Problema batterico al glande, Enterococcus faecalis sconfitto ma i sintomi rimangono
Buongiorno a tutti.
Premetto che ho 20 anni, non fumo, non bevo e ogni tanto ho qualche rapporto sessuale occasionale.
Purtroppo ne ho avuto uno senza protezioni a metà ottobre e mi sono imbattuto in un’infezione batterica.
Dopo qualche giorno dal rapporto ho notato che il mio pene era molto arrossato e non passava mai, sentivo anche un fastidio sul glande
sopratutto sul Meato urinario.
Sono andato dal mio medico e nonostante mi abbia dato un antimicotico per 7 giorni, non è passato.
Anzi, i sintomi sono peggiorati (taglietti sul glande, macchioline rosse, molta secchezza e grinze della pelle) anche del calore al pene (come se avesse la febbre), delle piccole perdite di liquido seminale e bruciore uretrale durante la minzione.
Il dottore mi ha prescritto quindi un tampone uretrale/balano prepuziale, l’analisi del sangue per l’HIV e mi ha consigliato di farmi vedere da un esperto.
L’analisi del sangue fortunatamente è risultato negativo mentre il tampone uretrale ha rilevato la presenza di alcuni Leucociti e del batterio Enterococcus Faecalis.
Sono andato quindi da un andrologo che mi ha prescritto una cura di Augmentin per 10 gironi, ha scoperto che soffro di Varicocele (ma mi ha detto che non è legato al problema attuale) e che dopo un mese avrei dovuto fare di nuovo il tampone per controllare.
Il tampone l’ho rifatto a metà gennaio, perché nel frattempo ci sono state le ferie Natalizie (quindi sono passati già 3 mesi) e l’esito fortunatamente è stato negativo.
Il batterio è stato sconfitto.
Il problema però, è che non sono guarito per nulla.
Ho sempre gli stessi sintomi (tranne per il bruciore durante la minzione, che è passato dopo la cura di Augmentin) e ne ho notato uno nuovo durante la masturbazione.
Il mio glande, come se non ricevesse le giuste dosi di sangue, risulta più piccolo e storto mentre durante l’eiaculazione si gonfia/sgonfia a ritmo della pulsazione.
è davvero impressionante perché sembra che deve scoppiare da un momento all’altro, poi si risgonfia e si ripresentano i taglietti.
E ovviamente rimane tutto arrossato e infiammato.
(l'erezione comunque procede normalmente e non ho problemi su quello).
Sono ritornato dal dottore che mi ha prescritto una crema per 10 giorni per l’infiammazione ma ovviamente non sta facendo effetto
Non so più che fare, sono molto frustrato, non ho più avuto un rapporto per paura e ho intenzione di ritornare dall’andrologo (anche se purtroppo sono molti soldi) oppure di farmi visitare da un dermatologo-venereologo.
Quello che chiedo a voi sono dei consigli e dei pareri, se siete riusciti a far ritornare pienamente in salute pazienti con il mio stesso caso, perché frequentandomi e consultandomi con i siti online nessuno sembra che sia riuscito a risolvere...
Non ho fretta di guarire e non mi sto facendo prendere dal panico però dopo quasi 4 mesi sto iniziando a preoccuparmi seriamente
cordiali saluti e spero in una vostra risposta,
grazie
Premetto che ho 20 anni, non fumo, non bevo e ogni tanto ho qualche rapporto sessuale occasionale.
Purtroppo ne ho avuto uno senza protezioni a metà ottobre e mi sono imbattuto in un’infezione batterica.
Dopo qualche giorno dal rapporto ho notato che il mio pene era molto arrossato e non passava mai, sentivo anche un fastidio sul glande
sopratutto sul Meato urinario.
Sono andato dal mio medico e nonostante mi abbia dato un antimicotico per 7 giorni, non è passato.
Anzi, i sintomi sono peggiorati (taglietti sul glande, macchioline rosse, molta secchezza e grinze della pelle) anche del calore al pene (come se avesse la febbre), delle piccole perdite di liquido seminale e bruciore uretrale durante la minzione.
Il dottore mi ha prescritto quindi un tampone uretrale/balano prepuziale, l’analisi del sangue per l’HIV e mi ha consigliato di farmi vedere da un esperto.
L’analisi del sangue fortunatamente è risultato negativo mentre il tampone uretrale ha rilevato la presenza di alcuni Leucociti e del batterio Enterococcus Faecalis.
Sono andato quindi da un andrologo che mi ha prescritto una cura di Augmentin per 10 gironi, ha scoperto che soffro di Varicocele (ma mi ha detto che non è legato al problema attuale) e che dopo un mese avrei dovuto fare di nuovo il tampone per controllare.
Il tampone l’ho rifatto a metà gennaio, perché nel frattempo ci sono state le ferie Natalizie (quindi sono passati già 3 mesi) e l’esito fortunatamente è stato negativo.
Il batterio è stato sconfitto.
Il problema però, è che non sono guarito per nulla.
Ho sempre gli stessi sintomi (tranne per il bruciore durante la minzione, che è passato dopo la cura di Augmentin) e ne ho notato uno nuovo durante la masturbazione.
Il mio glande, come se non ricevesse le giuste dosi di sangue, risulta più piccolo e storto mentre durante l’eiaculazione si gonfia/sgonfia a ritmo della pulsazione.
è davvero impressionante perché sembra che deve scoppiare da un momento all’altro, poi si risgonfia e si ripresentano i taglietti.
E ovviamente rimane tutto arrossato e infiammato.
(l'erezione comunque procede normalmente e non ho problemi su quello).
Sono ritornato dal dottore che mi ha prescritto una crema per 10 giorni per l’infiammazione ma ovviamente non sta facendo effetto
Non so più che fare, sono molto frustrato, non ho più avuto un rapporto per paura e ho intenzione di ritornare dall’andrologo (anche se purtroppo sono molti soldi) oppure di farmi visitare da un dermatologo-venereologo.
Quello che chiedo a voi sono dei consigli e dei pareri, se siete riusciti a far ritornare pienamente in salute pazienti con il mio stesso caso, perché frequentandomi e consultandomi con i siti online nessuno sembra che sia riuscito a risolvere...
Non ho fretta di guarire e non mi sto facendo prendere dal panico però dopo quasi 4 mesi sto iniziando a preoccuparmi seriamente
cordiali saluti e spero in una vostra risposta,
grazie
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La sua descrizione è piuttosto difficile da interpretare a distanza, comunque ci pare di comprendere che la parte "interna" del distrurbo, legata all'urinare si sia ora risolta. Quel che resta sono manifestazioni esterne (taglietti, ecc.) che ci paiono più di competenza dermatologica che urologica (e tantomeno andrologica). Pertanto, le consiglieremmo di sottoporsi alla visita di un nostro Collega specialista in dermatologia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.6k visite dal 01/02/2020.
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