Farmaci vasoattivi

Gentili Dottori,
vorrei chiederVi un consiglio in merito all'assunzione o meno di un farmaco vasoattivo quale Cialis oppure Levitra. Io ho 23 anni, fortunatamente non soffro di alcuna patalogia. Vivo le mie giornate alternandomi tra lo studio e lo sport. Non sono un fumatore e non bevo alcool. Diversi mesi fa ho subito due interventi: intervento dovuto al frenulo corto e successivamente un intervento di circoncisione (non avendo risolto il problema con il primo). Sfortunatamente, ho dovuto eseguire un terzo intervento dovuto ad un granuloma o probabilmente ad un punto assorbito dalla cicatrice. In sostanza, tutto ciò, mi ha aveva lievemente scosso, facendomi divenire a tratti un pò paranoico - in particolare era quel punto in cui avevo questo granuloma che nel toccarlo lo sentivo particolarmente sensibile e perdevo l'erezione, non riuscivo a vivere il fare l'amore con disinvoltura sia prima dell'intervento che in un certo qual modo anche dopo. Fortunatamente ho risolto anche questo problema. Il mio medico di base mi ha dato due compresse, erano campioni gratuiti, una di cialis ed una di levitra. Il levitra 10 mg ho avuto davvero una sicurezza, una forte autostima e davvero un bel risultato (se così definirlo) - il cialis sinceramente, sebbene erano 20 mg non ho avuto alcun beneficio in termini di prestazione o vigore - ma probabilmente ero io che mentalmente non ero preso dal fare l'amore quella sera (giornata un pò ricca di pensieri). In entrambi i casi non ho riscontrato alcun effetto indesiderato - niente, nessuna complicazione. Il consiglio che vi chiedo è questo: secondo il vostro modesto parere, pur non avendo problemi di erezione ma forse una autostima e una sicurezza da voler recuperare - posso chiedere al mio medico di base di prescrivermi uno dei due farmaci ? In quali dosi e quale tra i due potrebbe aiutarmi di più e venirmi incontro ? Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,

personalmente le sconsiglio di appoggiarsi a questi farmaci per non rischiare una dipendenza psicologica. Le suggerico una valutazione andrologica, piuttosto.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,

non si faccia paladino di terapie al bisogno senza arrivare a ben comprendere il suo problema clinico.

A questo punto riconsulti il suo medico di medicina generale che, riesaminato in prima istanza il suo problema clinico , potrà eventualmente indirizzarla successivamente verso una più mirata valutazione specialistica andrologica.

Nel frattempo poi, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Utente
Utente
Gentili Dottori,
innanzitutto grazie per il vostro interesse. Vi dirò, non mi propongo come paladino di terapie perchè non credo di avere le basi per poter fare un autodiagnosi - e come dimostrato, sono qui umilmente a chiederVi consiglio. Ciò che dice il Dr. Pescatori è assolutamente vero - ho pensato anche io che potrei risolvere un problema e crearne un altro: una dipendenza psicologica. Ho letto l'articolo consigliatomi dal Dr. Beretta. In sostanza, ho avuto precedentemete all'utilizzo del levitra in particolare, una sorta di paura e ansietà - l'ansia di perdere l'erezione qualora fossi stato "toccato" nel punto in cui precedentemente mi faceva male, il tutto ricondotto alla paura dell'insuccesso. Assumendo quel farmaco è come se avessi indossato una sorta di maschera, una sorta di protezione e mi sentivo sicuro di me - molto. Probabilmente non ho avuto un beneficio sostanziale tra il prima e dopo l'utilizzo in merito alla qualità dell'erezione bensì è stato più una rassicurazione sul mantenerla... non lo sò... un pò contorto sicuramente il ragionamento però è così che l'ho vissuto. In base a questa esperienza ho preferito chiederVi. Ho pensato nella mia ignoranza che avrei potuto IPOTETICAMENTE assumerli per un breve periodo in quantità minima (5 mg, 2.5 mg) , fare le mie esperienze, rassicurarmi e prendere nuovamente consapevolezza e sicurezza in me.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,

in questi casi, senza una attenta e completa valutazione da parte di un esperto andrologo o di uno psicologo, il rischio è una dipendenza di lunga durata, appunto su base psicologica, al prodotto che lei assumerà con il rischio, alla sua giovane età, di un "legame-catena" con questo prodotto che lei, senza una corretta indicazione clinica, vedrà come l'unico elemento "risolutore" del suo problema.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
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Utente
Utente
Ha davvero ragione Dr. Beretta. Io accetto vivamente il suo consiglio. Grazie di cuore.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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