Asta del pene ricurva
Ho una curvatura verso il basso dell'asta di circa 35-40%, dalle informazioni ottenute presso il vostro sito ho appreso che può dare dolore alla partner (ed infatti, in alcune posizioni, così è) quello che vorrei chidervi è se, in assenza di dolore nella penetrazione, il pene curvo verso il basso può invece avere una conformazione tale da non portare la donna al raggiungimento dell'orgasmo. La mia compagna afferma che sente il clitoride stimolato dall'asta ma non riece a provare piacere e di consegnuenza non raggiunge l'orgasmo. Vi chiedo se è il pene ricurvo che non va a toccare i punti giusti oppure è possibile la presenza di qualche altro impedimento non inerente alla morfologia dei miei genitali ma legato al corpo o alla psiche femminile. Vorrei anche sapere se la curvatura può dare problemi fisiologici di erezione oppure se può essereci una componete psicologica, perchè in alcuni casi dopo la penetrazione in alcuni casi l'erezione da valida passa ad essere solo discreta (per poi mgari tornare buona, una sorta di ciclo) e mi sembra quasi di avere il glande poco sensibile alle stimolazioni. Aggiungo che nell'autoerotismo riesco sempre a raggiungere l'orgasmo, mentre con la stimolazione "in vagina" non sempre è possibile, ho letto tuttavia nei vostri interventi che in alcuni casi può capitare. Un'altra componete che credo posso essere presente è il fatto che per evitare il dolore siamo costretti a posizioni poco comode. Grazie per le cortesi rispote.
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Gentile Utente,
le problematiche che emergono dalla Sua mail sono abbastanza complesse.
Lei ha individuato con esattezza il punto cardine: infatti è la presenza o meno di dolore, oppure la possibilità o meno di espletare una penetrazione gratificante il vero nodo del problema. Ed è su questa base che si fonda l'eventuale indicazione ad un intervento di correzione della curvatura abnorme.
Spesso il compromesso per raggiungere una buona penetrazione o per non avvertire dolore consiste nel dover scegliere giocoforza alcune particolari posizioni durante il coito. Le assicuro che qualche volta me ne hanno descritte di davvero fantasiose. A tale proposito io direi che occorre porre dei limiti, di certo individuali, e sarà quindi proprio il soggetto affetto dalla curvatura a decidere quali sono tali limiti.
Per quanto riguarda il raggiungimento o meno dell'orgasmo clitorideo da parte della partner, occorre specificare che non sempre dipende dalla stimolazione dell'organo, e sia che questa avvenga in maniera corretta o meno. Troppi e diversi sarebbero i fattori implicati, anche psicologici come Lei correttamente ha intuito.
Anche l'altro problema connesso alla "tenuta" della Sua erezione va debitamente considerato in funzione dell'atto pratico, legato spesso alla posizione penetrativa o al dolore del coito, ed in funzione anche in questo caso dei risvolti psicologici. Non si può dire, tuttavia, che la curvatura abnorme sia di per sè causa di deficit erettivo.
Come vede, non è facile dare una direttiva corretta. Molto dipende da Lei. Ne parli chiaramente con il Suo Specilaista di fiducia, sono certo che insieme potrete trovare soluzioni adeguate ad ogni singolo aspetto del problema.
Da parte mia affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
le problematiche che emergono dalla Sua mail sono abbastanza complesse.
Lei ha individuato con esattezza il punto cardine: infatti è la presenza o meno di dolore, oppure la possibilità o meno di espletare una penetrazione gratificante il vero nodo del problema. Ed è su questa base che si fonda l'eventuale indicazione ad un intervento di correzione della curvatura abnorme.
Spesso il compromesso per raggiungere una buona penetrazione o per non avvertire dolore consiste nel dover scegliere giocoforza alcune particolari posizioni durante il coito. Le assicuro che qualche volta me ne hanno descritte di davvero fantasiose. A tale proposito io direi che occorre porre dei limiti, di certo individuali, e sarà quindi proprio il soggetto affetto dalla curvatura a decidere quali sono tali limiti.
