Vene pene dilatate
Gentili dottori,
scrivo questo consulto per chiedere informazioni circa una situazione che si sta verificando in questi giorni.
Premessa: circa due settimane e mezzo fa mi sono recato da un urologo perché il mio prepuzio presentava dei taglietti (scomparsi dopo un paio di giorni), rossore diffuso e - dopo qualche giorno - una patina bianca.
L'urologo ha riscontrato una balanopostite ed un'infezione micotica e mi ha prescritto una crema da applicare per 20 giorni che ha effettivamente risolto il problema della candida in pochissimo tempo.
L'ecografia transrettale ha inoltre evidenziato un rigonfiamento e stato infiammatorio della prostata e per questo mi ha suggerito di proseguire la terapia con ciprofloxacina che io avevo già iniziato di mia iniziativa qualche giorno prima della visita.
Mi ha infine diagnosticato il varicocele.
Ho terminato la cura antibiotica ed effettuato, dopo circa 8 giorni una spermiocoltura, la quale ha dato esito negativo.
Tuttavia permangono leggeri fastidi (non dolore) alla zona perineale, ai testicoli, nel basso ventre e ogni tanto un po' di bruciore, soprattutto quando urino.
Ma l'aspetto che più mi preoccupa è che da qualche giorno le vene sul pene sembrano essersi dilatate.
È qualcosa di grave o è una semplice conseguenza del processo infiammatorio?
Mi consigliate di anticipare la visita di controllo dall'andrologo o posso aspettare?
Ringrazio anticipatamente.
scrivo questo consulto per chiedere informazioni circa una situazione che si sta verificando in questi giorni.
Premessa: circa due settimane e mezzo fa mi sono recato da un urologo perché il mio prepuzio presentava dei taglietti (scomparsi dopo un paio di giorni), rossore diffuso e - dopo qualche giorno - una patina bianca.
L'urologo ha riscontrato una balanopostite ed un'infezione micotica e mi ha prescritto una crema da applicare per 20 giorni che ha effettivamente risolto il problema della candida in pochissimo tempo.
L'ecografia transrettale ha inoltre evidenziato un rigonfiamento e stato infiammatorio della prostata e per questo mi ha suggerito di proseguire la terapia con ciprofloxacina che io avevo già iniziato di mia iniziativa qualche giorno prima della visita.
Mi ha infine diagnosticato il varicocele.
Ho terminato la cura antibiotica ed effettuato, dopo circa 8 giorni una spermiocoltura, la quale ha dato esito negativo.
Tuttavia permangono leggeri fastidi (non dolore) alla zona perineale, ai testicoli, nel basso ventre e ogni tanto un po' di bruciore, soprattutto quando urino.
Ma l'aspetto che più mi preoccupa è che da qualche giorno le vene sul pene sembrano essersi dilatate.
È qualcosa di grave o è una semplice conseguenza del processo infiammatorio?
Mi consigliate di anticipare la visita di controllo dall'andrologo o posso aspettare?
Ringrazio anticipatamente.
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Gent.mo utente
è evidente che una visita diretta può evidenziare al meglio la situazione e comunque potrebbe trattarsi della razione infiammatoria da candida come da lei precedentemente descritto che non si è ancora risolta.
Un cordiale saluto
è evidente che una visita diretta può evidenziare al meglio la situazione e comunque potrebbe trattarsi della razione infiammatoria da candida come da lei precedentemente descritto che non si è ancora risolta.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 965 visite dal 30/04/2020.
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