Paura possibile frattura pene

Gentilissimi dottori, ho 29 anni, vi espongo il problema che da un po' di giorni a questa parte mi tormenta.

Circa 2 settimane fa ho avuto rapporti con la mia ragazza, dopo più di 2 mesi di astinenza (dovuti alla quarantena).
Abbiamo avuto rapporti per diverse ore ed è sembrato tutto normale.
Il giorno dopo, ho notato che il pene era più gonfio del normale a circa metà asta, ma non avevo alcun dolore e non c'erano cenni di ematomi.
Ho continuato ad avere altri rapporti e le erezioni erano nella norma, così come le erezioni spontanee al mattino.
Dopo circa una settimana, mi sono accorto di avere sintomi riconducibili a balanopostite (arrossamento e bruciore sul glande, odore particolarmente sgradevole e secrezioni).
Contemporaneamente la mia ragazza ha avuto sintomi di lieve cistite (minzioni più frequenti e lievi fastidi ad urinare).
Nel frattempo ho notato che la qualità delle erezioni è andata via via diminuendo e che dopo ogni rapporto avevo senso di bruciore e calore su tutto il pene (soprattutto sul glande).
Il problema è che adesso non riesco ad avere l'erezione completa, il pene si gonfia a metà e sembra come "spezzato"... si piega di lato.
Anche le erezioni spontanee notturne sono deboli.
Ed ogni volta che lo tocco avverto questo bruciore e calore che adesso si irradia in tutto il perineo fino allo scroto.
Queste sensazioni spiacevoli permangono per parecchio tempo.
Avverto anche lieve bruciore durante la minzione, difficoltà ad urinare (esitazione e flusso ridotto).
La mia ragazza sta continuando ad avvertire lievi fastidi e farà un'urinocoltura.
Io ho prenotato la visita dall'urologo ma è fissata per lunedì prossimo.
Ma ho paura che più passi il tempo e più la situazione possa peggiorare se si tratta di frattura.
Ora come ora non riesco ad avere un'erezione.
Non ci sono gonfiori sul pene, né ematomi, né avverto "palline dure" al tatto.
Però sto vivendo un bruttissimo momento... ho paura di aver subito danni permanenti.

Nei limiti del consulto a distanza, secondo voi potrebbe trattarsi di frattura o altro trauma?
È recuperabile?

Confido nel vostro aiuto... se penso al peggio la mia vita sarebbe distrutta... grazie mille
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Dr. Giuseppe La Pera Andrologo, Urologo 168 8
da quello che descrive non penso che ci sia una situazione cosi drammatica da vedere distrutta la sua vita. sia percée ci sono sempre numerose soluzioni per curare le patologie della erezione sia perché il suo modo di vedere potrebbe essere condizionato in modo esagerato da questo periodo di isolamento . Le suggerisco di consultare il suo andrologo di riferimento per capire se esistono patologie vere del suo pene che da questa postazione è impossibile accertare . aspettiamo il responso dell'urologo che dovrebbe visitarla a breve e poi proviamo a fare dei ragionamenti

Dr. Giuseppe La Pera.
Specialista in Urologia ed Andrologia

https://www.youtube.com/@GiuseppeLaPera

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Utente
Utente
Innanzitutto La ringrazio per la risposta Dr. La Pera. Lo ammetto si, magari sono stato troppo precipitoso nel drammatizzare la situazione. Il punto è che non mi era mai accaduta qualcosa del genere, ed informandomi un po' sulla frattura del pene, ho il terrore di conseguenze permanenti in mancanza di intervento tempestivo. Il problema è che io non ho avuto alcun episodio traumatico, alcun dolore particolare, né ho udito "schiocchi" di alcun genere. Difatti la mia mancata visita in PS non è stata dovuta a negligenza, ma proprio all'assenza di sintomi. Mi sono accorto del lieve gonfiore solo il giorno dopo, ma li per li non ci ho fatto caso. Ed infatti è scomparso subito. Perciò "incoscientemente" ho continuato ad avere rapporti, fintanto che non si è presentata questa infiammazione al glande (e contemporaneamente sintomi di cistite alla mia compagna), che aveva tutti gli aspetti di un processo infettivo. Dopodiché ho cominciato ad accusare calo della qualità delle erezioni e senso di bruciore/calore al pene durante e dopo il rapporto. Testardamente ho voluto continuare. Il "colpo di grazia" l'ho dato la scorsa domenica. Da allora infatti ho bruciore quasi costante, che si accentua non appena tocco anche lievemente il pene, e si espande in sede perineale/scrotale e anale, accompagnato da senso di tensione e varie parestesie. Ora come ora non riesco ad avere un'erezione, se non "morbida". Ovviamente il fattore psicologico, più o meno consciamente, è innegabile che giochi un ruolo fondamentale. Tuttavia, anche le erezioni spontanee notturne sono incomplete.
Alla luce di tutto ciò, ritiene compatibile il quadro clinico con una possibile lesione della tonaca albuginea o dei corpi cavernosi? E la balanopostite che ruolo potrebbe aver avuto? Sempre premettendo i limiti del consulto a distanza.
La ringrazio infinitamente
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Utente
Utente
Gentilissimi dottori, vi aggiorno sulla situazione.
Sento ancora fastidi a livello di pene, testicoli e perineo. Minzione difficoltosa e leggermente dolorosa.
Le erezioni purtroppo, non sono per nulla tornate nella norma. Il pene risponde subito allo stato di eccitazione, ma si "gonfia" solo fino ad un certo punto, senza raggiungere una rigidità sufficiente. Raggiunge le piene dimensioni ma non è rigido ecco. Questo avviene sia nelle erezioni spontanee notturne, sia quando sono con la mia ragazza (il desiderio c'è eccome, il tutto "parte" quasi istantaneamente, ma erezione scarsa).
Ora mi chiedo, questi deficit erettile è compatibile con un quadro infettivo?
È possibile che ci sia stato un trauma a carico dei corpi cavernosi senza ematoma visibile? Questo trauma può causare lesioni e deficit permanenti?
In attesa della visita urologica fissata per lunedì, sarebbe prudente evitare situazioni che comportino un'erezione?
Assumere dei FANS nell'eventualità che uno stato edematoso interno venga riassorbito?
Grazie.
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Utente
Utente
Gentili dottori, continuo ad aggiornarvi sulla situazione, nella speranza di una vostra risposta.
L'esame delle urine (sedimenti ed urinocoltura) non ha rilevato alcuna anomalia. Negativo.
Avrei "sperato" fosse stato positivo, per avere almeno un orientamento diagnostico di origine infettiva. Invece no.
I problemi di erezione permangono, così come le sensazioni dolorose.
Sono distrutto.
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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