Dolore cronico base del pene (lato dorsale - attaccatura pene-pube)
Salve,
Scrivo questo consulto per avere ulteriori delucidazioni circa un dolore a volte acuto altre volte bruciante ormai divenuto cronico e localizzato esattamente al punto di attaccatura del pene con il pube, nella piegatura, lato dorsale.
Questo dolore è iniziato in seguito ad un evento traumatico durante la masturbazione, talmente doloroso da avermi fatto pensare sul momento ad una frattura del pene (nello storico dei miei consulti, se ne avete accesso, prima di questo troverete proprio una mia richiesta di consulto sulla frattura del pene).
Il 13 marzo mentre mi stavo masturbando in maniera particolarmente energica ho spinto troppo forte il pene all'ingiù (ho un pene molto curvo, spingerlo all'ingiù causa anche una importante pressione alla base) ed ho sentito due "crac" consecutivi con l'esordio di un improvviso dolore acuto proprio alla base del pene.
Il dolore è stato molto acuto e bruciante per settimane, non mi permetteva nemmeno di dormire serenamente, ora è molto più leggero ma comunque invalidante.
Avverto inoltre una erezione meno vigorosa, non ho più erezioni al mattino ed ho come la sensazione di aver perso sensibilità al glande e di provare meno piacere.
Non ho mai avuto alcun ematoma, alcun gonfiore particolare e al momento del crac non ho perso l'erezione.
Da quel giorno ho continuato a masturbarmi regolarmente raggiungendo una erezione meno soddisfacente e percependo un piacere meno intenso.
Appena il mio andrologo di fiducia riprenderà l'attività ambulatoriale andrò a farmi visitare aggiornandovi ma vorrei sentire delle opinioni a riguardo, sospetti e indicazioni.
Grazie.
Scrivo questo consulto per avere ulteriori delucidazioni circa un dolore a volte acuto altre volte bruciante ormai divenuto cronico e localizzato esattamente al punto di attaccatura del pene con il pube, nella piegatura, lato dorsale.
Questo dolore è iniziato in seguito ad un evento traumatico durante la masturbazione, talmente doloroso da avermi fatto pensare sul momento ad una frattura del pene (nello storico dei miei consulti, se ne avete accesso, prima di questo troverete proprio una mia richiesta di consulto sulla frattura del pene).
Il 13 marzo mentre mi stavo masturbando in maniera particolarmente energica ho spinto troppo forte il pene all'ingiù (ho un pene molto curvo, spingerlo all'ingiù causa anche una importante pressione alla base) ed ho sentito due "crac" consecutivi con l'esordio di un improvviso dolore acuto proprio alla base del pene.
Il dolore è stato molto acuto e bruciante per settimane, non mi permetteva nemmeno di dormire serenamente, ora è molto più leggero ma comunque invalidante.
Avverto inoltre una erezione meno vigorosa, non ho più erezioni al mattino ed ho come la sensazione di aver perso sensibilità al glande e di provare meno piacere.
Non ho mai avuto alcun ematoma, alcun gonfiore particolare e al momento del crac non ho perso l'erezione.
Da quel giorno ho continuato a masturbarmi regolarmente raggiungendo una erezione meno soddisfacente e percependo un piacere meno intenso.
Appena il mio andrologo di fiducia riprenderà l'attività ambulatoriale andrò a farmi visitare aggiornandovi ma vorrei sentire delle opinioni a riguardo, sospetti e indicazioni.
Grazie.
[#1]
caro lettore
un trauma penieno in erezione potrevbbe creare delle lesioni esterne ed interne dell'asta
si faccia vedere dal suo specialista che valuterà se sia il caso di fare qualche approfondimento ecodoppler
cordiali saluti
un trauma penieno in erezione potrevbbe creare delle lesioni esterne ed interne dell'asta
si faccia vedere dal suo specialista che valuterà se sia il caso di fare qualche approfondimento ecodoppler
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
caro lettore
il trauma è avvenuto. si tratta di far si che le conseguenze legate ai processi di guarigione non siano eccessive.
una visita dallo specialista andrologo, una ecocolordoppler dopo un mese circa e evevntuali terapie
cordiali saluti
il trauma è avvenuto. si tratta di far si che le conseguenze legate ai processi di guarigione non siano eccessive.
una visita dallo specialista andrologo, una ecocolordoppler dopo un mese circa e evevntuali terapie
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 10/05/2020.
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