Nodulo pene
Egregi, Vi espongo il mio problema.
Ho 35 anni, 176 x 76 fisico atletico; Un paio di mesi fa durante l'atto sessuale con il pene in erezione totale, il pene veniva ad essere schiacciato alla punta contro il corpo della mia donna.
Questo evento neache troppo traumatico o violento ha comportato una sorta di schiocco e dolore locale a pene flaccido ma non visibile.
Dopo qualche gg ho notato al tatto una piccola pallina sul pene, riscontrabile solo al tatto e non dolorosa.
Recatomi da un urologo, dopo una prima visita di controllo nella quale veniva esclusa la IPP, a seguito di dolori durante l'erezione ho effettuato un un eco color doppler penieno mi è stata riscontrato quanto segue:
Non sono apparentemente visibili grossolane lesioni di tipo focale a carico dei corpi cavernosi, mentre è presente piccola
area iperecogena di ca.
3-4 mm al 3 medio distale, dorsalmente, in sede perisettale, di verosimile origine sclerotica.
Non sono evidenti segni di fibrosi significativa a livello di entrambi i corpi cavernosi.
Si esegue il campionamento arterioso con Power Color Doppler a livello delle arterie cavernose a 5', 10', 20 ' dopo F.
I.C.
,
ottenendo picchi sistolici (PSV) apparentemente nei limiti (PSV > 30 cm/s) mentre i valori telediastolici (EDV) risultano talora
lievemente sopra i limiti (EDV > 5 cm/s con R.
I. 0.8).
Attualmente sto assumendo solo Vitamina E (150mg al giorno) ma purtroppo in erezione continuano i dolori; in particolare mi sembra che sul dorso del pene si crei una sacca dolente (laddove c'è questo nodulo).
Non mi sembra ci siano problematiche ne di incurvamento ne di riduzione dimensionale; il mio unico problema è il dolore nell'erezione.
Mi chiedo quindi se continuare con la Vitamina E sia opportuno ovvero non sia preferibile adottare altre terapie.
Nei prossimi gg tornerò dall'urologo e gli rappresenterò quanto sopra ma intanto volevo avere una vs opinione sul tema
Ho 35 anni, 176 x 76 fisico atletico; Un paio di mesi fa durante l'atto sessuale con il pene in erezione totale, il pene veniva ad essere schiacciato alla punta contro il corpo della mia donna.
Questo evento neache troppo traumatico o violento ha comportato una sorta di schiocco e dolore locale a pene flaccido ma non visibile.
Dopo qualche gg ho notato al tatto una piccola pallina sul pene, riscontrabile solo al tatto e non dolorosa.
Recatomi da un urologo, dopo una prima visita di controllo nella quale veniva esclusa la IPP, a seguito di dolori durante l'erezione ho effettuato un un eco color doppler penieno mi è stata riscontrato quanto segue:
Non sono apparentemente visibili grossolane lesioni di tipo focale a carico dei corpi cavernosi, mentre è presente piccola
area iperecogena di ca.
3-4 mm al 3 medio distale, dorsalmente, in sede perisettale, di verosimile origine sclerotica.
Non sono evidenti segni di fibrosi significativa a livello di entrambi i corpi cavernosi.
Si esegue il campionamento arterioso con Power Color Doppler a livello delle arterie cavernose a 5', 10', 20 ' dopo F.
I.C.
,
ottenendo picchi sistolici (PSV) apparentemente nei limiti (PSV > 30 cm/s) mentre i valori telediastolici (EDV) risultano talora
lievemente sopra i limiti (EDV > 5 cm/s con R.
I. 0.8).
Attualmente sto assumendo solo Vitamina E (150mg al giorno) ma purtroppo in erezione continuano i dolori; in particolare mi sembra che sul dorso del pene si crei una sacca dolente (laddove c'è questo nodulo).
Non mi sembra ci siano problematiche ne di incurvamento ne di riduzione dimensionale; il mio unico problema è il dolore nell'erezione.
