Problema prostatite e postumi
Buongiorno, non ho mai avuto particolari problemi fino a quando circa 4 anni fa una candida mi ha scatenato una prostatite e da allora mi sono sorti disturbi che non sono piu' scomparsi.
In particolare l'eiaculazione è cambiata, non ha piu' la stessa pressione, a volte è quasi a goccia invece che a spruzzo.
Al massimo fa uno spruzzo e poi esce a gocce, spesso dopo "spremitura".
Il problema è che in regime di astinenza (mi basta qualche giorno) sento sempre un peso fastidiosissimo sul pube e ai testicoli (a volte come una sensazione di spilli), questo soprattutto quando l'ultima eiaculazione è stata scarsa.
Ho la netta sensazione che questo disturbo sia in relazione alla mancata espulsione di tutto lo sperma, come se ne restasse un po' a meta' via e fosse questa la causa del disturbo.
Dopo un rapporto vero e proprio il disturbo è molto piu' contenuto e mi sento sollevato per diversi giorni, credo proprio per il fatto che l'eccitazione e la conseguente eiaculazione siano piu' cospicue e soddisfacenti.
In regime di astinenza da veri rapporti invece è un disastro, oltre a un indolenzimento dopo eiaculazione "manuale" il problema si ripresenta sempre piu' velocemente.
Gli esami fatti all'epoca hanno dato esito negativo, spermocultura, urinocultura, PSA, uroflussometria ed ecografia apparato urinario (che ho ripetuto oggi con esito negativo).
Ho smesso di frequentare l'urologo perche' non ha saputo darmi nessuna via di uscita e si era limitato a prescrivermi il Permixon che non mi ha assolutamente apportato nessun beneficio.
Non so come venirne fuori.
In particolare l'eiaculazione è cambiata, non ha piu' la stessa pressione, a volte è quasi a goccia invece che a spruzzo.
Al massimo fa uno spruzzo e poi esce a gocce, spesso dopo "spremitura".
Il problema è che in regime di astinenza (mi basta qualche giorno) sento sempre un peso fastidiosissimo sul pube e ai testicoli (a volte come una sensazione di spilli), questo soprattutto quando l'ultima eiaculazione è stata scarsa.
Ho la netta sensazione che questo disturbo sia in relazione alla mancata espulsione di tutto lo sperma, come se ne restasse un po' a meta' via e fosse questa la causa del disturbo.
Dopo un rapporto vero e proprio il disturbo è molto piu' contenuto e mi sento sollevato per diversi giorni, credo proprio per il fatto che l'eccitazione e la conseguente eiaculazione siano piu' cospicue e soddisfacenti.
In regime di astinenza da veri rapporti invece è un disastro, oltre a un indolenzimento dopo eiaculazione "manuale" il problema si ripresenta sempre piu' velocemente.
Gli esami fatti all'epoca hanno dato esito negativo, spermocultura, urinocultura, PSA, uroflussometria ed ecografia apparato urinario (che ho ripetuto oggi con esito negativo).
Ho smesso di frequentare l'urologo perche' non ha saputo darmi nessuna via di uscita e si era limitato a prescrivermi il Permixon che non mi ha assolutamente apportato nessun beneficio.
Non so come venirne fuori.
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Gentile lettore,
si tratta forse di una infiammazione delle sue vie uro-seminali ma purtroppo è impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
si tratta forse di una infiammazione delle sue vie uro-seminali ma purtroppo è impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 06/02/2020.
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