Epididimite cronica
Buongiorno, a inizio marzo ho avvertito dolore ad un testicolo, che dopo una settimana circa è arrivato anche dall'altro lato.
L'urologo mi ha detto che era epididimite e dopo 10 giorni di levofloxacina mi è passata.
Dopo 3 settimane, a inizio maggio, si è ripresentata da entrambi i lati, anche se più debole, ho effettuato una spermiocoltura positiva ad Eschericchia coli e mi hanno dato altri antibiotici, ma non passava nemmeno dopo averne usati 4 diversi, allora hanno iniziato a seguirmi al reparto di infettivologia, a giugno era positiva la sperimiocultura a Klebsiella, e poi a luglio era positiva anche l'urinocultura a E.
coli, allora mi hanno trattato con levofloxacina e ertapenem per 2 settimane, poi era migliorato ma senza passare del tutto, da metà luglio non ho più preso nessun antibiotico.
A settembre ho ripetuto la spermiocoltura ed era ancora positiva ad E.
Coli, mentre l'urinocultura negativa, non mi hanno dato nulla, ma hanno detto che potevo prendere delle pastiglie con mannosio.
A inizio novembre la spermiocoltura è risultata negativa, ma io ho ancora un fastidio che non è mai passato da maggio, come se fosse un formicolio ai testicoli (in particolare mi sembra proprio l'epididimo) tutti i giorni per quasi tutto il tempo, anche da sdraiato, se poi faccio più movimento nella giornata mi fa anche un po male dopo.
L'urologo che mi ha visto questa settimana dice che non ci sono grandi infiammazioni visibili e la spermiocoltura è negativa quindi non mi ha dato nulla, e ha detto che potrebbe essere una pubalgia.
La cosa mi sembra un po strana dato che non sono uno sportivo e ho avuto 3 sperioculture e una urinocultura positive negli ultimi 5 mesi.
Io non riesco più a sopportare questa situazione, pur di stare di nuovo bene mi farei anche rimuovere i testicoli se fosse l'unica possibilità, vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire cosa posso provare a fare e come farmi ascoltare e curare da dei medici perché dalla visita l'urologo non mi ha aiutato per nulla, sembra dare per scontato che io possa conviverci perché non è un dolore forte e non sembra molto infiammato, ma non è così, io ho 22 anni e ho avuto pazienza per mesi, ma dato che da solo non si risolve questo problema devo provare altre soluzioni perché non posso vivere così per sempre.
Grazie mille per l'aiuto
Cordiali saluti
L'urologo mi ha detto che era epididimite e dopo 10 giorni di levofloxacina mi è passata.
Dopo 3 settimane, a inizio maggio, si è ripresentata da entrambi i lati, anche se più debole, ho effettuato una spermiocoltura positiva ad Eschericchia coli e mi hanno dato altri antibiotici, ma non passava nemmeno dopo averne usati 4 diversi, allora hanno iniziato a seguirmi al reparto di infettivologia, a giugno era positiva la sperimiocultura a Klebsiella, e poi a luglio era positiva anche l'urinocultura a E.
coli, allora mi hanno trattato con levofloxacina e ertapenem per 2 settimane, poi era migliorato ma senza passare del tutto, da metà luglio non ho più preso nessun antibiotico.
A settembre ho ripetuto la spermiocoltura ed era ancora positiva ad E.
Coli, mentre l'urinocultura negativa, non mi hanno dato nulla, ma hanno detto che potevo prendere delle pastiglie con mannosio.
A inizio novembre la spermiocoltura è risultata negativa, ma io ho ancora un fastidio che non è mai passato da maggio, come se fosse un formicolio ai testicoli (in particolare mi sembra proprio l'epididimo) tutti i giorni per quasi tutto il tempo, anche da sdraiato, se poi faccio più movimento nella giornata mi fa anche un po male dopo.
L'urologo che mi ha visto questa settimana dice che non ci sono grandi infiammazioni visibili e la spermiocoltura è negativa quindi non mi ha dato nulla, e ha detto che potrebbe essere una pubalgia.
La cosa mi sembra un po strana dato che non sono uno sportivo e ho avuto 3 sperioculture e una urinocultura positive negli ultimi 5 mesi.
Io non riesco più a sopportare questa situazione, pur di stare di nuovo bene mi farei anche rimuovere i testicoli se fosse l'unica possibilità, vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire cosa posso provare a fare e come farmi ascoltare e curare da dei medici perché dalla visita l'urologo non mi ha aiutato per nulla, sembra dare per scontato che io possa conviverci perché non è un dolore forte e non sembra molto infiammato, ma non è così, io ho 22 anni e ho avuto pazienza per mesi, ma dato che da solo non si risolve questo problema devo provare altre soluzioni perché non posso vivere così per sempre.
Grazie mille per l'aiuto
Cordiali saluti
[#1]
Gentile lettore,
in queste situazioni cliniche particolari bene non drammatizzare e, se le indicazioni ricevute non sono convincenti, sempre bene ricevere un consiglio anche dal suo medico di famiglia e con lui decidere se bene sentire un terzo parere.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
in queste situazioni cliniche particolari bene non drammatizzare e, se le indicazioni ricevute non sono convincenti, sempre bene ricevere un consiglio anche dal suo medico di famiglia e con lui decidere se bene sentire un terzo parere.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Utente
Grazie per la risposta, io non voglio drammatizzare, ma dopo 6 mesi che sto male può capire che non ne posso più e se con la visita non mi viene proposta nessuna possibile soluzione non so più cosa fare.
Mi sembra sempre che io mio problema viene cosiderato marginale quando invece a me sa condizionando la vita.
So che lei non mi ha visitato e non mi può dare una cura, ma potrebbe almeno dirmi quali sono le possibili soluzioni in questi casi?
Mi sembra sempre che io mio problema viene cosiderato marginale quando invece a me sa condizionando la vita.
So che lei non mi ha visitato e non mi può dare una cura, ma potrebbe almeno dirmi quali sono le possibili soluzioni in questi casi?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7k visite dal 27/11/2019.
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