Vena ingrossata pene

Buongiorno gentilissimi Dottori, e grazie fin d'ora per l'ottimo servizio che offrite;
sono un ragazzo di 30 anni sportivo e (finora) in ottima salute, un mesetto fa circa ho notato un leggero rigonfiamento della vena dorsale del pene probabilmente dovuto ad un rapporto leggermente movimentato avuto il giorno precedente (ma neanche così tanto, a quanto dice la mia compagna, che comunque tende a non darmi mai soddisfazioni...);
I primi giorni dopo questo episodio avvertivo un leggero dolore che si è trasformato poi in fastidio e che infine è sparito del tutto lasciando il posto solo ad un antiestetico rigonfiamento tortuoso (assomiglia al percorso di una vena interna) ora indolore, duro alla palpazione ma per nulla arrossato, assomiglia ad un "tubo in pressione" che inizia quasi alla base dell'asta del pene con un nodulo/una pallina dura del diametro di 3 mm circa per poi sparire quasi del tutto appena prima del glande.
Il mio medico di famiglia, ottima persona caratterizzato oltretutto da una grande caratura sarcastica tuttavia nei confronti di qualsiasi patologia dell’universo tende a temporeggiare, e anche stavolta ha detto che non sa cosa sia (potrebbe essere una micro trombosi) ma per ora non mi ha prescritto né ecografia né visita uro/andrologica dicendo che se questo cordoncino duro dovesse rimanere ci rivediamo fra una quindicina di giorni.
Escludo malattie sessualmente trasmissibili o infiammazioni.
Posto che se possibile conterei di utilizzare il mio membro ancora per qualche decennio e vorrei continuasse a godere anch’egli di ottima salute, posso sperare che questo gonfiore si riassorba completamente da solo anche se pare stabilizzato e non accenni più a diminuire?
Nel caso rimanga così in assenza di sintomi posso stare tranquillo o c’è la possibilità che temporeggiando in futuro si formi una zona fibrotica/placche con eventuali complicazioni?
Ho sentito che ad alcuni utenti con problemi simili è stata consigliata l’applicazione di creme come Reparil o Lioton gel, potrebbero facilitare il riassorbimento?

Grazie mille per la pazienza, la professionalità e anche l’umorismo con cui rispondete certe volte per sdrammatizzare certi casi clinici!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

non si pasticci; quello che ci racconta non sembrerebbe nulla di drammatico ma si ricordi che, in queste situazioni cliniche contorte e molto particolari, come la sua, difficile per noi capire, da questa angolazione, se vi è o meno un problema; purtroppo senza una valutazione clinica diretta, e quasi impossibile formulare una risposta mirata e corretta.

Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.

Detto questo si ricordi ancora che comunque sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente un’indicazione clinica precisa.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
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Grazie mille Dottore,
è stato gentilissimo; a questo punto conto di attendere qualche giorno visto che fortunatamente non avverto più alcun dolore ma è solo una cosa "estetica" e leggermente avvertibile al tatto, poi nel caso prenoterò visita specialistica senza passare più dal mio medico di famiglia. Domanda stupida, se posso permettermi, ma in sede di visita specialistica solitamente l'andrologo può fare subito anche l'eventuale ecografia, qualora fosse necessaria, o dovrei comunque aspettare e farla in un altro giorno in altra sede? (come la maggior parte dei cardiologi è dotato di apparecchiatura apposita e può fare l'elettrocardiogramma in sede di visita, per intenderci...)
grazie ancora e buona serata