Difficoltà erettive

Ho 30 anni e mi vergogno a dirlo, ma non ho mai avuto rapporti sessuali completi con una donna.
Riscontro fondamentalmente questo problema:
la mia incapacità a raggiungere una erezione soddisfacente dal punto di vista del tempo in cui il pene riesce ad essere eretto, ed anche dal punto di vista della durezza dello stesso che non è mai piena.
Allo stato attuale delle cose, al di là dell'aspetto psicologico della questione, c'è da dire che soprattutto in questo periodo sono molto stressato, dubito io riesca a perdurare il tempo necessario a soddisfare una donna e raggiungere l'orgasmo, cosa che spesso avviene a pene flaccido in quanto perdo rapidamente l'erezione.
In età infantile ho sofferto di fimosi, con piccolo intervento eseguito da chirurgo. Tuttavia guardando anche immagini su internet, credo di avere un frenulo non dico breve, ma sicuramente non adeguato. Mi rendo conto che senza una visita non è possibile dare risposte precise, ma prima di recarmi da uno specialista, vista la tanta vergogna, vorrei iniziare a comprendere di che natura possono essere i miei problemi, e capire se magari il frenulo breve possa essere la causa per cui io non riesca a raggiungere una erezione piena e soprattutto a mantenerla per un tempo sufficiente?
Nel caso di frenulo breve l'unica soluzione è l'asportazione?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,

come già giustamente osservato da lei, quadri clinici particolari come il suo non possono essere affrontati e tanto meno risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta prima di capire la causa del problema e poi impostare le necessarie strategie terapeutiche.

A questo punto potrebbe essere utile una attenta valutazione andrologica.

Nell'attesa le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .

Qui potrà trovare degli spunti per capire meglio la sua situazione clinica in generale e quindi fare poi delle specifiche domande al suo andrologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
gentile lettore,
da quanto ci descrive dubito che la responsabilità possa essere data (esclusivamente) al frenulo di lunghezza inadeguata.
Temo che lei non possa prescindere da una valutazione specialistica andrologica. Non ne abbia timore, vedrà che il tutto sarà poi più semplice di quello che sembra.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#3]
Utente
Utente
Ringrazio sia il dr. Beretta che il dr. Pescatori per le risposte date e per le info che tramite i vostri consigli o link ho reperito.
Credo che ora io debba solo farmi forza ed affrontare la situazione sperando che non sia irrecuperabile.
Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

via tutte le paure ed indecisioni! Per la scelta dell'andrologo chieda un consiglio al suo medico di fiducia ma anche il nostro sito la può orientare ed eventualmente può consultare pure il sito ufficiale della SIA: www.andrologiaitaliana.it.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
[#5]
Utente
Utente
Dottor Beretta la ringrazio di nuovo anche per questo consiglio.
Ho effettuato una visita ed il responso è stato frenulo corto, che opererò a breve in regime di day hospital, tramite frenuloplastica con taglio trasversale se ho ben capito, con anestesia locale.
Essendo la prima volta che dovrò andare sotto i ferri, sono preoccupato e mi domando se tale intervento è doloroso o quanto sia difficoltoso, e se vi possono essere eventuali complicazioni.

Riguardo l'altra problematica, quella che da il titolo a questo tread, l'andrologo ha notato in me una certa ansia ed ha parlato di compresse che poi dovrò prendere. Anche se credo che se si tratta di una cura spot mi sta bene, ma se dovesse essere un trattamento permanente ci penserei due volte prima di fare un passo del genere.
[#6]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
il dolore da frenuloplastica è limitato e risolvibile con comuni antidolorifici. Quanto alla assunzione di pastiglie, non le do torto ma bisognnrebbe sapere le cause del suo problema erettile: psicologiche? Organiche? per poter dare un parere. Ne parli col collega che la opererà e sappia dire. Se vuole.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

se desidera avere informazioni precise su questo tema specifico della "frenulectomia", le consiglio di consultare sul nostro sito anche l'articolo scritto dal collega Pescatori :

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/642-il-frenulo-del-pene-tutto-quello-che-c-e-da-sapere.html

Qui troverà alcune indicazioni desiderate sul suo problema.

