Ipersensibilità glande
problema da sempre:
riesco a scoprire senza problemi e totalmente il glande a pene a riposo.
Quando ho un'erezione il glande rimane coperto, ma manualmente riesco a scoprirlo senza troppi problemi, il frenulo tira un po', ma non ho fastidi.
Il mio problema è l'ipersensibilità del glande che ho fin da bambino.
Negli anni e dopo l'inizio dell'attività sessuale si è un po' attenuata tanto che riesco a lavarlo toccarlo e sfregarlo (prima saltavo al solo sfiorarlo l'ho tenuto molto coperto).
Il problema è che nella masturbazione a glande scoperto e nei rapporti orali provo molto fastidio a meno che il glande non sia ultralubrificato.
Nella penetrazione tengo il glande coperto quando sono a contatto con l'ingresso della vagina (sfregando a glande scoperto sulle labbra vaginali ho fastidio) e penetrando il glande si scopre e durante il rapporto sessuale non ho nessun tipo di fastidio.
Se non faccio sesso per un po' o cambio partner ho bisogno di un po' di tempo e continuità nei rapporti per avere una durata bella lunga (non so se sia EP).
Per i rapporti orali finora tenevo il glande semi coperto, ma adesso ho una nuova partner che mi ha fatto notare come questa cosa sia inusuale, ed io che avevo sempre convissuto abbastanza bene con questa problematica adesso sono un po' in crisi.
Ho fatto visite urologiche per delle infiammazioni prostatiche non manifestando questa mia problematica relativa alla ipersensibilità, ma l'urologo che mi ha visitato non ha riscontrato problemi nel pene a riposo.
Nei prossimi mesi tornerò dall'urologo, nel frattempo pongo degli interrogativi.
Se si trattasse di un po' di fimosi non serrata, ho letto che l'intervento d'elezione è la circoncisione.
Ma sono molto dubbioso a riguardo in quanto alla veneranda età di 36 anni ho il dubbio che, una volta circonciso, la mia ipersensibilità protrattasi negli anni non sparisca (si può essere sicuri che l'ipersensibilità dipenda solo dalla fimosi?
ho amici che si sono operati per fimosi ma non erano ipersensibili nè prima nè dopo) e io mi possa ritrovare senza prepuzio e con fastidio/dolore ad iniziare la penetrazione e sostanzialmente non più in grado di penetrare, andando a rovinare una dimensione coitale che, sesso orale e masturbazione a glande scoperto a parte, può essere soddisfacente.
Posto che devo andare a visita dal vivo, da un lato vorrei essere normale e pienamente performante anche in pratiche non penetrative.
Dall'altro ho paura di compromettere la sessualità attuale scoprendo il glande permanentemente e non avendo garanzie che in tempi ragionevoli (oppure mai!) possa guarire dall'ipersensibilità.
Come dovrei muovermi e quali sono le risposte ragionevoli ai miei dubbi?
Grazie p.
s.: quando cerco di tenere il glande scoperto nelle mutande il fastidio è notevole tanto da non farmi camminare o muovere con disinvoltura e dopo qualche ora avverto pizzichi sulla pelle del glande che si secca.
riesco a scoprire senza problemi e totalmente il glande a pene a riposo.
Quando ho un'erezione il glande rimane coperto, ma manualmente riesco a scoprirlo senza troppi problemi, il frenulo tira un po', ma non ho fastidi.
Il mio problema è l'ipersensibilità del glande che ho fin da bambino.
Negli anni e dopo l'inizio dell'attività sessuale si è un po' attenuata tanto che riesco a lavarlo toccarlo e sfregarlo (prima saltavo al solo sfiorarlo l'ho tenuto molto coperto).
Il problema è che nella masturbazione a glande scoperto e nei rapporti orali provo molto fastidio a meno che il glande non sia ultralubrificato.
Nella penetrazione tengo il glande coperto quando sono a contatto con l'ingresso della vagina (sfregando a glande scoperto sulle labbra vaginali ho fastidio) e penetrando il glande si scopre e durante il rapporto sessuale non ho nessun tipo di fastidio.
