Prostatite con conseguente difficoltà ad eiaculare
Buonasera, circa 3 settimane fa ho avvertito un rigonfiamento al testicolo destro associato ad un fastidio persistente ma non doloroso e, a seconda della posizione assunta, ho avuto occasionalmente delle leggere fitte tra testicolo ed inguine, ho riscontrato anche un fastidio, simile ad un bruciore, alla zona perineale stando in posizione seduta.
La cosa però che mi ha maggiormente preoccupato è una sopraggiunta difficoltà a raggiungere e mantenere l’erezione e una quasi totale assenza di sensazioni nel momento dell’eiaculazione, tutto ciò unito ad un diminuito flusso di sperma.
Nel corso di questi giorni non ho avvertito problemi o una maggior frequenza ad urinare.
Con il passare dei giorni il gonfiore si è attenuato, la difficoltà a raggiungere l’erezione è leggermente migliorata ma al momento dell’eiaculazione le sensazioni sono sempre estremamente attenuate e il flusso e la spinta dello sperma risultano sensibilmente ridotti.
La scorsa settimana ho effettuato un consulto specialistico presso un urologo è il testuale referto è: Recente episodio di prostatite.
Orchiepididimite consensuale.
Mi è stato prescritto Profluss e Prostaflog, 1 cp al giorno per 3 mesi, Oki supposte in 3 cicli da 7 gg ciascuno.
Trascorsi i 3 mesi, dosaggio del PSA.
La diagnosi è conseguenza del solo colloquio, senza alcuna visita o palpazione.
E’ necessario che svolga ulteriori indagini o attendo il decorso dei 3 mesi?
Per completezza sottolineo che io sono in sedia a rotelle dall’età di 18 anni, non per problemi neurologici ma osteo scheletrici, ho quindi la piena funzionalità di tutti gli organi, trascorro però l’intera giornata ovviamente in posizione seduta.
In passato ho avuto episodi sporadici di gonfiore al testicolo destro, risoltisi sempre spontaneamente nell’arco della giornata, un urologo al tempo mi riferì di un sospetto idrocele comunicante (nonostante l’età).
Assumo giornalmente Candesartan 8mg, Lansoprazolo 15mg, Pamidronato 90mg ogni tre mesi (in struttura ospedaliera).
Grazie, cordiali saluti.
La cosa però che mi ha maggiormente preoccupato è una sopraggiunta difficoltà a raggiungere e mantenere l’erezione e una quasi totale assenza di sensazioni nel momento dell’eiaculazione, tutto ciò unito ad un diminuito flusso di sperma.
Nel corso di questi giorni non ho avvertito problemi o una maggior frequenza ad urinare.
Con il passare dei giorni il gonfiore si è attenuato, la difficoltà a raggiungere l’erezione è leggermente migliorata ma al momento dell’eiaculazione le sensazioni sono sempre estremamente attenuate e il flusso e la spinta dello sperma risultano sensibilmente ridotti.
La scorsa settimana ho effettuato un consulto specialistico presso un urologo è il testuale referto è: Recente episodio di prostatite.
Orchiepididimite consensuale.
Mi è stato prescritto Profluss e Prostaflog, 1 cp al giorno per 3 mesi, Oki supposte in 3 cicli da 7 gg ciascuno.
Trascorsi i 3 mesi, dosaggio del PSA.
La diagnosi è conseguenza del solo colloquio, senza alcuna visita o palpazione.
E’ necessario che svolga ulteriori indagini o attendo il decorso dei 3 mesi?
Per completezza sottolineo che io sono in sedia a rotelle dall’età di 18 anni, non per problemi neurologici ma osteo scheletrici, ho quindi la piena funzionalità di tutti gli organi, trascorro però l’intera giornata ovviamente in posizione seduta.
In passato ho avuto episodi sporadici di gonfiore al testicolo destro, risoltisi sempre spontaneamente nell’arco della giornata, un urologo al tempo mi riferì di un sospetto idrocele comunicante (nonostante l’età).
Assumo giornalmente Candesartan 8mg, Lansoprazolo 15mg, Pamidronato 90mg ogni tre mesi (in struttura ospedaliera).
Grazie, cordiali saluti.
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Gentile lettore,
segua attentamente ed in modo preciso tutte le indicazioni cliniche già ricevute in diretta; noi in presenza di queste situazioni cliniche particolari e complesse, senza una valutazione clinica diretta, non possiamo formulare alcuna risposta mirata e corretta.
Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente un’indicazione precisa.
Un cordiale saluto.
segua attentamente ed in modo preciso tutte le indicazioni cliniche già ricevute in diretta; noi in presenza di queste situazioni cliniche particolari e complesse, senza una valutazione clinica diretta, non possiamo formulare alcuna risposta mirata e corretta.
Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente un’indicazione precisa.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 12/12/2019.
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