Ma questa malattia può causare eiaculazione precoce
salve, ho 25 anni e soffro di malattia del collo vescicale; sono in cura da uno specialista e prendo alfalitici; vi chiedo (e chiederò anche a lui) ma questa malattia può causare eiaculazione precoce?? e soprattutto può causare problemi sessuali... insomma, il liquido seminale nn percorre la stesa via dell'urina?? grazie.
[#1]
Caro lettore,
generalmente l'uso di un alfa -litico porta ad un problema opposto all'eiaculazione precoce mentre per poter esprimere un parere sulla "malattia del collo vescicale " ci deve dare più informazioni cliniche. Un cordiale saluto.
generalmente l'uso di un alfa -litico porta ad un problema opposto all'eiaculazione precoce mentre per poter esprimere un parere sulla "malattia del collo vescicale " ci deve dare più informazioni cliniche. Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Gentile Utente,
Le faccio una rapida panoramica della situazione così lei potrà trovare elementi di chiarimento o di ulteriore discussione.
Con il termine di "malattia del collo vescicale" o "disectasia", non si intende solo il restringimento sclero-cicatriziale dell’orifizio uretrale interno (che più precisamente coinvolge il collo vescicale e l’uretra sopra-montanale), ma anche l’ipertrofia dello sfintere liscio e delle ghiandole sottocervicali, che guarda caso sono quelle zone prostatiche tipiche dell’affezione adenomatosa.
All’origine della patologia vi potrebbe essere un precedente infiammatorio (forma secondaria; ne esiste anche una congenita), ma nulla vieta che sulla stenosi i processi flogistici vi siano arrivati dopo.
Non è escluso che, a causa della congestione della mucosa uretrale e vescicale in corrispondenza della processo flogistico e sclerotico dell’area del collo, si poss averificare ematuria, sia micro che macro. Spesso, anzi molto spesso, nella stessa zona sono riscontrabili angectasie venose, più o meno evidenti sino a vere e proprie varici del collo vescicale. Nello stato di fisiologica congestione che contraddistingue tutta la zona anatomica in corso di eccitamento sessuale ed in particolare prima della eiaculazione, non sarebbe azzardato ipotizzare un possibile sanguinamento (emospermia).
La terapia, da effettuarsi sotto strettissimo controllo medico specialistico, a parte la cura e prevenzione di ogni possibile infezione sia urinaria che seminale, compremde farmaci alfa1-bloccanti, finasteride, venoprotettori e vitamine, singolarmente o in associazione.
La patologia comporta essenzialmente disturbi della minzione, ma ....disturbi sessuali in corso di malattia del collo vescicale? Beh si, direi di si, possibili, specialmente se teniamo consideriamo quanto detto sopra.
Infine, ma solo per dovere di cronaca, tenga presente che la terapia della sclerosi del collo in fase conclamata ed assestata può essere chirurgica, sia transuretrale (elettroresezione endoscopica) che transvescicale a cielo aperto.
Adesso ci faccia sapere meglio.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Le faccio una rapida panoramica della situazione così lei potrà trovare elementi di chiarimento o di ulteriore discussione.
Con il termine di "malattia del collo vescicale" o "disectasia", non si intende solo il restringimento sclero-cicatriziale dell’orifizio uretrale interno (che più precisamente coinvolge il collo vescicale e l’uretra sopra-montanale), ma anche l’ipertrofia dello sfintere liscio e delle ghiandole sottocervicali, che guarda caso sono quelle zone prostatiche tipiche dell’affezione adenomatosa.
All’origine della patologia vi potrebbe essere un precedente infiammatorio (forma secondaria; ne esiste anche una congenita), ma nulla vieta che sulla stenosi i processi flogistici vi siano arrivati dopo.
Non è escluso che, a causa della congestione della mucosa uretrale e vescicale in corrispondenza della processo flogistico e sclerotico dell’area del collo, si poss averificare ematuria, sia micro che macro. Spesso, anzi molto spesso, nella stessa zona sono riscontrabili angectasie venose, più o meno evidenti sino a vere e proprie varici del collo vescicale. Nello stato di fisiologica congestione che contraddistingue tutta la zona anatomica in corso di eccitamento sessuale ed in particolare prima della eiaculazione, non sarebbe azzardato ipotizzare un possibile sanguinamento (emospermia).
