Infezione ureaplasma resistente
Salve.
Sono un ragazzo di 25 anni. E sono da almeno 3 anni affetto dalla stessa infezione da Ureaplasma Urealyticum.
Questa strana situazione è iniziata circa 3 anni e mezzo fa, quando, in seguito ad un pap test ed a dei fastidi genitali lamentati dalla mia ormai ex ragazza mi decisi a fare una spermiocoltura con abg, consigliata sia dal mio medico e dal suo. In questo arco di tempo ho ripetuto tale analisi in laboratori diversi, a distanza di un anno circa l'una dall'altra, facendole ovviamente vedere a tre medici specialisti diversi.
In tutte e tre le analisi si evidenzia una positività all' Ureaplasma con clamidia negativa e micoplasma hominis negativo. L'abg evidenziava una resistenza alla quasi totalità degli antibiotici (sensibile a 1 o 2). Le terapie sono state in ordine di tempo: ambramicina per 6 giorni, ciprofloxacina per 6 giorni.
Premetto che questo tipo di infezione, in tre anni o più non mi ha mai dato alcun tipo di fastidio o dolore, non ho mai avuto dolori o difficoltà di minzione, non ho mai avuto dolori o difficoltà di eiaculazione o erezione. Per altro seguo una dieta non eccessivamente sregolata, non fumo, faccio attività fisica, insomma mi sono sempre sentito "bene".
Questo è il motivo per cui dopo l'ultimo ciclo di antibiotici (ciproflox) mi sono sentito più "libero" e finalmente credevo di aver risolto, ovviamente non sono stato lungimirante e due settimane fa il pap test legato a dei fastidi della mia attuale ragazza ha evidenziato la presenza di gardnerella vaginalis, e le è stato prescritto zitromax 500 mg per tre compresse in tre giorni. La dottoressa che ha in visione la ragazza mi ha consigliato di seguire la stessa cura anche io.
Ma ancora non ho effettuato la quarta spermiocoltura.
A questo punto è meglio che mi rivolga ad un altro specialista prima di assumere lo zitromax?
Questo tipo di infezione, dopo così tanto tempo, può aver danneggiato irrimediabilmente la mia fertilità?
Possibile che sia così complicato trovare un antibiotico risolutivo?
Sono fortemente sconfortato.
Grazie.
Sono un ragazzo di 25 anni. E sono da almeno 3 anni affetto dalla stessa infezione da Ureaplasma Urealyticum.
Questa strana situazione è iniziata circa 3 anni e mezzo fa, quando, in seguito ad un pap test ed a dei fastidi genitali lamentati dalla mia ormai ex ragazza mi decisi a fare una spermiocoltura con abg, consigliata sia dal mio medico e dal suo. In questo arco di tempo ho ripetuto tale analisi in laboratori diversi, a distanza di un anno circa l'una dall'altra, facendole ovviamente vedere a tre medici specialisti diversi.
In tutte e tre le analisi si evidenzia una positività all' Ureaplasma con clamidia negativa e micoplasma hominis negativo. L'abg evidenziava una resistenza alla quasi totalità degli antibiotici (sensibile a 1 o 2). Le terapie sono state in ordine di tempo: ambramicina per 6 giorni, ciprofloxacina per 6 giorni.
Premetto che questo tipo di infezione, in tre anni o più non mi ha mai dato alcun tipo di fastidio o dolore, non ho mai avuto dolori o difficoltà di minzione, non ho mai avuto dolori o difficoltà di eiaculazione o erezione. Per altro seguo una dieta non eccessivamente sregolata, non fumo, faccio attività fisica, insomma mi sono sempre sentito "bene".
Questo è il motivo per cui dopo l'ultimo ciclo di antibiotici (ciproflox) mi sono sentito più "libero" e finalmente credevo di aver risolto, ovviamente non sono stato lungimirante e due settimane fa il pap test legato a dei fastidi della mia attuale ragazza ha evidenziato la presenza di gardnerella vaginalis, e le è stato prescritto zitromax 500 mg per tre compresse in tre giorni. La dottoressa che ha in visione la ragazza mi ha consigliato di seguire la stessa cura anche io.
Ma ancora non ho effettuato la quarta spermiocoltura.
A questo punto è meglio che mi rivolga ad un altro specialista prima di assumere lo zitromax?
