Protesi peniena ultrasoffice per disfunzione veno-occlusivo cavernosa
In questi anni sono stato seguito da 3 diversi andrologi.
Tutti e tre, dagli esami fatti (rigiscan e 3 ecocolordoppler), hanno evidenziato la presenza di disfunzione veno-occlusivo cavernosa.
Sono riuscito a gestire più o meno bene il problema tramite i farmaci orali (cialis 5mg giornaliero e levitra 20mg al bisogno).
Ultimamente però i farmaci stanno perdendo efficacia e spesso non riesco a concludere i rapporti in quanto perdo l’erezione.
Diversi andrologi mi hanno suggerito di provare iniezioni intracavernose di Caverject che però sono davvero poco gestibili per me ed anche poco efficaci.
Come ultima alternativa mi è stata suggerita una protesi.
Da una parte vorrei optare per questa soluzione per risolvere il problema una volta per tutte (problema che mi ha creato insicurezza e depressione in diverse fasi della mia vita).
Il tipo di protesi che mi hanno consigliato due andrologi sono quelle ultrasoffici tipo Subrini visto che il mio sistema arterioso è molto buono, in quanto verrebbe sfruttata l’erezione spontanea residua per arrivare ad una erezione valida per penetrare.
Ho cercato molto immagini e video di questo tipo di protesi per capire come si presenta il pene a riposo e in erezione ma non ho trovato molto.
Le domande che vi pongo sono:
1.
E’ possible che questo tipo di protesi sia insufficiente per penetrare e che quindi mi possa portare sempre dei problemi?
2.
La mia attuale partner noterà la presenza della protesi?
3.
Eventuali future partner che non hanno visto il mio pene prima dell’intervento potranno notare la presenza della protesi?
4.
Dove posso trovare dei video o foto di tali protesi impiantate nei pazienti?
Mi piacerebbe inoltre parlare con pazienti che hanno tali protesi, dove posso trovare dei contatti?
Grazie
Gentile lettore,
i tipi di impianto di protesi peniena esistenti sono quelli non idraulici (quale quello che le è stato consigliato) e quelli idraulici.
Le protesi tipo Subrini sono dei cilindri di silicone che danno una erezione parziale continua. Il concetto di "erezione complementare", che le e' stato detto lei potrebbe avere in virtù di un buon circolo arterioso, è un concetto talora labile, per due considerazioni. L'inserimento della protesi inevitabilmente altera il tessuto cavernoso e può ledere la componente arteriosa; inoltre anche se presente dopo l'intervento l'erezione complementare tende ad affievolirsi nel tempo. La protesi idraulica di contro produce a comando una erezione massimale, virtualmente indistinguibile da quella di una erezione spontanea.
Per venire alle sue domande:
1.E’ possible che questo tipo di protesi sia insufficiente per penetrare e che quindi mi possa portare sempre dei problemi? L'erezione prodotta da una protesi semirigida è parziale e continua, ma sufficiente per una penetrazione;
2.La mia attuale partner noterà la presenza della protesi? Ritengo a priori da perseguire il coinvolgimento della partner nel percorso di impianto protesico. La protesi non idraulica produce un pene con un aspetto meno naturale della protesi idraulica.
3.Eventuali future partner che non hanno visto il mio pene prima dell’intervento potranno notare la presenza della protesi? In linea di massima si con una protesi non idraulica; con una idraulica in erezione possibilmente no; visivamente in flaccidi no ma palpatoriamente si.
4.Dove posso trovare dei video? Mi piacerebbe inoltre parlare con pazienti che hanno tali protesi, dove posso trovare dei contatti? Ne parli con chi le ha proposto questo tipo di protesi.
Se è interessato può anche leggere un approfondimento dal titolo La protesi peniena: una soluzione anche ai casi piu' gravi di difficolta' di erezione , al link https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/674-la-protesi-peniena-una-soluzione-anche-ai-casi-piu-gravi-di-difficolta-di-erezione.html di questo sito.
Cordialmente,
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
Dopo impianto di tale protesi la rigidità potrebbe essere non ottimale, tali protesi non simulano erezione e flaccidita', la partner potrebbe accorgesene.
Cordiali saluti
Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?