Disfunzione erettile dopo intervento ernia inguinale
Buongiorno,
nell'aprile del 2016 mi sono sottoposto ad un intervento di ernia inguinale DX.
Dopo l'intervento ho avuto dolore a livello del testicolo destro e l'eiaculazione mi provocava fortissimo dolore; questo è durato per diverso tempo; dopo l'operazione avevo comunque attività normale anche se permaneva il fastidio doloroso nella zona scrotale e le erezioni non erano il massimo.
All'inizio di giugno 2016 mi sono accorto tuttavia che la mia funzionalità sessuale non era più la stessa; assenza di erezioni spontanee, assenza di erezioni mattutine raggiungimento dell'erezione solo tramite stimolazione decisa ma mai spontanea.
C'è stato anche un certro calo del desiderio
Sentito il mio medico di base mi è stato prescritto del Cialis, ha asserito che poteva trattarsi di un "blocco emotivo"; non ho preso subito ilcialis per vedere di capire se la cosa potesse migliorare, cosa che non è avvenuta; premetto che prima della operazione ho sempre avuto una vita sessuale molto attiva e avevo quasi il problema opposto, ovvero ho sempre avuto erezioni frequenti, valide, durature, reagivo al minimo stimolo.
Nel frattempo ho avvertito per un certo periodo fastidio alla zona perineale; a metà tra fastidio e dolore, come se fosso stato seduto a cavalcioni su una barra di ferro per lungo tempo.
Avevo spesso anche bisogno di urinare frequentemente e in modo imperioso; ora questi sintomi vanno meglio.
Il cialis ha avuto effetto più le prime volte per poi diminuire.
Ho effettuato una serie di accertamenti (Eco pene ecg vie urinarie, testosterone, urinocoltura, spermiocoltura, rsm magnetica addome) ma non è uscito fuori nulla di grave se non un da visita urologica prostata tesa e congesta dolorabile, da ECG vie urinarie prostata con mocrocalcificazioni intrapparenchimali specie a destra e con iniziale ipertrofia adenomatosa del lobo medio.
L'urologo ha definito il mio quadro legato verosimilmente allo statp flogistico locale successivo all'intervento e non ritiene lo stato della mia prostata tale da determinare i problemi suddetti, parere condiviso da altri due urologi.
Sono passati 4 anni, non ho più dolori ma il quadro rimane inalterato: Zero erezioni spontanee, zero erezioni mattutine o notturne, erezioni comunque non complete e solo dopo stimolazione col partner solo in situazioni molto coinvolgenti.
erezioni comunque non al 100% e durata del rapporto altalenante, spesso eiaculazione precoce, precocissima.
Chiedo può l'intervento di ernia aver determinato questi problemi?
Ho sempre avuto una sessualità molto intensa e vivace, anche l'utilizzo di materiale per adulti in passato non aveva mai portato a calo della libido o delle prestazioni.
Posso avere un vostro parere?
Non vorrei che la soluzione fossero solo cialis, spedra e farmaci simili che lasciano il tempo che trovano...
Grazie per la Vs.
Attenzione.
nell'aprile del 2016 mi sono sottoposto ad un intervento di ernia inguinale DX.
Dopo l'intervento ho avuto dolore a livello del testicolo destro e l'eiaculazione mi provocava fortissimo dolore; questo è durato per diverso tempo; dopo l'operazione avevo comunque attività normale anche se permaneva il fastidio doloroso nella zona scrotale e le erezioni non erano il massimo.
All'inizio di giugno 2016 mi sono accorto tuttavia che la mia funzionalità sessuale non era più la stessa; assenza di erezioni spontanee, assenza di erezioni mattutine raggiungimento dell'erezione solo tramite stimolazione decisa ma mai spontanea.
C'è stato anche un certro calo del desiderio
Sentito il mio medico di base mi è stato prescritto del Cialis, ha asserito che poteva trattarsi di un "blocco emotivo"; non ho preso subito ilcialis per vedere di capire se la cosa potesse migliorare, cosa che non è avvenuta; premetto che prima della operazione ho sempre avuto una vita sessuale molto attiva e avevo quasi il problema opposto, ovvero ho sempre avuto erezioni frequenti, valide, durature, reagivo al minimo stimolo.
Nel frattempo ho avvertito per un certo periodo fastidio alla zona perineale; a metà tra fastidio e dolore, come se fosso stato seduto a cavalcioni su una barra di ferro per lungo tempo.
Avevo spesso anche bisogno di urinare frequentemente e in modo imperioso; ora questi sintomi vanno meglio.
Il cialis ha avuto effetto più le prime volte per poi diminuire.
Ho effettuato una serie di accertamenti (Eco pene ecg vie urinarie, testosterone, urinocoltura, spermiocoltura, rsm magnetica addome) ma non è uscito fuori nulla di grave se non un da visita urologica prostata tesa e congesta dolorabile, da ECG vie urinarie prostata con mocrocalcificazioni intrapparenchimali specie a destra e con iniziale ipertrofia adenomatosa del lobo medio.
L'urologo ha definito il mio quadro legato verosimilmente allo statp flogistico locale successivo all'intervento e non ritiene lo stato della mia prostata tale da determinare i problemi suddetti, parere condiviso da altri due urologi.
