Fastidi al pene e dolori addominali

Buongiorno dottori,
chiedo assistenza per una situazione con cui convivo da quasi un anno.

Ho 20 anni e a marzo 2019 ho contratto la chlamydia che è stata prontamente curata con azitromicina.

Il problema è che durante il successivo periodo i sintomi hanno continuato a presentarsi nonostante gli esiti negativi di tamponi e esami delle urine.

Nello specifico lamentavo pruriti e rossori sulla punta del pene, minzione frequente e fastidiosa, ipersensibilità che comportava eiaculazione precoce.

A partire da inizio estate è sorta un’altra problematica che non mi da un attimo di tregua.
In sostanza lamento un fastidio/senso di pesantezza sulla parte bassa dell’addome (a partire dall’ombelico verso il basso) che non si allevia ne svuotando la vescica ne defecando.
Premetto anche che vado al gabinetto molto più spesso e che le feci risultano spesso molli e filamentose.

Ho chiesto supporto a molti specialisti in questo periodo e nella maggioranza si sono orientati su una possibile prostatite (data la presenza di cicatrici da infezione sulla prostata).

Nell’ordine mi sono state somministrate:
-Azitromicina
-ciproxin
-doxiciclina (con cui ho avuto totale sollievo durante i 7gg di cura)
-levofloxacina
Più numerosi antinfiammatori e medicinali per la cura intestinale.

A novembre ho inoltre sofferto spesso di impotenza e di perdite biancastre soprattutto durante l’eccitazione.
A questo punto mi sono sottoposto a delle infiltrazioni antibatteriche intraprostatiche e una cura per la colite che non hanno variato di molto la situazione.
Ho appena eseguito anche una lastra e una colonscopia, entrambe nella norma.

Ad oggi soffro quindi di
-continuo fastidio al basso addome che spesso mi provoca dolorosi crampi
-defecazione più frequente e feci spesso molli
-pruriti, rossori e ipersensibilità sulla punta del pene
-sensazione di impotenza e fastidi dopo l’eiaculazione
-leggera sensibilità testicolare e inguinale

Chiedo aiuto perchè mi trovo davvero in difficoltà e ho la sensazione che i miei fastidi siano dovuti a una comune causa indefinita.

Vi ringrazio
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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