Dolore durante masturbazione e gonfiore su asta del pene
Buonasera,
Sono un ragazzo di 31 anni e non sono circonciso.
Da qualche settimana provo dolore durante la masturbazione principalmente nelle fasi iniziali, localizzato nella corona de glande.
Dolore che non percepisco quando il pene non è eretto.
Ieri (sempre durante l’erezione) ho notato che oltre al dolore sembra esserci un rigonfiamento al centro dell’asta che si sviluppa per tutta la circonferenza.
Non ho alcun tipo di arrossamento/abrasione superficiale e sinceramente non ricordo un episodio che possa aver scatenato il tutto.
Di cosa potrebbe trattarsi?
Vorrei solo capire se astinenza e qualche attenzione possa portare a guarigione o è indispensabile fare il prima possibile una visita con specialista
Sono un ragazzo di 31 anni e non sono circonciso.
Da qualche settimana provo dolore durante la masturbazione principalmente nelle fasi iniziali, localizzato nella corona de glande.
Dolore che non percepisco quando il pene non è eretto.
Ieri (sempre durante l’erezione) ho notato che oltre al dolore sembra esserci un rigonfiamento al centro dell’asta che si sviluppa per tutta la circonferenza.
Non ho alcun tipo di arrossamento/abrasione superficiale e sinceramente non ricordo un episodio che possa aver scatenato il tutto.
Di cosa potrebbe trattarsi?
Vorrei solo capire se astinenza e qualche attenzione possa portare a guarigione o è indispensabile fare il prima possibile una visita con specialista
[#1]
Gentile lettore,
in questi casi particolari bene sentire sempre in diretta un bravo ed esperto urologo od andrologo.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
in questi casi particolari bene sentire sempre in diretta un bravo ed esperto urologo od andrologo.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta Dottore!
Nel frattempo il dolore non si presenta più anche se il gonfiore durante l’erezione rimane...
Il suo consiglio è comunque di recarsi al più presto da uno specialista o potrei aspettare ancora qualche giorno e vedere come si evolve la cosa?
La ringrazio di nuovo per l’attenzione
Nel frattempo il dolore non si presenta più anche se il gonfiore durante l’erezione rimane...
Il suo consiglio è comunque di recarsi al più presto da uno specialista o potrei aspettare ancora qualche giorno e vedere come si evolve la cosa?
La ringrazio di nuovo per l’attenzione
[#4]
Utente
Buonasera Dottore,
Le scrivo per aggiornarla sulla situazione e magari per avere anche un suo parere da esperto.
Sono stato a fare una visita da uno specialista andrologo della zona che mi ha diagnosticato la malattia di peyronie dicendomi che ho una placca appena sotto il glande di circa 2/3 cm.
Non ho curvature, non ho più dolori e al momento nessun problema se non il bozzo estetico.
Come soluzione mi ha proposto gli ultrasuoni se non sbaglio o in alternativa iniezioni di collagenasi.
Potrei avere anche un suo parere a riguardo?
Devo utilizzare qualche accorgimento? È degenerativa o essendo una placca si è formata e ora rimane li così com’è?
La ringrazio e le auguro una buona serata
Le scrivo per aggiornarla sulla situazione e magari per avere anche un suo parere da esperto.
Sono stato a fare una visita da uno specialista andrologo della zona che mi ha diagnosticato la malattia di peyronie dicendomi che ho una placca appena sotto il glande di circa 2/3 cm.
Non ho curvature, non ho più dolori e al momento nessun problema se non il bozzo estetico.
Come soluzione mi ha proposto gli ultrasuoni se non sbaglio o in alternativa iniezioni di collagenasi.
Potrei avere anche un suo parere a riguardo?
Devo utilizzare qualche accorgimento? È degenerativa o essendo una placca si è formata e ora rimane li così com’è?
La ringrazio e le auguro una buona serata
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Segua le indicazioni ricevute e qui le ricordo che l'Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie è una patologia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene.
Questa malattia è facilmente associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione, nelle fasi più avanzate della malattia possono subentrare disturbi dell'erezione.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria.
Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa) ed infettivi (uretriti, ecc.).
L’osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con induratio penis plastica fa ritenere molto suggestiva anche una causa autoimmunitaria.
Il disturbo erettivo interessa circa il 40% degli uomini colpiti da malattia di La Peyronie e le cause sembrano da imputare ad un problema vascolare di tipo arterioso, quando la placca allunga e assottiglia i vasi, oppure di tipo venoso per le alterazioni dei normali meccanismi di occlusione venosa con conseguente aumentata fuga del sangue dai corpi cavernosi.
La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed anti fibrotici (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido parammino benzoato di potassio).
Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni, la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intra placca di farmaci antinfiammatori.
Da ultimo solo a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento.
Ancora un cordiale saluto
Questa malattia è facilmente associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione, nelle fasi più avanzate della malattia possono subentrare disturbi dell'erezione.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria.
Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa) ed infettivi (uretriti, ecc.).
L’osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con induratio penis plastica fa ritenere molto suggestiva anche una causa autoimmunitaria.
Il disturbo erettivo interessa circa il 40% degli uomini colpiti da malattia di La Peyronie e le cause sembrano da imputare ad un problema vascolare di tipo arterioso, quando la placca allunga e assottiglia i vasi, oppure di tipo venoso per le alterazioni dei normali meccanismi di occlusione venosa con conseguente aumentata fuga del sangue dai corpi cavernosi.
La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed anti fibrotici (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido parammino benzoato di potassio).
Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni, la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intra placca di farmaci antinfiammatori.
Da ultimo solo a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento.
Ancora un cordiale saluto
[#6]
Utente
Buonasera Dottore,
Aggiorno ulteriormente la discussione aperta. Sono stato da un nuovo andrologo per un secondo parere, il quale mi ha confermato la diagnosi del primo specialista effettuando peró un’ecografia in cui ha individuato una placca delle dimensioni di 1,3cm per 0,3 cm posizionata al centro del pene (motivo per il quale secondo il dottore non avrebbe per il momento creato problemi di curvatura).
Essendo ancora, secondo il medico, in prima fase quindi non cronica e non stabilizzata mi ha consigliato l’assunzione di peironimev plus (anche se lascia il tempo che trova) e iniezioni intra-placca di acido ialuronico.
Che ne pensa delle iniezioni? rischiamo di creare altri traumi che possono poi innescare la creazione di una nuova placca?
Aggiorno ulteriormente la discussione aperta. Sono stato da un nuovo andrologo per un secondo parere, il quale mi ha confermato la diagnosi del primo specialista effettuando peró un’ecografia in cui ha individuato una placca delle dimensioni di 1,3cm per 0,3 cm posizionata al centro del pene (motivo per il quale secondo il dottore non avrebbe per il momento creato problemi di curvatura).
Essendo ancora, secondo il medico, in prima fase quindi non cronica e non stabilizzata mi ha consigliato l’assunzione di peironimev plus (anche se lascia il tempo che trova) e iniezioni intra-placca di acido ialuronico.
Che ne pensa delle iniezioni? rischiamo di creare altri traumi che possono poi innescare la creazione di una nuova placca?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.7k visite dal 15/02/2020.
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