Solchi corpi cavernosi dopo utilizzo anello vibrante
Salve,
circa un mese fa ho utilizzato un anello vibrante Durex (prima esperienza con questi accessori).
L’ho infilato su pene eretto, anche se probabilmente non alla massima turgidità; durante la masturbazione notavo una perdita variabile di rigidità ma alla fine ho raggiunto l’eiaculazione.
Immediatamente dopo averlo rimosso (con qualche difficoltà legata alla frizione dell’anello con la pelle) mi sono accorto di una serie di solchi più o meno marcato lungo l’asta del pene, in corrispondenza delle zone dove l’anello era stato posizionato.
Si presentano al tatto come delle fossette che girano attorno al pene, specialmente lungo le zone laterali, come se i tessuti dei corpi cavernosi fossero stati compressi verso l’interno, in misura variabile fino a 1/2mm.
Questi solchi sono percepibili a pene eretto, ma anche a pene completamente retratto (come dopo dell’attività fisica).
Inizialmente percepivo dell’indolenzimento nelle zone interessate, ora invece non più (salvo quando mi capita di toccare insistentemente uno di questi punti, come ad indagare sull’entità del problema).
Non ci sono state variazioni di colorazione né gonfiori.
Credo che questa costrizione abbia interessato anche il corpo spongioso.
Adesso riesco comunque a raggiungere erezioni, anche se a tratti mi sembrano meno vigorose di prima, ma sicuramente il fattore psicologico che sto vivendo influisce.
Ho avuto rapporti sessuali completi dopo questo evento, anche se a tratti sono incappato in perdita di rigidità (anche qui, credo che il fattore psicologico abbia influito parecchio).
Vorrei chiedervi: che cosa può essere successo?
Di che tipo di problema/danno si potrebbe trattare?
Vorrei raccogliere dei vostri pareri così da capire con precisione da quale andrologo specialista potermi rivolgere per una visita.
Credete che possa esistere qualche soluzione che possa ripristinare lo stato dei tessuti o si tratta di una problematica definitiva?
Spero possiate darmi una mano.
Grazie.
circa un mese fa ho utilizzato un anello vibrante Durex (prima esperienza con questi accessori).
L’ho infilato su pene eretto, anche se probabilmente non alla massima turgidità; durante la masturbazione notavo una perdita variabile di rigidità ma alla fine ho raggiunto l’eiaculazione.
Immediatamente dopo averlo rimosso (con qualche difficoltà legata alla frizione dell’anello con la pelle) mi sono accorto di una serie di solchi più o meno marcato lungo l’asta del pene, in corrispondenza delle zone dove l’anello era stato posizionato.
Si presentano al tatto come delle fossette che girano attorno al pene, specialmente lungo le zone laterali, come se i tessuti dei corpi cavernosi fossero stati compressi verso l’interno, in misura variabile fino a 1/2mm.
Questi solchi sono percepibili a pene eretto, ma anche a pene completamente retratto (come dopo dell’attività fisica).
Inizialmente percepivo dell’indolenzimento nelle zone interessate, ora invece non più (salvo quando mi capita di toccare insistentemente uno di questi punti, come ad indagare sull’entità del problema).
Non ci sono state variazioni di colorazione né gonfiori.
Credo che questa costrizione abbia interessato anche il corpo spongioso.
Adesso riesco comunque a raggiungere erezioni, anche se a tratti mi sembrano meno vigorose di prima, ma sicuramente il fattore psicologico che sto vivendo influisce.
Ho avuto rapporti sessuali completi dopo questo evento, anche se a tratti sono incappato in perdita di rigidità (anche qui, credo che il fattore psicologico abbia influito parecchio).
Vorrei chiedervi: che cosa può essere successo?
Di che tipo di problema/danno si potrebbe trattare?
Vorrei raccogliere dei vostri pareri così da capire con precisione da quale andrologo specialista potermi rivolgere per una visita.
Credete che possa esistere qualche soluzione che possa ripristinare lo stato dei tessuti o si tratta di una problematica definitiva?
Spero possiate darmi una mano.
Grazie.
[#1]
Caro Utente,un esperto andrologo le spieghera' come il quadro riferito si riconduca ad un edema che, in pochi giorni,si assorbira'.Identifichi con il suo medico unandrologo che,dalle sue parti,non manca.Cordialita'
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
A dire il vero non ho notato gonfiori; inoltre è passato ormai un mese dall’accaduto, e i tessuti non si sono ripristinati .
Ridimensionando le misure direi che si tratta di rientranze della profondità fino a 1mm, che si percepiscono al tatto.
Ad ogni modo se volessi far controllare lo stato delle strutture e dei tessuti, per valutare eventuali danneggiamenti, verso che tipo di visita specialistica dovrei orientarmi?
Uno dei miei timori è che si possa essere schiacciata anche la zona del corpo cavernoso dell’uretra (specialmente nella zona sottostante il glade, in cui noto un’evidente compressione).
Se così dovesse essere (a scopo informativo) esisterebbero delle procedure per correggere/ripristinare tale tessuto?
Grazie
A dire il vero non ho notato gonfiori; inoltre è passato ormai un mese dall’accaduto, e i tessuti non si sono ripristinati .
Ridimensionando le misure direi che si tratta di rientranze della profondità fino a 1mm, che si percepiscono al tatto.
Ad ogni modo se volessi far controllare lo stato delle strutture e dei tessuti, per valutare eventuali danneggiamenti, verso che tipo di visita specialistica dovrei orientarmi?
Uno dei miei timori è che si possa essere schiacciata anche la zona del corpo cavernoso dell’uretra (specialmente nella zona sottostante il glade, in cui noto un’evidente compressione).
Se così dovesse essere (a scopo informativo) esisterebbero delle procedure per correggere/ripristinare tale tessuto?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 11/05/2020.
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