Difficoltà erezione durante rapporto
Buongiorno.
Ho una relazione con un ragazzo da 1 anno e mezzo (io 29 anni lui 38).
Abbiamo sempre avuto una forte intesa sessuale, è stata predominante nel rapporto, che con il tempo è divenuto profondo anche dal punto di vista caratteriale/sentimentale.
Per lui è la prima storia lunga, è coinvolto e da qualche tempo ha iniziato a parlare di convivenza (e battute sui figli), argomento che io al momento tendo a schivare (ma principalmente per motivi lavorativi, non mi sento ancora stabile e realizzata).
Il sesso è sempre andato molto bene, solo ultimamente (2 settimane circa) ci sono stati alcuni episodi di difficoltà.
La prima volta è accaduto in tarda serata, dopo una festa: durante il rapporto è venuta meno l’erezione, ma solo per pochi istanti, dopodiché ha ripreso; ho dato poco peso alla cosa (stanchezza, alcol); poi il giorno seguente, difficoltà di penetrazione a causa di scarsa erezione, dopodiché però abbiamo avuto un normale rapporto; poi ancora qualche giorno dopo, sia la sera (durante il rapporto), sia al mattino (non c’è stata proprio erezione nonostante i preliminari), mentre in giornata due rapporti consecutivi.
Ieri sera stesso problema, a rapporto appena iniziato, è venuta meno l’erezione.
Alcune volte in cui è accaduto, lui si è masturbato fino a venire.
Alcune precisazioni potenzialmente significative: qualche mese fa è stato operato di ernia addominale in anestesia totale; in quell’occasione gli hanno diagnosticato pressione alta, perciò ha iniziato ad assumere un farmaco di cui purtroppo non ricordo il nome.
L’elettrocardiogramma andava bene, ma l’holter segnalava irregolarità nella pressione, con picchi elevati.
Gli ultimi mesi sono stati anche molto intensi a livello lavorativo.
Tra noi però non ci sono stati episodi che possano motivare il fatto.
Lui è molto spaventato dalla cosa, continua a ripetermi che è molto attratto da me, che non è cambiato nulla, che gli incute terrore il fatto che la cosa possa continuare, che mi perderà per questo.
Chiedo un vostro parere, anche su come è meglio che io mi comporti in queste situazioni per non farne un problema eccessivo creando ulteriori blocchi.
Ringrazio.
Ho una relazione con un ragazzo da 1 anno e mezzo (io 29 anni lui 38).
Abbiamo sempre avuto una forte intesa sessuale, è stata predominante nel rapporto, che con il tempo è divenuto profondo anche dal punto di vista caratteriale/sentimentale.
Per lui è la prima storia lunga, è coinvolto e da qualche tempo ha iniziato a parlare di convivenza (e battute sui figli), argomento che io al momento tendo a schivare (ma principalmente per motivi lavorativi, non mi sento ancora stabile e realizzata).
Il sesso è sempre andato molto bene, solo ultimamente (2 settimane circa) ci sono stati alcuni episodi di difficoltà.
La prima volta è accaduto in tarda serata, dopo una festa: durante il rapporto è venuta meno l’erezione, ma solo per pochi istanti, dopodiché ha ripreso; ho dato poco peso alla cosa (stanchezza, alcol); poi il giorno seguente, difficoltà di penetrazione a causa di scarsa erezione, dopodiché però abbiamo avuto un normale rapporto; poi ancora qualche giorno dopo, sia la sera (durante il rapporto), sia al mattino (non c’è stata proprio erezione nonostante i preliminari), mentre in giornata due rapporti consecutivi.
Ieri sera stesso problema, a rapporto appena iniziato, è venuta meno l’erezione.
Alcune volte in cui è accaduto, lui si è masturbato fino a venire.
Alcune precisazioni potenzialmente significative: qualche mese fa è stato operato di ernia addominale in anestesia totale; in quell’occasione gli hanno diagnosticato pressione alta, perciò ha iniziato ad assumere un farmaco di cui purtroppo non ricordo il nome.
L’elettrocardiogramma andava bene, ma l’holter segnalava irregolarità nella pressione, con picchi elevati.
Gli ultimi mesi sono stati anche molto intensi a livello lavorativo.
Tra noi però non ci sono stati episodi che possano motivare il fatto.
Lui è molto spaventato dalla cosa, continua a ripetermi che è molto attratto da me, che non è cambiato nulla, che gli incute terrore il fatto che la cosa possa continuare, che mi perderà per questo.
Chiedo un vostro parere, anche su come è meglio che io mi comporti in queste situazioni per non farne un problema eccessivo creando ulteriori blocchi.
Ringrazio.
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Salve, come in tutti i casi di disfunzione erettile nell'uomo le cause possono essere di natura organica ma spesso anche psicogena. Direi comunque di organizzare con calma una visita andrologica per escludere cause organiche, anche i farmaci antipertensivi possono avere il loro ruolo. ed eventualmente in un successivo step un confronto con il sessuologo clinico
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 30/12/2019.
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