Somatizzazione pene e contrazioni perineo
Scusate se riscrivo ma la volta scorsa non avevo ricevuto risposta.
Orami da quasi un anno (da quando sono stato sottoposto a frenulotomia e circoncisione totale) ho un dolore persistente al glande (anche il semplice contatto con gli indumenti intimi causa dolore o l'acua della doccia) , soprattutto sulla punta.
Mi sono rivolto più volte a diversi andrologi ed eseguito urinocoltura, tampone uretrale ed ecografia dell'addome, tutti negativi.
All'ecografia mi è stato detto che non ho nessun problema anatomico mentre all'ultima visita l'andrologo mi ha detto che non ho nessun problema dal punto di vista adrologico.
Negli ultimi mesi inoltre sto anche facendo fatica a stare seduto, provando bruciore alle natiche e al perineo, mentre all'inizio provavo dolore solo in prossimità del glande.
Altri sintomi sono degli spasmi muscolari del perineo (credo sia quello) o comunque nella zona dove ci sono i testicoli, oltre a questi brevi spasmi capita spesso che questi muscoli mi rimangano contratti anche per 20-30 secondi di fila senza che possa rilassarli neanche volontariamente (questa lunga contrazione è preceduta da un brivido o un formicolio simile ad una sensazione di freddo), al temine di questi secondi i muscoli si rilassano da soli per poi ricontrarsi di nuovo dopo circa mezzo minuto.
L'ultimo sintomo (presente da circa un anno) è che ho notato che il pene da flaccido è più rigido rispetto ad una volta tanto che a volte è quasi parallelo al terreno (di solito più fa male e più si irrigidisce in questo modo).
Considerando quanto ha detto l'ultimo andrologo che è quello che mi ha seguito di più, sto sospettando una somatizzazione anche se non mi considero una persona molto ansiosa ma temo anche che potrebbe essere invece un problema neurologico.
In base a questa mia condizione, cosa mi consigliate di fare o a quale specialista potrei rivolgermi visto che dal punto di vista andrologico non ho nulla?
Lo chiedo anche perchè vorrei evitare di disturbare ancora l'andrologo o dei medici che con il mio problema non centrano nulla
Grazie per il vostro aiuto.
Orami da quasi un anno (da quando sono stato sottoposto a frenulotomia e circoncisione totale) ho un dolore persistente al glande (anche il semplice contatto con gli indumenti intimi causa dolore o l'acua della doccia) , soprattutto sulla punta.
Mi sono rivolto più volte a diversi andrologi ed eseguito urinocoltura, tampone uretrale ed ecografia dell'addome, tutti negativi.
All'ecografia mi è stato detto che non ho nessun problema anatomico mentre all'ultima visita l'andrologo mi ha detto che non ho nessun problema dal punto di vista adrologico.
Negli ultimi mesi inoltre sto anche facendo fatica a stare seduto, provando bruciore alle natiche e al perineo, mentre all'inizio provavo dolore solo in prossimità del glande.
Altri sintomi sono degli spasmi muscolari del perineo (credo sia quello) o comunque nella zona dove ci sono i testicoli, oltre a questi brevi spasmi capita spesso che questi muscoli mi rimangano contratti anche per 20-30 secondi di fila senza che possa rilassarli neanche volontariamente (questa lunga contrazione è preceduta da un brivido o un formicolio simile ad una sensazione di freddo), al temine di questi secondi i muscoli si rilassano da soli per poi ricontrarsi di nuovo dopo circa mezzo minuto.
L'ultimo sintomo (presente da circa un anno) è che ho notato che il pene da flaccido è più rigido rispetto ad una volta tanto che a volte è quasi parallelo al terreno (di solito più fa male e più si irrigidisce in questo modo).
Considerando quanto ha detto l'ultimo andrologo che è quello che mi ha seguito di più, sto sospettando una somatizzazione anche se non mi considero una persona molto ansiosa ma temo anche che potrebbe essere invece un problema neurologico.
In base a questa mia condizione, cosa mi consigliate di fare o a quale specialista potrei rivolgermi visto che dal punto di vista andrologico non ho nulla?
Lo chiedo anche perchè vorrei evitare di disturbare ancora l'andrologo o dei medici che con il mio problema non centrano nulla
Grazie per il vostro aiuto.
[#1]
Buongiorno carissimo.
Penso sia difficile rispondere in maniera virtuale, solo una attenta valutazione fisica e della sua storia non solo uro/andrologica possa aiutare nel suo caso.
Comprendo questa situazione di disagio, ma ammetto che le valutazioni on line sono limitanti per una caso come il suo.
Spesso su una patologia organica iniziale a causa del persistere della sintomatologia si sovrappone una condizione psicologica che persiste anche quando la fase patologica scompare.
