Problemi di erezione e profilattici
Salve a tutti, egregi Dottori...
Sono una ragazza di 23 anni.
Da un annetto circa vivo una storia con il mio ragazzo di 21.
Precedentemente, ho avuto una lunga relazione e non sono più vergine, al contrario del mio ragazzo che si trova a vivere le sue prime esperienze sessuali con me.
Abbiamo una forte chimica a livello fisico ma, come da titolo, al momento della penetrazione, poco dopo aver indossato il profilattico, l'erezione viene a mancare.
Da quando abbiamo avuto queste esperienze fallimentari, il mio ragazzo non accenna a voler "provare" nuovamente.
Ogni volta che siamo sul punto di farlo, si interrompe e dice di non voler rovinare il momento e quindi nulla.
Stiamo andando avanti a forza di preliminari.
Io non so come aiutarlo: l'unico modo in cui riesco, è provare a non manifestare la mia insofferenza, perché capirete da voi che questa situazione non è frustrante solo per lui ma anche per me.
Cerco di "consolarlo" o comunque di far finta di nulla, ma la verità è che comunque ne sto risentendo molto anche io, in quanto provo un desiderio che non trova mai uno sfogo concreto.
So che non è una cosa che dipende strettamente da me, ma ci sono giorni in cui mi sento terribilmente abbattuta per questa situazione e comincio perfino a pensare di non attrarlo a sufficienza e via con quel tipo di paranoie che in genere assalgono le donne in situazioni analoghe.
La cosa che mi fa stare peggio è che lui non sembra proprio prendere in considerazione l'idea di riprovarci.
Sembra arreso all'idea di non riuscire... Addirittura, parlando in intimità, mi dice che gli è venuto in mente di comprarmi un vibratore, perché comprende che ho determinate necessità.
Ma io non voglio surrogati, io vorrei fare l'amore con lui.
Non so più cosa fare e quindi chiedo un parere a voi, sicuramente più esperti.
Spero di aver scelto la sezione giusta.
Non so se si tratta di una cosa fisiologica o di un effetto psicosomatico dell'ansia da prestazione, quindi chiedo scusa nel caso avessi sbagliato settore.
Ragionavo anche di cominciare a prendere la pillola (ovviamente consultando prima il mio ginecologo), perché non so veramente a cos'altro appigliarmi.
Attendo speranzosa un riscontro da voi gentili medici, che vorrete darmi un parere in merito o anche un semplice consiglio.
Cordiali saluti.
Sono una ragazza di 23 anni.
Da un annetto circa vivo una storia con il mio ragazzo di 21.
Precedentemente, ho avuto una lunga relazione e non sono più vergine, al contrario del mio ragazzo che si trova a vivere le sue prime esperienze sessuali con me.
Abbiamo una forte chimica a livello fisico ma, come da titolo, al momento della penetrazione, poco dopo aver indossato il profilattico, l'erezione viene a mancare.
Da quando abbiamo avuto queste esperienze fallimentari, il mio ragazzo non accenna a voler "provare" nuovamente.
Ogni volta che siamo sul punto di farlo, si interrompe e dice di non voler rovinare il momento e quindi nulla.
Stiamo andando avanti a forza di preliminari.
Io non so come aiutarlo: l'unico modo in cui riesco, è provare a non manifestare la mia insofferenza, perché capirete da voi che questa situazione non è frustrante solo per lui ma anche per me.
Cerco di "consolarlo" o comunque di far finta di nulla, ma la verità è che comunque ne sto risentendo molto anche io, in quanto provo un desiderio che non trova mai uno sfogo concreto.
So che non è una cosa che dipende strettamente da me, ma ci sono giorni in cui mi sento terribilmente abbattuta per questa situazione e comincio perfino a pensare di non attrarlo a sufficienza e via con quel tipo di paranoie che in genere assalgono le donne in situazioni analoghe.
La cosa che mi fa stare peggio è che lui non sembra proprio prendere in considerazione l'idea di riprovarci.
Sembra arreso all'idea di non riuscire... Addirittura, parlando in intimità, mi dice che gli è venuto in mente di comprarmi un vibratore, perché comprende che ho determinate necessità.
Ma io non voglio surrogati, io vorrei fare l'amore con lui.
Non so più cosa fare e quindi chiedo un parere a voi, sicuramente più esperti.
Spero di aver scelto la sezione giusta.
Non so se si tratta di una cosa fisiologica o di un effetto psicosomatico dell'ansia da prestazione, quindi chiedo scusa nel caso avessi sbagliato settore.
Ragionavo anche di cominciare a prendere la pillola (ovviamente consultando prima il mio ginecologo), perché non so veramente a cos'altro appigliarmi.
Attendo speranzosa un riscontro da voi gentili medici, che vorrete darmi un parere in merito o anche un semplice consiglio.
Cordiali saluti.
[#1]
cara lettrice
molti maschi possono avere delle "cadute" della erezione al cessare delle stimolazioni manuali preliminari o nell momento di indossare il profilattico.
Un primo sistema potrebbe essere quello di non usare il profilattico, magari nella fase penetrativa, specie durante i giorni pre e post mestruali quando la fecondabilità è ridotta anche in casi di eiaculazioni vaginali.
Esistono poi situazioni fisiche che determinano una difficoltà a conseguire una ottimale rigidità e mantenerla il tempo necessario ad effettuare una tranquilla penetrazione.
Varrebbe in questo sospetto procedere ad una visita andrologica, effettuando un esame Rigiscan ed un ecocolordoppler.
Cordiali saluti
molti maschi possono avere delle "cadute" della erezione al cessare delle stimolazioni manuali preliminari o nell momento di indossare il profilattico.
Un primo sistema potrebbe essere quello di non usare il profilattico, magari nella fase penetrativa, specie durante i giorni pre e post mestruali quando la fecondabilità è ridotta anche in casi di eiaculazioni vaginali.
Esistono poi situazioni fisiche che determinano una difficoltà a conseguire una ottimale rigidità e mantenerla il tempo necessario ad effettuare una tranquilla penetrazione.
Varrebbe in questo sospetto procedere ad una visita andrologica, effettuando un esame Rigiscan ed un ecocolordoppler.
Cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 652 visite dal 06/12/2019.
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