Escitalopram anestesia genitali
Gent.
li dottori,
per molto tempo sono stato in cura con Escitalopram per un disturbo depressivo maggiore e ansia che mi ha dato discreti benefici.
Tuttavia si è compreso (insieme al mio psichiatria curante) che questa molecola è causa di un avverso effetto collaterale che può essere descritto come un'anestesia genitale: con l'assunzione del farmaco (in misura anche dose dipendente) perdo completamente la sensibilità dei genitali con un conseguente annullamento del piacere fisico durante i rapporti intimi con la mia compagna.
Sono state tentate alcune strategie per migliorare questo aspetto come la riduzione del dosaggio, l'aggiunta di un altro farmaco, il bupropione, e la prescrizione di sildenafil senza avere però raggiunto un compromesso soddisfacente: alla riduzione del dosaggio il disturbo si attenua leggermente recuperando un po' di sensibilità ma si perde in efficacia del farmaco; l'aggiunta del bupropione probabilmente aumenta l'appetito sessuale ma non interviene sul disturbo in questione; l'uso del sildenafil aiuta solo a mantenere l'erezione.
Si è tentata anche la strada della sostituzione della molecola con altre indicate per il trattamento dei disturbi depressivi ottenendo solo un peggioramento di questi ultimi.
Ciò che vorrei chiedervi è quale sia il meccanismo biochimico alla base di questo effetto collaterale, e se possa esistere un rimedio farmacologico che possa contenere tale effetto collaterale.
In semplici parole, cosa causa tale anestesia genitale?
È possibile ridurre questo effetto con un ulteriore intervento farmacologico?
In attesa di un vostro gentile riscontro porgo cordiali saluti.
li dottori,
per molto tempo sono stato in cura con Escitalopram per un disturbo depressivo maggiore e ansia che mi ha dato discreti benefici.
Tuttavia si è compreso (insieme al mio psichiatria curante) che questa molecola è causa di un avverso effetto collaterale che può essere descritto come un'anestesia genitale: con l'assunzione del farmaco (in misura anche dose dipendente) perdo completamente la sensibilità dei genitali con un conseguente annullamento del piacere fisico durante i rapporti intimi con la mia compagna.
Sono state tentate alcune strategie per migliorare questo aspetto come la riduzione del dosaggio, l'aggiunta di un altro farmaco, il bupropione, e la prescrizione di sildenafil senza avere però raggiunto un compromesso soddisfacente: alla riduzione del dosaggio il disturbo si attenua leggermente recuperando un po' di sensibilità ma si perde in efficacia del farmaco; l'aggiunta del bupropione probabilmente aumenta l'appetito sessuale ma non interviene sul disturbo in questione; l'uso del sildenafil aiuta solo a mantenere l'erezione.
Si è tentata anche la strada della sostituzione della molecola con altre indicate per il trattamento dei disturbi depressivi ottenendo solo un peggioramento di questi ultimi.
Ciò che vorrei chiedervi è quale sia il meccanismo biochimico alla base di questo effetto collaterale, e se possa esistere un rimedio farmacologico che possa contenere tale effetto collaterale.
In semplici parole, cosa causa tale anestesia genitale?
È possibile ridurre questo effetto con un ulteriore intervento farmacologico?
In attesa di un vostro gentile riscontro porgo cordiali saluti.
[#1]
caro lettore
deve seguire le indicazioni del suo curante, lo psichiatra
cordiali saluti
deve seguire le indicazioni del suo curante, lo psichiatra
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 07/02/2020.
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