Incapacità di procedere alla masturbazione classica
Salve.
Sto vivendo mesi di grande ansia.
Ma procedo con ordine.
Ho 21 anni e mi sono operato circa due anni fa di fimosi e l'intervento è andato magnificamente.
Tuttavia Fino a quel momento ero ricorso alla masturbazione prona (iniziata inconsciamente e poi continuata per impossibilità di procedere diversamente).
Dopo l'intervento credevo che iniziare a praticare la masturbazione classica sarebbe stato automatico e invece no.
Non riesco mai ad eiaculare procedendo in maniera classica (anzi alcune volte noto come se il pene rimanesse gonfio quando ci provo).
Invece con la masturbazione prona nessuna difficoltà.
Le difficoltà vere arrivano quando mi capita di trovarmi in intimità con una ragazza e non riesco a penetrarla.
Non so se la cosa sia collegata ma ho proprio difficoltà e quindi puntualmente invento scuse per andarmene (e questo porta anche a difficoltà da un punto di vista mentale credo).
Non so come procedere.
Ho fatto una visita e fisicamente è tutto perfetto.
Mi è stato consigliato un consulto psicologico ma poi è iniziata la quarantena e questa situazione non fa che mettermi ansia.
Vorrei sapere se ci sono consigli pratici che vi sentireste di dare: non so, una sorta di "rieducazione", qualcosa del genere.
Ovviamente alla fine di tutto questo consulterò comunque uno specialista ma sapere che già da ora potrei provare a fare qualcosa mi farebbe stare molto meglio.
Vi ringrazio, buona giornata
Sto vivendo mesi di grande ansia.
Ma procedo con ordine.
Ho 21 anni e mi sono operato circa due anni fa di fimosi e l'intervento è andato magnificamente.
Tuttavia Fino a quel momento ero ricorso alla masturbazione prona (iniziata inconsciamente e poi continuata per impossibilità di procedere diversamente).
Dopo l'intervento credevo che iniziare a praticare la masturbazione classica sarebbe stato automatico e invece no.
Non riesco mai ad eiaculare procedendo in maniera classica (anzi alcune volte noto come se il pene rimanesse gonfio quando ci provo).
Invece con la masturbazione prona nessuna difficoltà.
Le difficoltà vere arrivano quando mi capita di trovarmi in intimità con una ragazza e non riesco a penetrarla.
Non so se la cosa sia collegata ma ho proprio difficoltà e quindi puntualmente invento scuse per andarmene (e questo porta anche a difficoltà da un punto di vista mentale credo).
Non so come procedere.
Ho fatto una visita e fisicamente è tutto perfetto.
Mi è stato consigliato un consulto psicologico ma poi è iniziata la quarantena e questa situazione non fa che mettermi ansia.
Vorrei sapere se ci sono consigli pratici che vi sentireste di dare: non so, una sorta di "rieducazione", qualcosa del genere.
Ovviamente alla fine di tutto questo consulterò comunque uno specialista ma sapere che già da ora potrei provare a fare qualcosa mi farebbe stare molto meglio.
Vi ringrazio, buona giornata
[#1]
Caro lettore
le sue abitudini masturbatorie non si risolvono con la medicina ma, di per se, non sono una malattia
il fatto di non riuscire a a mantenere il pene rigido potrebbe essere legato a fattori emozionali o vascolari
ne parli con il suo specialista epr gli accertamenti specifici ( Rigiscan, Ecocolor doppler penieno, ormoni...)
cordiali saluti
le sue abitudini masturbatorie non si risolvono con la medicina ma, di per se, non sono una malattia
il fatto di non riuscire a a mantenere il pene rigido potrebbe essere legato a fattori emozionali o vascolari
ne parli con il suo specialista epr gli accertamenti specifici ( Rigiscan, Ecocolor doppler penieno, ormoni...)
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 28/03/2020.
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