Riformazione cisti dell'epididimo dopo essere scoppiata.
Salve.
Due anni fa in seguito ad un intervento di ernia inguinale, mi si formò nei testicoli una cisti dell'epididimo davvero molto grande. Sembrava quasi un terzo testicolo, ed in alcuni momenti come ad esempio lo notte a letto quando i muscoli si rilassavano, era esageratamente sporgente e visibile, il che in questa ed altre situazioni mi creava forte disagio. Il medico mi consiglio di non operare ancora e di aspettare un po', dunque per qualche mese decisi di convivere con la mia "terza palla".
Poi, dopo circa tre mesi, in seguito ad un rapporto sessuale molto intenso, per l'esattezza al momento dell'orgasmo, sentii la cisti letteralmente "scoppiare". Ricordo di fatti che l'eiaculazione bruciò leggermente, fu come se con essa espulsi il liquido contenuto all'interno della cisti. Da quella notte la cisti era sparita.
Ora a distanza di due anni si è riformata, ma di dimensioni nettamente inferiori a quelle precedenti.
La mia domanda oggi è: lascio tutto così e continuo a darci dentro sperando che scoppi nuovamente oppure è il caso di valutare l'asportazione altrimenti continuerà a riformarsi sempre? In caso di operazione, sarebbe meglio aspirare il liquido all'interno o rimuoverla chirurgicamente così da esser sicuri che non si possa riformare? Attendo una Vostra cortese risposta.
Cordiali Saluti.
Due anni fa in seguito ad un intervento di ernia inguinale, mi si formò nei testicoli una cisti dell'epididimo davvero molto grande. Sembrava quasi un terzo testicolo, ed in alcuni momenti come ad esempio lo notte a letto quando i muscoli si rilassavano, era esageratamente sporgente e visibile, il che in questa ed altre situazioni mi creava forte disagio. Il medico mi consiglio di non operare ancora e di aspettare un po', dunque per qualche mese decisi di convivere con la mia "terza palla".
Poi, dopo circa tre mesi, in seguito ad un rapporto sessuale molto intenso, per l'esattezza al momento dell'orgasmo, sentii la cisti letteralmente "scoppiare". Ricordo di fatti che l'eiaculazione bruciò leggermente, fu come se con essa espulsi il liquido contenuto all'interno della cisti. Da quella notte la cisti era sparita.
Ora a distanza di due anni si è riformata, ma di dimensioni nettamente inferiori a quelle precedenti.
La mia domanda oggi è: lascio tutto così e continuo a darci dentro sperando che scoppi nuovamente oppure è il caso di valutare l'asportazione altrimenti continuerà a riformarsi sempre? In caso di operazione, sarebbe meglio aspirare il liquido all'interno o rimuoverla chirurgicamente così da esser sicuri che non si possa riformare? Attendo una Vostra cortese risposta.
Cordiali Saluti.
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caro lettore
intanto fare una buona valutazione ecografica per definire meglio "questa terza palla" poi si traggono le opportune conclusioni
cordiali saluti
intanto fare una buona valutazione ecografica per definire meglio "questa terza palla" poi si traggono le opportune conclusioni
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 24/10/2019.
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