La terapia, da effettuarsi sotto strettissimo controllo medico specialistico, a parte la cura e prevenzione di ogni possibile infezione sia urinaria che seminale, compremde farmaci alfa1-bloccanti, finasteride, venoprotettori e vitamine, singolarmente o in associazione.
La patologia comporta essenzialmente disturbi della minzione, ma ....disturbi sessuali in corso di malattia del collo vescicale? Beh si, direi di si, possibili, specialmente se teniamo consideriamo quanto detto sopra.
Infine, ma solo per dovere di cronaca, tenga presente che la terapia della sclerosi del collo in fase conclamata ed assestata può essere chirurgica, sia transuretrale (elettroresezione endoscopica) che transvescicale a cielo aperto.
Adesso ci faccia sapere meglio.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#3]
Ex utente
a me è stato diagnosticato così, dopo più di un anno di esami clinici. la patologia è che trattengo l'urina, quindi devo urinare spesso, soprattutto di notte; poi, specie d'estate, sento una congestione alla base del pene, per dire. sono in cura con xatral e mi hanno spiegato il rischio dell'operazione: eiaculazione retrogada. non sò dirvi di più.
la mia quindi potrebbe essere una prostattite cronica??
non ho capito quali potrebbero essere le conseguenze sessuali, in termini più terra a terra (pardon), di questa "malattia". grazie.
la mia quindi potrebbe essere una prostattite cronica??
non ho capito quali potrebbero essere le conseguenze sessuali, in termini più terra a terra (pardon), di questa "malattia". grazie.
[#4]
Gentile Utente,
volendo rimanere in ambito generico, non potendo entrare nello specifico, visto che ogni caso clinico è un caso a sè, direi che i più frequenti sono l’ejaculazione precoce e la presenza di sangue nello sperma (emospermia). Molto meno frequenti ma possibili: i disturbi del desiderio sessuale e dell’ erezione.
Assolutamente indispensabile il monitoraggio ecografico transrettale di prostata e vescichette seminali: solo sulla base ddei referti ottenibili sarebbe possibile azzardare una ipotesi eziologica e quindi diagnstico-terapeutica della Sua patologia.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi slauti.
Prof. Giovanni MARTINO
volendo rimanere in ambito generico, non potendo entrare nello specifico, visto che ogni caso clinico è un caso a sè, direi che i più frequenti sono l’ejaculazione precoce e la presenza di sangue nello sperma (emospermia). Molto meno frequenti ma possibili: i disturbi del desiderio sessuale e dell’ erezione.
Assolutamente indispensabile il monitoraggio ecografico transrettale di prostata e vescichette seminali: solo sulla base ddei referti ottenibili sarebbe possibile azzardare una ipotesi eziologica e quindi diagnstico-terapeutica della Sua patologia.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi slauti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#5]
Caro lettore ,
vista la sua giovane età e la diagnosi che le hanno fatto e la successiva terapia consigliata, purtroppo per noi , non avendo altri elementi clinici se non le poche informazioni che ci ha trasmesso lei, senza le indagini che lei riferisce di aver fatto ed una valuatzione clinica diretta , è impossibile darle ulteriori informazioni semplici e corrette. Quello che le possiamo dire è ,a questo punto , di seguire attentamente le indicazioni dei colleghi urologi che la seguono.
Ancora un cordiale saluto.
vista la sua giovane età e la diagnosi che le hanno fatto e la successiva terapia consigliata, purtroppo per noi , non avendo altri elementi clinici se non le poche informazioni che ci ha trasmesso lei, senza le indagini che lei riferisce di aver fatto ed una valuatzione clinica diretta , è impossibile darle ulteriori informazioni semplici e corrette. Quello che le possiamo dire è ,a questo punto , di seguire attentamente le indicazioni dei colleghi urologi che la seguono.
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.6k visite dal 09/07/2006.
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