Un esempio è il bambino che fa indigestione di fragole e da adulto non le può mangiare perchè intollerante, non è una intolleranza vera ma dovuta alla situazione avvenuta da bambino.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Penso sia difficile rispondere in maniera virtuale, solo una attenta valutazione fisica e della sua storia non solo uro/andrologica possa aiutare nel suo caso.
Comprendo questa situazione di disagio, ma ammetto che le valutazioni on line sono limitanti per una caso come il suo.
Spesso su una patologia organica iniziale a causa del persistere della sintomatologia si sovrappone una condizione psicologica che persiste anche quando la fase patologica scompare.
Un esempio è il bambino che fa indigestione di fragole e da adulto non le può mangiare perchè intollerante, non è una intolleranza vera ma dovuta alla situazione avvenuta da bambino.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Dott. Andrea Loreto
Roma - Reggio Emilia - Parma
+39 3515262627
Info@andrealoreto.it
www.andrealoreto.it
[#2]
Utente
Buongiorno e grazie mille per la risposta. A breve proverò a risentire il mio andrologo per aggiornarlo della situazione visto che si stanno aggiungendo nuovi sintomi e comunque la situazione sembra peggiorare.
In base alla situazine degli ultimi giorni mi sembra che possa esserci un problema riguardo la circolazione.
Ho notato che oltre alla persistente rigidità del pene vi è anche una strozzatura a metà dell'alta che diventa molto evidente nel momento in cui inizia un erezione. Praticamente la circonferenza a metà dell'asta diminuisce e la pelle forma delle pieghe. Un paio di giorni fa mentre ero in bagno ho provato ad accavallare le gambe mentre ero seduto e il glande in poco tempo mi è diventato viola(o cumunque un colore molto piu scuro del solito) e ha iniziato ha bruciare parecchio. Appena sono tornato in posizione normale il glande è ritornato al colore di prima.
Poi quando il pene è in erezione completa il glande non è gonfio ma è grande come quando il pene è flaccido. Però se con la mano sposto il pene eretto più in basso allora anche il glande si gonfia, succede anche se contraggo il pavimento pelvico ma in condizioni normali rimane sgonfio.
Inoltre credo che quegli spasmi che avevo menzionato prima possano essere correlati a una difficoltà nella circolazione più che a una contrazione musolare ma è solo una mia ipotesi(visto che li avverto soprattutto in caso di erezione e anche se cerco di mantenere rilassati i muscoli pelvici).
La cosa che mi sembra più strana è che questi problemi sono iniziati solo dopo la circoncisione(totale), per via del mio prepuzio stretto ma adesso sembra che ci sia comunque un restringimento anche se a metà dell'asta.
In base a quesa situazione mi consiglia di risentire l'andrologo oppure di fare qualche esame preciso relativo a questo problema?
In base alla situazine degli ultimi giorni mi sembra che possa esserci un problema riguardo la circolazione.
Ho notato che oltre alla persistente rigidità del pene vi è anche una strozzatura a metà dell'alta che diventa molto evidente nel momento in cui inizia un erezione. Praticamente la circonferenza a metà dell'asta diminuisce e la pelle forma delle pieghe. Un paio di giorni fa mentre ero in bagno ho provato ad accavallare le gambe mentre ero seduto e il glande in poco tempo mi è diventato viola(o cumunque un colore molto piu scuro del solito) e ha iniziato ha bruciare parecchio. Appena sono tornato in posizione normale il glande è ritornato al colore di prima.
Poi quando il pene è in erezione completa il glande non è gonfio ma è grande come quando il pene è flaccido. Però se con la mano sposto il pene eretto più in basso allora anche il glande si gonfia, succede anche se contraggo il pavimento pelvico ma in condizioni normali rimane sgonfio.
Inoltre credo che quegli spasmi che avevo menzionato prima possano essere correlati a una difficoltà nella circolazione più che a una contrazione musolare ma è solo una mia ipotesi(visto che li avverto soprattutto in caso di erezione e anche se cerco di mantenere rilassati i muscoli pelvici).
La cosa che mi sembra più strana è che questi problemi sono iniziati solo dopo la circoncisione(totale), per via del mio prepuzio stretto ma adesso sembra che ci sia comunque un restringimento anche se a metà dell'asta.
In base a quesa situazione mi consiglia di risentire l'andrologo oppure di fare qualche esame preciso relativo a questo problema?
[#3]
Le raccomando, quando andrà dall'andrologo di portare delle foto del restringimento in erezione.
Questo perchè il collega abbia il massimo delle informazioni quando andrà a visita (non appena il lock down sarà terminato).
Solo in questa maniera il collega potrà decidere quali sono gli esami corretti per iniziare il percorso terapeutico.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Questo perchè il collega abbia il massimo delle informazioni quando andrà a visita (non appena il lock down sarà terminato).
