrorizzano i pazienti. Almeno questa è la mia esperienza quando commento con i miei pazienti i risultati delle ricerche su internet con il cosiddetto dr Google. Ma non voglio sottrarmi alla domanda che mi sembra di capire dalla sua mail. Nel caso di un pene curvo nel quale si effettui una plastica secondo Nesbit o secondo Iachia e cioè con quelle tecniche che portano ad un accorciamento del lato lungo quanto sarà l'accorciamento? L'accorciamento dopo queste tecniche chirurgiche porta il lato lungo ad essere più o meno uguale a lato corto e questo in genere vuol dire perdere alcuni centimetri. Alle volte solo 1cm altre volte un po' di più. L'entità di questo accorciamento varia da situazione a situazione sia perché il processo di cicatrizzazione è imprevedibile, sia perché alle volte non si effettua un raddrizzamento completo e sia perché la scelta della tecnica chirurgica di raddrizzamento dipende dalla situazione del pene, dal paziente ed anche dal chirurgo.
In conclusione sebbene le tecniche di Nesbit o di Iachia siano molto popolari l'indicazione chirurgica, la scelta della tecnica ed una ragionevole previsione su come apparirà il pene dopo l'intervento vanno stabilite nel corso di una visita andrologica. Il cosiddetto "fai da te" senza il parere di un esperto può portare talvolta in ragazzi particolarmente sensibili ad un aumento dell'ansia con imprevedibili ricadute negative sul rapporto di coppia, sulla relazione o sulla scelta della partner.
Decidere da qui alla luce di tutte queste variabili che non conosco mi sembra impossibile anche perché manca, rispetto a quanto già detto sopra, la conoscenza del grado di disagio provato dal paziente e lo scenario nel quale il paziente fa sesso. Un conto è operare al pene un porno attore ed un conto un ragazzo che ha una normale vita sessuale e che comunque riesce a penetrare. Il mio consiglio è quello ovvio di parlarne con fiducia con il suo andrologo di riferimento stabilire un rapporto medico paziente all'interno del quale esplorare tutte queste variabili e prendere serenamente una decisione finale. Del resto consultare un andrologo esperto in questa chirurgia non implica automaticamente operarsi ma semplicemente avere un parere. mi tenga aggiornato
In conclusione sebbene le tecniche di Nesbit o di Iachia siano molto popolari l'indicazione chirurgica, la scelta della tecnica ed una ragionevole previsione su come apparirà il pene dopo l'intervento vanno stabilite nel corso di una visita andrologica. Il cosiddetto "fai da te" senza il parere di un esperto può portare talvolta in ragazzi particolarmente sensibili ad un aumento dell'ansia con imprevedibili ricadute negative sul rapporto di coppia, sulla relazione o sulla scelta della partner.
Decidere da qui alla luce di tutte queste variabili che non conosco mi sembra impossibile anche perché manca, rispetto a quanto già detto sopra, la conoscenza del grado di disagio provato dal paziente e lo scenario nel quale il paziente fa sesso. Un conto è operare al pene un porno attore ed un conto un ragazzo che ha una normale vita sessuale e che comunque riesce a penetrare. Il mio consiglio è quello ovvio di parlarne con fiducia con il suo andrologo di riferimento stabilire un rapporto medico paziente all'interno del quale esplorare tutte queste variabili e prendere serenamente una decisione finale. Del resto consultare un andrologo esperto in questa chirurgia non implica automaticamente operarsi ma semplicemente avere un parere. mi tenga aggiornato
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Utente
Dott. La Pera la ringrazio tantissimo per la gentile risposta oltre che professionale direi soprattutto umana. Cercherò di rilassarmi un po' di più su questo problema che al momento risulta essere soltanto estetico e seguirò il suo consiglio di sottopormi ad una valutazione oggettiva direttamente tramite visita andrologica.
Per il momento non posso fare altro che ringraziarla di cuore per il suo appoggio e le sue spiegazioni
Per il momento non posso fare altro che ringraziarla di cuore per il suo appoggio e le sue spiegazioni
[#7]
Utente
Ah dottore, un'altra considerazione, mi scusi.
Oltre a questo ho anche una condizione di cd "pene palmato", cioè la pelle dello scroto si congiunge con l'asta del mio pene in un punto più alto, determinando così una specie di pelle in eccesso, è come se fosse più del dovuto. Può influire anche questo magari sul vedere il pene più piccolo di quello che è in realtà? Cioè può incidere sulla visibilità delle dimensioni del mio pene, specialmente in erezione?
Oltre a questo ho anche una condizione di cd "pene palmato", cioè la pelle dello scroto si congiunge con l'asta del mio pene in un punto più alto, determinando così una specie di pelle in eccesso, è come se fosse più del dovuto. Può influire anche questo magari sul vedere il pene più piccolo di quello che è in realtà? Cioè può incidere sulla visibilità delle dimensioni del mio pene, specialmente in erezione?
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caro ragazzo, come vedi il numero delle tue risposte mi convince sempre di più della necessità di un consulto specialistico andrologico. Una visita che possa valutare tutte le variabili compresa quella del cosiddetto pene palmato la cui correzione è abbastanza semplice e che effettivamente può incidere sull'aspetto estetico e su come viene percepita la morfologia del proprio pene . Per quanto riguarda le dimensioni, se le misure che hai scritto sopra sono corrette, non mi pare che tu sia sotto la media nazionale che è intorno ai 14 cm circa. Se poi vogliamo discutere sul fatto che molti ragazzi con un pene normale, vorrebbero comunque averlo 3 cm più grande allora non parliamo più di dati obbiettivi, di dimensioni utili alla felicità sessuale, ma di fantasmi maschili che vanno ad incidere sulla autostima e sulla dignità di un uomo. Ma questo è un "altro film" in cui, a mio avviso, non è consigliabile usare il bisturi.....
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 14k visite dal 06/06/2020.
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