Dolore alla prostata durante rapporti sessuali e non
Salve sono un ragazzo di 21 anni, da molto tempo ho dei dolori nella zona tra lo scroto e l'ano che mi accompagna per quasi tutta la giornata, alcune volte mi vengono delle fitte forti in quella zona, altre volte invece sento solo un leggero fastidio sempre in quella zona.
La situazionione mi si complica nella sfera sessuale durante la quale sento un dolore dietro la schiena bassa che mi parte dalla prostata e se vado avanti nel rapporto mi continua in modo graduale sempre piu forte fino a perdere l'erezione, ragione per cui devo stoppare il rapporto per poi continuarlo una volta che la situazione si calma.
Dopo l'eiaculazione presento un fastidio nella zona dei testicoli, come se la zona fosse infiammata.
Per me e impossibile ricevere del sesso orale perche dopo un po che lo ricevo sento questo forte dolore che credo provenga dalla prostata, per cui devo sempre stoppare questo atto, penso che il tutto venga da una sollecitazione del glande perché lo sento molto sensibile.
Quando invece mi faccio il bidé sento che quando lavo il glande mi si infiamma sempre la zona della prostata.
Avevo fatto una visita un anno fa e la dottoressa mi aveva controllato e mi aveva detto che la porostata aveva dimensioni normali ma che probabilmente c'era qualche infezione, mi diede degli esami da fare quali l'ecografia alla vescica che ho fatto e poi mi diede da fare anche l'esame dello spermatozoo che purtroppo per situazioni lavorative non ho potuto fare e che ora non posso proprio fare causa coronavirus.
Volevo chiedere di cosa si potrebbe trattare e se nel frattempo che faccio l'esame dello spermatozoo posso assumere qualche medicinale che mi possa calmare la situazione.
Ricordo che la dottoressa mi diede delle supposte e delle pillole da prendere per 30 giorni, erano delle pillole naturali.
Grazie dell'attenzione
La situazionione mi si complica nella sfera sessuale durante la quale sento un dolore dietro la schiena bassa che mi parte dalla prostata e se vado avanti nel rapporto mi continua in modo graduale sempre piu forte fino a perdere l'erezione, ragione per cui devo stoppare il rapporto per poi continuarlo una volta che la situazione si calma.
Dopo l'eiaculazione presento un fastidio nella zona dei testicoli, come se la zona fosse infiammata.
Per me e impossibile ricevere del sesso orale perche dopo un po che lo ricevo sento questo forte dolore che credo provenga dalla prostata, per cui devo sempre stoppare questo atto, penso che il tutto venga da una sollecitazione del glande perché lo sento molto sensibile.
Quando invece mi faccio il bidé sento che quando lavo il glande mi si infiamma sempre la zona della prostata.
Avevo fatto una visita un anno fa e la dottoressa mi aveva controllato e mi aveva detto che la porostata aveva dimensioni normali ma che probabilmente c'era qualche infezione, mi diede degli esami da fare quali l'ecografia alla vescica che ho fatto e poi mi diede da fare anche l'esame dello spermatozoo che purtroppo per situazioni lavorative non ho potuto fare e che ora non posso proprio fare causa coronavirus.
Volevo chiedere di cosa si potrebbe trattare e se nel frattempo che faccio l'esame dello spermatozoo posso assumere qualche medicinale che mi possa calmare la situazione.
Ricordo che la dottoressa mi diede delle supposte e delle pillole da prendere per 30 giorni, erano delle pillole naturali.
Grazie dell'attenzione
[#1]
Gentile lettore,
non si pasticci ed eventualmente risenta ora il suo andrologo di fiducia.
Detto questo poi, quando sono presenti queste "problematiche urologiche , oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo od andrologo le può dare, utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:
1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;
2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;
3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;
4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque, come già dettole, che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.
Un cordiale saluto.
non si pasticci ed eventualmente risenta ora il suo andrologo di fiducia.
Detto questo poi, quando sono presenti queste "problematiche urologiche , oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo od andrologo le può dare, utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:
1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;
2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;
3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;
4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque, come già dettole, che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 27/04/2020.
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