Dolore post coitale al glande
Gentili Dottori,
il mio compagno lamenta dolori abbastanza pronunciati al glande, sempre post coito, a tal punto da dover stare in piedi e attendere qualche minuto o mettere dell'acqua fredda per aspettare che l'erezione passi.
Ha tali dolori fin da ragazzino e tempo fa il suo andrologo gli disse che non era nulla di rilevante ma questi dolori persistono.
Il suo membro non presenta lesioni o ematomi esterni ad occhio nudo... In attesa che prenoti un altro consulto a breve, vi chiedo: a cosa può essere dovuto questo fastidio che persiste anche nelle successive 48 ore al rapporto?
Varicocele forse?
Grazie mille in anticipo
il mio compagno lamenta dolori abbastanza pronunciati al glande, sempre post coito, a tal punto da dover stare in piedi e attendere qualche minuto o mettere dell'acqua fredda per aspettare che l'erezione passi.
Ha tali dolori fin da ragazzino e tempo fa il suo andrologo gli disse che non era nulla di rilevante ma questi dolori persistono.
Il suo membro non presenta lesioni o ematomi esterni ad occhio nudo... In attesa che prenoti un altro consulto a breve, vi chiedo: a cosa può essere dovuto questo fastidio che persiste anche nelle successive 48 ore al rapporto?
Varicocele forse?
Grazie mille in anticipo
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Gentile lettrice,
lasci perdere il varicocele e con il vostro andrologo bene ora fare eventualmente una ecografia completa dei corpi cavernosi e del corpo spongioso del pene del suo compagno e, sempre se indicato dal vostro specialista di fiducia, eventualmente anche un tampone balano-prepuziale.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
lasci perdere il varicocele e con il vostro andrologo bene ora fare eventualmente una ecografia completa dei corpi cavernosi e del corpo spongioso del pene del suo compagno e, sempre se indicato dal vostro specialista di fiducia, eventualmente anche un tampone balano-prepuziale.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 622 visite dal 26/11/2019.
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