Per quanto riguarda il raggiungimento o meno dell'orgasmo clitorideo da parte della partner, occorre specificare che non sempre dipende dalla stimolazione dell'organo, e sia che questa avvenga in maniera corretta o meno. Troppi e diversi sarebbero i fattori implicati, anche psicologici come Lei correttamente ha intuito.
Anche l'altro problema connesso alla "tenuta" della Sua erezione va debitamente considerato in funzione dell'atto pratico, legato spesso alla posizione penetrativa o al dolore del coito, ed in funzione anche in questo caso dei risvolti psicologici. Non si può dire, tuttavia, che la curvatura abnorme sia di per sè causa di deficit erettivo.
Come vede, non è facile dare una direttiva corretta. Molto dipende da Lei. Ne parli chiaramente con il Suo Specilaista di fiducia, sono certo che insieme potrete trovare soluzioni adeguate ad ogni singolo aspetto del problema.
Da parte mia affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
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Ex utente
Gentili Medici, sono stato operato di corporoplastica con consegunete circoncisione (asportazione totale del prepuzio) circa 40 giorni fa e, a detta del mio medico e del chirurgo stesso, l’intervento è riuscito perfettamente, infatti alla ripresa della attività sessuale tutto è andata nel migliore dei modi. Ho letto in un post del vostro sito (Dr. Danilo De Gregorio – Problema con pene – 26 giugno 2006) che, per limitare la desensibilizzazione del glande, è possibile applicare una volta al giorno una crema idratante. Vi pongo alcune domande:
1. quale tipo di crema? Ogni crema commercializzata come idratante può andare bene (una semplice crema acquistata al supermercato) oppure c’è qualche prodotto specifico adatto ai genitali? Eventualmente potete indicarmi un nome di crema adatta allo scopo?
2. è necessario un particolare tipo di ph?
3. l’applicazione prolungata può portare a fenomeni di sensibilizzazione al componente o alla comparsa di patologie della cute?
Grazie sin d’ora per le risposte che vorrete darmi. Un saluto cordiale.
1. quale tipo di crema? Ogni crema commercializzata come idratante può andare bene (una semplice crema acquistata al supermercato) oppure c’è qualche prodotto specifico adatto ai genitali? Eventualmente potete indicarmi un nome di crema adatta allo scopo?
2. è necessario un particolare tipo di ph?
3. l’applicazione prolungata può portare a fenomeni di sensibilizzazione al componente o alla comparsa di patologie della cute?
Grazie sin d’ora per le risposte che vorrete darmi. Un saluto cordiale.
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Gentile Utente,
sono informazioni semplici ma importanti quelle che ci chiede. Visto il pregevole lavoro compiuto dal collega che L'ha operata, non crede che gli farebbe piacere essere lui a rispondere alle Sue domande? Io penso di si. A scanso di equivoci, gli telefoni almeno.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO.
sono informazioni semplici ma importanti quelle che ci chiede. Visto il pregevole lavoro compiuto dal collega che L'ha operata, non crede che gli farebbe piacere essere lui a rispondere alle Sue domande? Io penso di si. A scanso di equivoci, gli telefoni almeno.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO.
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Gentile Utente,
sono informazioni semplici ma importanti quelle che ci chiede. Visto il pregevole lavoro compiuto dal collega che L'ha operata, non crede che gli farebbe piacere essere lui a rispondere alle Sue domande? Io penso di si. A scanso di equivoci, gli telefoni almeno.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO.
sono informazioni semplici ma importanti quelle che ci chiede. Visto il pregevole lavoro compiuto dal collega che L'ha operata, non crede che gli farebbe piacere essere lui a rispondere alle Sue domande? Io penso di si. A scanso di equivoci, gli telefoni almeno.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12k visite dal 03/07/2006.
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