Disfunzione erettile pareri troppo differenti

Salve,
Sono un uomo di 32 anni e soffro di una disfunzione erettile. Mi sono rivolto ad un primo andrologo nel mese di dicembre dello scorso anno spiegando in dettaglio il problema e facendo presente che oltre al problema del raggiungimento di una piena erezione (Un erezione insufficiente per la piena penetrazione), raggiungevo l'eiaculazione troppo presto.
Il primo andrologo si è concentrato sulla disfunzione erettile valutando come secondario e conseguenza del primo il problema dell'eiaculazione precoce.
Dall'esame dell'ecocolordoppler penino (che allego)è stato riscontrato un problema vascolare:

Tesuto cavernoso: Ecopattern nei limiti.
Setto intercavernoso: Spessore aumentato in sede prossimale x5.4mm, confermato in fase dinamica.
Tessuto spongioso: regolare ecopattern.
Flusso arterocavernoso: puntiforme.
Rigidità ottenuta EHS 4
PVS cavernosa dx dopo 12 mn 27 cm/sec, onde di morfologia dicrota, EDV di 5 cm/sec
PVS cavernosa sx dopo 12 mn 27 cm/sec, onde di morfologia dicrota, EDV di 4 cm/sec
Non evidenziati shunts o decorsi vascolari anomali.
Flusso VDP persistente, minimo 5 cm/sec reattivo al kegel.

A seguito di questi risultati mi è stato consigliato dal primo andrologo un ciclo di due mesi con cialis 20mg ogni 3gg accompagnato da 900mg di vitamina E al giorno e bioarginina prima dell'assunzione del cialis.

Purtroppo non ho ottenuto risultati da questa terapia ed il mese scorso mi sono rivolto ad un altro andrologo che mi ha consigliato il rifacimento del doppler (allego):

Normale aspetto dell'albuginea
Normale il corpo spongioso
Normale il decorso di entrambe le arterie cavernose.
Normali picchi di velocità sistolica.
47,3 cm/sec dx 52,8 cm/sec sx
Con accellerato deflusso venoso (Alterato meccanismo veno occlusivo)
9,1 cm/sec dx 10,0 cm/sec sx
Quale espressione di una persistente fuga venosa.
0,81 I.R dx 0,81 I.R sx

Il secondo andrologo inizialmente pensa ad un problema fisico di tipo venoso, ma nel momento in cui gli faccio presente dell'eiaculazione precoce (Che davo per scontato conseguenza della disfunzione erettile) mi consiglia di rivolgermi ad uno psicologo (Senza prescrivermi terapie per il problema fisico) in quanto secondo lui il problema è per l'80% di causa psicologica e per il 20% di tipo fisico.

Ora i due doppler sono troppo differenti, le diagnosi anche e persino il parere sull'eiaculazione precoce (Il primo convinto che conseguenza della disfunzione erettile, il secondo che si tratta di un problema sempre psicologico) e il cambio di parere improvviso del secondo medico ha lasciato spazio a molti dubbi.

E' il caso di ripetere nuovamente l'esame del doppler (Magari da un terzo medico)?

Nel caso di un (lieve a detta del secondo medico) problema fisico, che ha generato un conseguente (sempre secondo il parere dell'ultimo medico) problema psicologico non sarebbe più opportuno risolvere prima il problema fisico?

Ormai non so più dove sbattere la testa e a chi credere...

[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,

lei ci pone via e-mail delle questioni cliniche complesse che molto probabilmente sono state vissute in modo non "bilanciato ed equilibrato" dai colleghi che lei ha consultato.

Purtroppo noi , da questa postazione , poco possiamo aggiungere di preciso e corretto e difficile è a questo punto la possibiltà di darle un'indicazione che non sia quella di sentire, eventualmente con l'aiuto del suo medico curante, un terzo parere.

Nell'attesa, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la risposta, credo che sicuramente consulterò un terzo parere.

Le chiedo solo di togliermi una curiosità.
Il secondo andrologo era partito con una diagnosi di fuga vensosa (che comunque ha ribadito essere presente), ma nel momento in cui ha da me appreso la patologia di eiaculazione precoce mi ha liquidato dicendo che nel 100% dei casi l'eiaculazione precoce è causata da un problema psicologico.
Il primo andrologo diversamente aveva sorvolato sul problema dell'eiaculazione precoce considerandola conseguente alla non completa erezione del pene.

Mi pare un po strana l'affermazione del secondo medico sull'inesistenza di cause fisiche per il problema dell'eiaculazione e molto più probabile l'affermazione del primo andrologo.

La domanda è: è vero che nel 100% dei casi l'eiaculazione precoce è sinonimo di problema psicologico? Una non completa erezione comporta una conseguente eiaculazione precoce?

Una risposta mi sarebbe molto utile per valutare la strada da intraprendere in futuro.

Grazie
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

a questo punto, per darle ulteriori informazioni su quest'ultimo problema sessuale da lei sollevato, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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www.centrodemetra.com
[#4]
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Grazie
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

comunque , se lo desidera , ci tenga poi informati sugli eventuali e futuri sviluppi del suo problema clinico.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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