Mi chiedo quindi se continuare con la Vitamina E sia opportuno ovvero non sia preferibile adottare altre terapie.
Nei prossimi gg tornerò dall'urologo e gli rappresenterò quanto sopra ma intanto volevo avere una vs opinione sul tema
[#1]
Caro lettore
la sua storia è abbastanza "classica" trauma contusivo/distorsivo dell'asta in erezione, con piccola lesione vascolare che tende a guarire formando un tessuto cicatriziale che coinvolge le guaine albuginee dell'asta potendo determinare la comparsa di un "nodulo" palpabile, la deformazione dell'asta in erezione , più o meno significati effetti sulla erezione e sulla penetrazione.
non esistono terapie capaci di interferire con tali processi- La vit E rimane un palliativo senza evidenti effetti terapeutici.
Potrebbe essere la storia del bravo calciatore che durante una partita o un allenamento ha una distorsione (senza frattura evidente) della caviglia, che lo costringe ad un riposo forzato ma che, dopo 30-40 giorni alla ripresa della attività agonistica o sente di essere ritornato il giocatore di prima o continua a percepire piccoli fastidi che gli impediscono le "giocate" di prima.
cordiali saluti
la sua storia è abbastanza "classica" trauma contusivo/distorsivo dell'asta in erezione, con piccola lesione vascolare che tende a guarire formando un tessuto cicatriziale che coinvolge le guaine albuginee dell'asta potendo determinare la comparsa di un "nodulo" palpabile, la deformazione dell'asta in erezione , più o meno significati effetti sulla erezione e sulla penetrazione.
non esistono terapie capaci di interferire con tali processi- La vit E rimane un palliativo senza evidenti effetti terapeutici.
Potrebbe essere la storia del bravo calciatore che durante una partita o un allenamento ha una distorsione (senza frattura evidente) della caviglia, che lo costringe ad un riposo forzato ma che, dopo 30-40 giorni alla ripresa della attività agonistica o sente di essere ritornato il giocatore di prima o continua a percepire piccoli fastidi che gli impediscono le "giocate" di prima.
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Grazie Dottore,
l'andrologo mi ha dato comunque una cura più incisiva (Daflon per 2 settimane che mi ha azzerato il dolore ed ora perycur per 3 mesi) sostenendo che si possa essere in una fase iniziale di IPP. Il dolore in erezione ora è quasi scomparso del tutto. L'unica cosa un pò strana che ho notato e che non ho letto nelle 1000 pagine sulla IPP che ho guardato è che in erezione il pene presenta un rigonfiamento molliccio di notevoli dimensioni circa a metà del pene in posizione dorsale che si estende per un paio di cm - direi in corrispondenza con questo nodulo.
Questo un pò mi preoccupa perchè in nessun caso di IPP nelle varie pagine qualcuno ha parlato di rigonfiamenti di questo tipo. Secondo voi questo è compatibile con IPP? Allo stato direi che non soffro di alcun ricurvamento.
Grazie per un parere che mi vorrete dare su questa circostanza.
Cordiali saluti
l'andrologo mi ha dato comunque una cura più incisiva (Daflon per 2 settimane che mi ha azzerato il dolore ed ora perycur per 3 mesi) sostenendo che si possa essere in una fase iniziale di IPP. Il dolore in erezione ora è quasi scomparso del tutto. L'unica cosa un pò strana che ho notato e che non ho letto nelle 1000 pagine sulla IPP che ho guardato è che in erezione il pene presenta un rigonfiamento molliccio di notevoli dimensioni circa a metà del pene in posizione dorsale che si estende per un paio di cm - direi in corrispondenza con questo nodulo.
Questo un pò mi preoccupa perchè in nessun caso di IPP nelle varie pagine qualcuno ha parlato di rigonfiamenti di questo tipo. Secondo voi questo è compatibile con IPP? Allo stato direi che non soffro di alcun ricurvamento.
Grazie per un parere che mi vorrete dare su questa circostanza.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.2k visite dal 16/12/2019.
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