Sono passati 4 anni, non ho più dolori ma il quadro rimane inalterato: Zero erezioni spontanee, zero erezioni mattutine o notturne, erezioni comunque non complete e solo dopo stimolazione col partner solo in situazioni molto coinvolgenti.
erezioni comunque non al 100% e durata del rapporto altalenante, spesso eiaculazione precoce, precocissima.
Chiedo può l'intervento di ernia aver determinato questi problemi?
Ho sempre avuto una sessualità molto intensa e vivace, anche l'utilizzo di materiale per adulti in passato non aveva mai portato a calo della libido o delle prestazioni.
Posso avere un vostro parere?
Non vorrei che la soluzione fossero solo cialis, spedra e farmaci simili che lasciano il tempo che trovano...
Grazie per la Vs.
Attenzione.
[#1]
Gentile lettore,
sulla problematica da lei sollevata le consiglio la lettura di questa mia news:
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/8347-deficit-erettivi-e-ernioplastiche.html
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
sulla problematica da lei sollevata le consiglio la lettura di questa mia news:
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/8347-deficit-erettivi-e-ernioplastiche.html
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Beretta,
la ringrazio per la sua attenzione e la sua cortese risposta;
l'articolo che mi ha suggerito è estremamente interessante in quanto fino ad oggi TUTTI i medici che ho sentito (mio medico di base, 3 urologi, un neurologo, il chirurgo che mi ha operato) hanno sempre tassativamente escluso ogni correlazione tra l'intervento di eriniopalstica (che è stata effettuata con tecnica "mininvasiva", guarda caso quella che secondo l'articolo suggerito tende a creare la maggior parte di problemi di questo tipo) e i miei problemi, che però sono chiaramente insorti DOPO l'intervento.
Da tutti mi è stato detto che le zone dove si opera, seppur sazialmente vicine all'apparato genitale tali da non "poter minimamente incidere" su di esso.
Altra cosa che mi è stata detta che in caso di danneggiamento del nervo pudendo non avrei più assolutamente alcun tipo di attività mentre un po' di attività la ho. MA non è assolutamente paragonabile al mio stato pre intervento.
RIcordo che immediatamente dopo l'intervento avevo ancora attività spontanea,avevo però fortissimi dolori al momento dela eiaculazione se avevo rapporti, come mi trafiggessero il testicolo Dx con uno spiedo.
Le cose sono sndate però peggiorando fino a raggiungere lo stato che ho descritto un mese e mezzo dopo l'intervento.
Le visite e gli esami urologici e andrologici (compresa eco pene dinamica) non hanno però evidenziato particolari problemi, se non un po' di prostatite; ma può la prostatite cusare questi problemi per così tanto tempo anche se risolta?
Altra cosa prima dell'operazione nessuno mi ha parlato di eventuali possibili problemi di tipo antropologico come conseguenza del'inervento.
Ci sono strade che posso seguire per affrontare queto problema? Ho speranza di poterlo risolvere?
Grazie
la ringrazio per la sua attenzione e la sua cortese risposta;
l'articolo che mi ha suggerito è estremamente interessante in quanto fino ad oggi TUTTI i medici che ho sentito (mio medico di base, 3 urologi, un neurologo, il chirurgo che mi ha operato) hanno sempre tassativamente escluso ogni correlazione tra l'intervento di eriniopalstica (che è stata effettuata con tecnica "mininvasiva", guarda caso quella che secondo l'articolo suggerito tende a creare la maggior parte di problemi di questo tipo) e i miei problemi, che però sono chiaramente insorti DOPO l'intervento.
Da tutti mi è stato detto che le zone dove si opera, seppur sazialmente vicine all'apparato genitale tali da non "poter minimamente incidere" su di esso.
Altra cosa che mi è stata detta che in caso di danneggiamento del nervo pudendo non avrei più assolutamente alcun tipo di attività mentre un po' di attività la ho. MA non è assolutamente paragonabile al mio stato pre intervento.
RIcordo che immediatamente dopo l'intervento avevo ancora attività spontanea,avevo però fortissimi dolori al momento dela eiaculazione se avevo rapporti, come mi trafiggessero il testicolo Dx con uno spiedo.
Le cose sono sndate però peggiorando fino a raggiungere lo stato che ho descritto un mese e mezzo dopo l'intervento.
Le visite e gli esami urologici e andrologici (compresa eco pene dinamica) non hanno però evidenziato particolari problemi, se non un po' di prostatite; ma può la prostatite cusare questi problemi per così tanto tempo anche se risolta?
Altra cosa prima dell'operazione nessuno mi ha parlato di eventuali possibili problemi di tipo antropologico come conseguenza del'inervento.
Ci sono strade che posso seguire per affrontare queto problema? Ho speranza di poterlo risolvere?
Grazie
[#3]
Problema andrologico complesso il suo.
Sul tema "Prostatiti e deficit dell’erezione" si legga anche queste news:
https://www.medicitalia.it/news/andrologia/2552-erezione-difficile-e-problemi-alla-prostata.html ,
https://www.medicitalia.it/blog/urologia/2382-prostata-ed-erezione-quale-legame.html .
Ancora un cordiale saluto.
Sul tema "Prostatiti e deficit dell’erezione" si legga anche queste news:
https://www.medicitalia.it/news/andrologia/2552-erezione-difficile-e-problemi-alla-prostata.html ,
https://www.medicitalia.it/blog/urologia/2382-prostata-ed-erezione-quale-legame.html .
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 28.6k visite dal 04/01/2020.
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