Questo tipo di infezione, dopo così tanto tempo, può aver danneggiato irrimediabilmente la mia fertilità?
Possibile che sia così complicato trovare un antibiotico risolutivo?
Sono fortemente sconfortato.
Grazie.
[#1]
Gent.le utente,
attualmente si da una considerevole importanza alla infezione da ureaplasma nell uomo per la possibile ( ma incerta) possibilita' di sterilita' maschile. Detto qs leggo che da 3 aa Lei sarebbe affetto da infezione da ureaplasma senza alcuna sintomatologia e gia' qs e' molto strano.
Sarebbe intanto utile sapere con quale metodo ( immunofluorescenza etc) sia stata diagnosticata tale infezione.
Utile sapere poi se con il primo getto urinario si noti differenza nel numero di leucociti rispetto al 2 getto urinario.
Utile sarebbe anche sapere obietivamente se l'urologo che la ha in cura , nel visitarla (esplorazione rettale),abbia riscontrato una possibile diminuizione di consistenza della ghiandola prostatica.
Cmq l'infezione nei casi piuì resistenti viene curata con l'assunzione di azitromicina..
Cordialmente
attualmente si da una considerevole importanza alla infezione da ureaplasma nell uomo per la possibile ( ma incerta) possibilita' di sterilita' maschile. Detto qs leggo che da 3 aa Lei sarebbe affetto da infezione da ureaplasma senza alcuna sintomatologia e gia' qs e' molto strano.
Sarebbe intanto utile sapere con quale metodo ( immunofluorescenza etc) sia stata diagnosticata tale infezione.
Utile sapere poi se con il primo getto urinario si noti differenza nel numero di leucociti rispetto al 2 getto urinario.
Utile sarebbe anche sapere obietivamente se l'urologo che la ha in cura , nel visitarla (esplorazione rettale),abbia riscontrato una possibile diminuizione di consistenza della ghiandola prostatica.
Cmq l'infezione nei casi piuì resistenti viene curata con l'assunzione di azitromicina..
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, purtroppo non so come rispondere in modo adeguato alle domande che mi ha posto, però sui referti delle analisi effettuate nel tempo c'è scritto tra parentesi "colturale", sarà questo il metodo di diagnosi? Inoltre i medici che mi hanno visitato non hanno mai fatto un'esplorazione rettale, ma in seguito ad un lieve incidente ho fatto di mia spontanea volontà un ecodoppler prostatico e testicolare, 3 anni fa, poco prima dell'insorgenza dell'infezione (o da quando me ne sono accorto, insomma), da cui non si è notata alcuna anomalia e nessuna calcificazione, ora non so se l'ecodoppler è bastato per essere certi anche della consistenza prostatica.
Per quanto riguarda i leucociti non ho alcuna informazione a riguardo.
Posso però ribadire che non ho avuto sintomatologia alcuna, o così lieve da non riuscire ad accorgermene. Tutte le spermiocolture con abg che ho eseguito sono legate a problemi e fastidi che hanno avuto le mie due partner, e che a tal punto penso siano partite da me, per colpa dell'ureaplasma.
Detto questo volevo sapere:
L'ureaplasma influenza la qualità dello sperma in modo non visibile immagino, ma una volta guarita l'infezione si può tornare alla fertilità originaria? Mi si consiglia lo spermiogramma?
3 giorni di azitromicina (3 pasticche da 500 mg una al giorno) si può considerare una dose sufficiente all'eliminazione dell'infezione?
Di nuovo, Grazie.
Per quanto riguarda i leucociti non ho alcuna informazione a riguardo.
Posso però ribadire che non ho avuto sintomatologia alcuna, o così lieve da non riuscire ad accorgermene. Tutte le spermiocolture con abg che ho eseguito sono legate a problemi e fastidi che hanno avuto le mie due partner, e che a tal punto penso siano partite da me, per colpa dell'ureaplasma.
Detto questo volevo sapere:
L'ureaplasma influenza la qualità dello sperma in modo non visibile immagino, ma una volta guarita l'infezione si può tornare alla fertilità originaria? Mi si consiglia lo spermiogramma?
3 giorni di azitromicina (3 pasticche da 500 mg una al giorno) si può considerare una dose sufficiente all'eliminazione dell'infezione?
Di nuovo, Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.5k visite dal 04/11/2019.
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