Per il problema "pillola" la rimando alle osservazioni del collega Cavallini.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

www.andrologiamedica.org
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www.centrodemetra.com
[#8]
Utente
Utente
Scusate il ritardo ma se non effettuavo l'intervento non avrei avuto molto da scrivere.

La frenulectomia è stata eseguita circa due settimane fa e dal mio punto di vista è stata una cosa abbastanza tranquilla. Non ho patito di particolari dolori neanche dopo l'operazione, o di notte, come invece è capitato ad altre persone.
Soltanto, noto che in erezione per far scoprire il glande in maniera completa devo essere io ad accompagnarlo.. Il chirurgo mi ha detto che è tutto normale, e fin qui nessun problema particolare, perchè se anche dovessi essere io a farlo, non mi provoca particolari dolori.

Riguardo l'altro mio problema che riscontro, quello della non eccessiva rigidità che riscontro in erezione, lo stesso chirurgo mi ha prescritto, in base ai sintomi di cui io gli ho parlato e dell'ansia che ho in questo periodo, la Yohimbina. Una compressa al giorno per tre settimane.
Facendo un giro per internet mi sono un pò spaventato leggendo alcune cose.. per esempio che non è da tutti ritenuta un metodo efficace per risolvere il problema, ed anche per le controindicazioni. Inoltre ho letto che viene utilizzata in ambito fitness da chi va in palestra a mò di anabolizzante. Da qualche parte ho letto addirittura che il yohimbe non è raccomandato perché è potenzialmente pericoloso, anche in piccole dosi. Gli effetti indesiderati possono includere vertigini, ansia, nausea, una grave caduta della pressione sanguigna, dolore addominale, affaticamento, allucinazioni, e paralisi. Ma l'articolo era di diversi anni fa.

A questo punto mi domando:
1) per cosa viene prescritta la Yohimbina?
2) quali possono essere le controindicazioni?
3) una volta presa, risolve dei problemi e poi viene sospesa, oppure dopo si perde del tutto la capacità di raggiungere un'erezione senza farmaci? Questo lo domando perchè non vorrei entrare nella "spirale" di chi utilizza per forza farmaci per far sesso.
[#9]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

tranquillo e calmi le sue eccessive ansie!!

La Yohimbina ed è un principio estratto dalla corteccia di una pianta africana: la Pausinystalia Yohimbe.

L'attività principale attribuita alla Yohimbina è sul versante deficit dell'erezione , caduta del desiderio ed "astenia sessuale".

La sostanza sembra avere una modesta attività "vasodilatante" ed agisce soprattutto sulla muscolatura liscia delle arterie del pene.

Detto questo poi bisogna ricordare che sono stati segnalati, dopo l'uso della Yohimbina, effetti indesiderati, anche se non frequenti, come ansia, agitazione, problemi gastrointestinali, mal di testa , palpitazioni, insonnia e crampi muscolari.
Si sono verificati anche accellerazione del battito cardiaco ed aumento della pressione arteriosa.

Il farmaco è comunque controindicato in caso di insufficienza renale ed epatica ed interagisce con i alcuni farmaci antidepressivi .

E' un prodotto che in ogni caso deve essere assunto solo in condizioni di reale necessità e sotto stretto controllo medico.

Quindi a questo punto segua attentamente le indicazioni ricevute dal suo specialista e se ha altri dubbi a lui deve rivolgersi.

Sull'ultima questione da lei posta infine bisogna sempre ricordare che tutti i farmaci, soprattutto se autosomministrati ,danno un'assuefazione psicologica.

Non sembra essere il suo caso.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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