Solo in questa maniera il collega potrà decidere quali sono gli esami corretti per iniziare il percorso terapeutico.
Spero di esserle stato d'aiuto.
[#5]
Utente
Finalmente dopo l'ennesima visita andrologica a più di un anno dall'operazione di circoncisione sembra che l'andrologo abbia più o meno capito la causa del mio problema.
Praticamente che io riesca a ricordare ho sempre avuto problemi di ipersensiilità ma mi pareva che la circoncisione avrebbe risolto il broblema.
Da allora la sensibilità è diminuita ma il glande (e il prepuzio circostnte situato oltre il taglio della circoncisione) mi bruciano ancora parecchio al contatto con indumenti intimi e addririttura con l'acqua della doccia.
Dopo qualche mese con il glande scoperto ho iniziato a provare dolore pelvico cronico (secondo l'andrologo perchè quella zona era continuamente sottoposta a sensazioni di dolore) con spasmi nella regione del perineo.
Di rapporti non ne ho mai avuti anche perchè non so proprio come potrei averne e durante la masturbazione devo fare molto piano e dopo l'eiaculazione (sempre precoce) provo poi un aumento del dolore su tutto il pene.
Dalle numerose visite effetuate anche da altri aldrologi molti di loro mi hanno detto di non aver nessun problema dal punto di vista andrologico.
Inoltre ho chiesto all'ultimo andrologo da cui ho fatto visita se potesse trattarsi di un problema di somatizzazione ma non ne era convinto.
Invece mi ha spiegato che ho una sensibilità particolare in quella regione e che è come se avessi "i nervi scoperti".
Poi per spiegarmi ha fatto un pagagone dove una persona cn sensibilità normale se mette una mano su un calorifero sente caldo mentre io avrei ritrato la mano perchè scottava.
Poi visto che tempo prima avevo cercato su internet un operazione che si chiamava neurotomia glandulare le ho chiesto se poteva essere una soluzione mz mi ha risposto che non se ne occupava.
Me la ha sconsigliata perchè poi non avrei più provato niente in quella zona ma per me sarebbe un miglioramento visto che sento solo dolore.
Infine mi ha organizzao una visita con un dermatologo e un altra con un neurologo perchè lei ha detto che non poteva fare nulla.
Volevo chiedere visto la particolarità del mio caso, se indipendentemente dall'opinione dell'androloga, questa sensibilità eccessiva è un problema che si può presentare realmente (aggiungo che nel resto del corpo ho una sensibilità normale e non ho alcun problema) , se qualcuno che lo aveva è poi riuscito a risolverlo o migliorarlo.
Praticamente che io riesca a ricordare ho sempre avuto problemi di ipersensiilità ma mi pareva che la circoncisione avrebbe risolto il broblema.
Da allora la sensibilità è diminuita ma il glande (e il prepuzio circostnte situato oltre il taglio della circoncisione) mi bruciano ancora parecchio al contatto con indumenti intimi e addririttura con l'acqua della doccia.
Dopo qualche mese con il glande scoperto ho iniziato a provare dolore pelvico cronico (secondo l'andrologo perchè quella zona era continuamente sottoposta a sensazioni di dolore) con spasmi nella regione del perineo.
Di rapporti non ne ho mai avuti anche perchè non so proprio come potrei averne e durante la masturbazione devo fare molto piano e dopo l'eiaculazione (sempre precoce) provo poi un aumento del dolore su tutto il pene.
Dalle numerose visite effetuate anche da altri aldrologi molti di loro mi hanno detto di non aver nessun problema dal punto di vista andrologico.
Inoltre ho chiesto all'ultimo andrologo da cui ho fatto visita se potesse trattarsi di un problema di somatizzazione ma non ne era convinto.
Invece mi ha spiegato che ho una sensibilità particolare in quella regione e che è come se avessi "i nervi scoperti".
Poi per spiegarmi ha fatto un pagagone dove una persona cn sensibilità normale se mette una mano su un calorifero sente caldo mentre io avrei ritrato la mano perchè scottava.
Poi visto che tempo prima avevo cercato su internet un operazione che si chiamava neurotomia glandulare le ho chiesto se poteva essere una soluzione mz mi ha risposto che non se ne occupava.
Me la ha sconsigliata perchè poi non avrei più provato niente in quella zona ma per me sarebbe un miglioramento visto che sento solo dolore.
Infine mi ha organizzao una visita con un dermatologo e un altra con un neurologo perchè lei ha detto che non poteva fare nulla.
Volevo chiedere visto la particolarità del mio caso, se indipendentemente dall'opinione dell'androloga, questa sensibilità eccessiva è un problema che si può presentare realmente (aggiungo che nel resto del corpo ho una sensibilità normale e non ho alcun problema) , se qualcuno che lo aveva è poi riuscito a risolverlo o migliorarlo.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.6k visite dal 09/04/2020.
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