Se non faccio sesso per un po' o cambio partner ho bisogno di un po' di tempo e continuità nei rapporti per avere una durata bella lunga (non so se sia EP).
Per i rapporti orali finora tenevo il glande semi coperto, ma adesso ho una nuova partner che mi ha fatto notare come questa cosa sia inusuale, ed io che avevo sempre convissuto abbastanza bene con questa problematica adesso sono un po' in crisi.
Ho fatto visite urologiche per delle infiammazioni prostatiche non manifestando questa mia problematica relativa alla ipersensibilità, ma l'urologo che mi ha visitato non ha riscontrato problemi nel pene a riposo.
Nei prossimi mesi tornerò dall'urologo, nel frattempo pongo degli interrogativi.
Se si trattasse di un po' di fimosi non serrata, ho letto che l'intervento d'elezione è la circoncisione.
Ma sono molto dubbioso a riguardo in quanto alla veneranda età di 36 anni ho il dubbio che, una volta circonciso, la mia ipersensibilità protrattasi negli anni non sparisca (si può essere sicuri che l'ipersensibilità dipenda solo dalla fimosi?
ho amici che si sono operati per fimosi ma non erano ipersensibili nè prima nè dopo) e io mi possa ritrovare senza prepuzio e con fastidio/dolore ad iniziare la penetrazione e sostanzialmente non più in grado di penetrare, andando a rovinare una dimensione coitale che, sesso orale e masturbazione a glande scoperto a parte, può essere soddisfacente.
Posto che devo andare a visita dal vivo, da un lato vorrei essere normale e pienamente performante anche in pratiche non penetrative.
Dall'altro ho paura di compromettere la sessualità attuale scoprendo il glande permanentemente e non avendo garanzie che in tempi ragionevoli (oppure mai!) possa guarire dall'ipersensibilità.
Come dovrei muovermi e quali sono le risposte ragionevoli ai miei dubbi?
Grazie p.
s.: quando cerco di tenere il glande scoperto nelle mutande il fastidio è notevole tanto da non farmi camminare o muovere con disinvoltura e dopo qualche ora avverto pizzichi sulla pelle del glande che si secca.
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Un compromesso non esiste. Deve essere lei a fare un bilancio fra i pro- ed i contro- , che essendo basato su sensazioni strettamente personali non può essere condizionato più di tanto dal parere del medico. Senza dubbio entro qualche mese dalla circoncisione l'ipersensibilità del glande sparirebbe definitivamente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Dottore la ringrazio,
andrò dal medico e soprattutto farò una valutazione molto attenta fra pro e contro. Magari qualche mese di disagio può valere una sessualità più disinvolta.
Ciò che mi frena di più è il timore che l'ipersensibilità rimanga, scusi se sono pedante, ma quindi l'ipersensibilità sparisce sempre o che lei sappia ci sono casi eccezionali in cui permane (non vorrei rientrare nella categoria)? e intendo soprattutto magari in circoncisioni in età matura come la mia.
Ancora molte grazie
A.
andrò dal medico e soprattutto farò una valutazione molto attenta fra pro e contro. Magari qualche mese di disagio può valere una sessualità più disinvolta.
Ciò che mi frena di più è il timore che l'ipersensibilità rimanga, scusi se sono pedante, ma quindi l'ipersensibilità sparisce sempre o che lei sappia ci sono casi eccezionali in cui permane (non vorrei rientrare nella categoria)? e intendo soprattutto magari in circoncisioni in età matura come la mia.
Ancora molte grazie
A.
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Alcuni soggetti rifiutano addirittura un circoncisione per la quale vi sono indicazioni evidenti unicamente poiché temono di perdere sensibilità al glande. Il glande esposto all’ambiente esterno sviluppa gradualmente una pelle più spessa, del tutto simile a quella del resto del pene, una certa riduzione della sensibilità è inequivocabile, ma è in genere tanto quanto basta ad evitare che il contatto in talune situazioni possa diventare addirittura fastidioso.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7k visite dal 09/03/2020.
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