Ragade anale, ossido nitrico e calo erettile

Distinti Dottori, dopo 10 anni di problemi minzionali diagnosticati come prostatite cronica abatterica, solo 4 anni fa è subentrato anche un disagio nell'erezione: pur mai impossibilitato a un rapporto, spesso necessitavo di stimolazione o la perdevo nel mentre.


Ad ecodoppler dinamico, con 7mcg di alprostadil non ottenevo erezione e il PVS poco valido bilateralmente (max 20 cm /sec), senza inversione dell'onda sistolica.
L'ecostruttura risultava omogenea priva di lesioni.
Ma vari fattori mi spinsero a dubitare della validità dell'esame, poichè il medico eseguiva una sola misurazione dopo 15 minuti durante i quali mi aveva rispedito in sala d'attesa con gli altri pazienti (e non su un lettino appartato).
Mi decisi a ripetere l'esame presso una struttura più accreditata: ora con iniezione di 10 mcg buona risposta erettile (anche se alla vista erezione parziale), a 20 minuti una VPS di 70. 5 cm/sec con VTS azzerata; IR 0. 97, tempo di picco 64msec (v.
n. <80msec) a livello della crura sx, e VPS di 78 cm/sec con VTD azzerata; IR 1, tempo di picco 40msec (v.
n. <80msec) a dx.
Mi venne confermato che il primo esame fu sbagliato, poiché i valori (70 e 78) erano assolutamente inconciliabili con il valore di 20 cm/sec riscontrato prima.
Escludeva dunque impotenza (sic) e segni di condizione venoso-occlusiva.


Essendo la prostata sana agli esami, mi rivolsi ad un proctologo il quale riscontrò congestione emorroidaria di 1 grado, ipertono sfinterico e ragade anale a ore 6 (cura con crema nitroglicerina allo 0, 4% e dilatan per 2 mesi e mezzo).
Studiando il fattore Ossido Nitrico (ON), si profilò l'idea che un suo scarso apporto in tutta l'area causasse sintomi a livello sia rettale che minzionale ed erettile.
Su prescrizione di un andrologo iniziavo una cura di tadalafil, non ad hoc per gli incontri sessuali ma a bassissimo dosaggio e in maniera sistematica: 2, 5 mg un giorno sì e un giorno no.
Il beneficio fu immediato: erezioni a pieno vigore e durata dei rapporti nella norma con assenza di dolori.


Ma da pochi giorni, conclusa la cura col tadalafil, alcuni sintomi sono già ricomparsi.
Ad esempio l'erezione mattutina è puntuale, ma cala quasi subito appena mi alzo in piedi, come nei periodi in cui poi riscontravo problemi durante gli incontri sessuali veri e propri.


1) E' vero che i valori del primo (20 cm/sec) e del secondo (70 e 78 cm/sec) ecodoppler sono inconciliabili come a detta del secondo medico, o anche una differenza così importante potrebbe sussistere in giorni diversi?


2) Il fatto che la risposta al cialis sia buona, con erezioni vigorose e durata normale, esclude di per sé il fattore di disfunzione organica delle mie facoltà erettili, o diciamo impotenza?


3) Fattori come il calo repentino dell'erezione mattutina appena mi alzo, mi fanno temere la dibattuta "fuga venosa": poiché il cialis aveva risolto questo problema (l'erezione permaneva anche se la donna si alzava per andare in bagno), è da escludere la fuga venosa o no?


Grazie mille
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
Caro lettore
temo che co sia un pò di confusione negli esami fatti e nella terapia seguita
ne riparli con il suo specialsita o senta un altro parere
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dottore, grazie anzitutto della Sua cortese attenzione. Tuttavia così non mi ha detto molto, anzi diciamo quasi nulla. Tra l'altro io pensavo proprio a Lei con la domanda sulla "fuga venosa" poiché so che Lei tratta questo problema che altri negano. Ho fatto delle domande molto precise e circoscritte, in merito alle quali ho bisogno di risposte. Che confusione riscontra, sugli esami e la terapia? Se mi spiega, posso chiarire. In merito agli esami ho spiegato bene i valori del primo, e le ragioni per cui l'ho ripetuto, dunque i valori del secondo e i pareri del secondo medico sia in merito al primo esame che alla mia situazione clinica. Il secondo medico sosteneva cioè che il primo esame dovesse essere per forza di cose sbagliato poiché i valori erano troppo diversi da quelli del secondo esame, e a sua detta questo non era spiegabile solo in base alla giornata. E' per questo che la mia domanda verteva su questo punto. Per quanto riguarda la terapia sono stato dettagliato, mi spieghi cosa non Le è chiaro nelle mie domande in modo che io possa chiarire. Ancora grazie
[#3]
Utente
Utente
Ripeto le domande in forma abbreviata per renderle chiare:

1) Possono i due ecodoppler aver riportato valori tanto diversi oppure significa, come affermava il secondo medico, che il primo doveva essere sbagliato?

2) L'ottimale risposta al cialis esclude di per sé l'impotenza?

3) L'erezione prolungata con cialis esclude di per sé la fuga venosa, anche se in assenza di cialis l'erezione rimane a lungo solo da sdraiato ma non in piedi?

Spero di aver chiarito
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