Quesito su eiaculazione precoce (?)

La mia domanda è semplice tuttavia la ritengo per me importante: è normale durante le prime esperienze di rapporti completi "durare" solo pochi minuti (3-5-7... minuti)? Io sono appagato dall'esito delle mie prime esperienze ma chiaramente la durata non è sufficiente per dare piacere fino in fondo anche alla mia compagna. Posso sperare che in futuro, con l'esperienza e conoscendo meglio la sfera dei rapporti sessuali completi, la durata della penetrazione aumenti? Mi sapreste suggerire qualche modalità per controllare l'eiaculazione? Oppure devo pensare di soffrire di eiaculazione precoce? Ho avuto solo poche esperienze e prima di rivolgermi ad uno specialista vorrei avere qualche dato in più: faccio bene o dovrei andarci subito? Grazie per la vostra risposta sempre professionale e veloce.
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Dr. Renzo Benaglia Andrologo 665 1
Gentile Utente,
complimente, direi che è preparatissimo e ha già risposto alla sua domanda.
E' normalissimo ai primi rapporti non avere delle performance sessuali ottimali; ci vuole tempo e poi imparerà a controllare la propria eiaculazione.
Per adesso diei che deve vivere sereno la sua sessualità e non cercare di "medicalizzarla" con ginnastiche, farmaci, trucchi etc. Se questo fenomeno dovesse continuae per molti mesi allora ci scriva e le consiglieremo il da farsi.

Un caro saluto

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
se Lei decide di sottoporsi ad una visita Andrologica, la prima della Sua vita credo di capire, non fa di certo un passo falso. E' davvero molto importante per noi uomini entrare nell'ottica giusta di fronte alla figura dell'Andrologo. Se pensa di doverlo fare, invece, per il problema che ci segnala, beh...dire che è prematuro è dire poco. Quello che posso consigliarLe è di non indugiare troppo a lungo nei cosiddetti preliminari e di evitare performance sessuali affrettate o in posti scomodi e non riservati. Anche evitare lunghi periodi di astinenza è molto consigliabile.
Le faccio moltissimi affettuosi auguri... si sa il "debutto" è sempre un momento particolare ...ma diventerà prestissimo un attore navigato :o)
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile Utente,
concordo con le risposte precedenti e mi permetto, data la mia specifica competenza, ad affrontare la questione da un punto di vista psicologico. Come hanno giustamente sottolineato i miei colleghi è assolutamente fisiologico avere prestazioni incerte nel corso dei primi rapporti. Tenga presente che i primi contatti con la sessualità, soprattutto se vissuta a pieno in un rapporto completo, rappresentano un importante momento di conoscenza con il prorio corpo e il proprio modo di vivere l'atto sessuale pertanto risulta difficile comportarsi con la sicurezza di chi già sa cosa è capace e in grado di fare. A questo si aggiunge il timore di "non essere all'altezza", di non riuscire a soddisfare il proprio partner e conseguentemente di non meritarne l'affetto e di perderlo. Il rischio è quello di entrare in un circolo vizioso per cui l'ansia crescente di dover a tutti i costi evitare il fallimento finicono per determinarlo sistematicamente; il risultato sono prsetazioni ancora più scadenti e sentimenti di inadeguatezza che non fanno che alimentare i malumori della coppia. Il consiglio pertanto è quello di vivere serenamente questi primi approcci, in cui "il bello" è proprio il fatto di sperimentarsi liberamente scoprendo di volta in volta cosa piace a noi e al partner. La sessualità è prima di tutto una cosa che si impara, e si impara insieme. Si riproponga il problema solo se la cosa dovesse persistere molto a lungo e iniziasse a causarle serie difficoltà o disagi interpersonali che possono anche esulare dalla vita di coppia. Aggiungo infine che gli stessi criteri diagnostici per identificare un Disturbo da Eiaculazione Precoce ( mi riferisco, ad una diagnosi clinico-psichiatrica da DSM-IV) suggeriscono, proprio per evitare diagnosi avventate come avverrebbe nel suo caso, di tener conto dei fattori che influenzano l'eccitazione sessuale tra cui soprattutto l'età, la novità del partner sessuale e la frequenza recente dell'attività sessuale!
Spero d esserti stata d'aiuto, un grosso in bocc al lupo

F.Passoni

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
condivido nella sostanza e nei modi quanto espresso dalla Collega PASSONI.
Ancora un affettuoso saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,
un altro consiglio che le posso dare è la facile lettura di un buon testo di sessuologia di base come quello scritto da Master e Johnson "L'atto sessuale nell'uomo e nella donna". Feltrinelli editore , Milano.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Vi disturbo nuovamente perchè c'è stato un ulteriore sviluppo. Ho provato ad avere un rapporto con il preservativo perchè ho letto su un vostro post che riduce un poco la sensibiltà, quindi pensavo che potesse essere un buon modo per abituarsi a controllare l'eiaculazione. Beh, come si dice, "troppa grazia..." infatti non ha ridotto la sensibiltà ma l'ha proprio eliminata, praticamente non sentivo nulla al punto da perdere l'erezione. Il fatto di indossare il preservativo tende a far ricoprire il glande dal prepuzio e quindi a non farmi provare piacere, senza invece, come già sapete, raggiungo l'orgasmo senza difficoltà. La mia compagna assume la pillola anticoncezionale quindi non è un problema grave ma vorrei sapere se quello che è successo è normale ruotine d'avviamento come le prestazione non lunghissime che vi avevo già segnalato. Grazie ancora per l'aiuto che deciderete di darmi. Con grande stima e gratitudine.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi che in certa misura il fenomeno era prevedibile. Quello che non capisco è perchè il fatto di indossare il profilattico contringa il prepuzio a ricoprire il glande. Nella normalità, una volta che il pene è in erezione, il prepuzio scopre il glande. Ed è questo punto che si indossa il profilattico che, quindi, scorre a glande del tutto scoperto. Spero di aver ricostruito la scena in maniera comprensibile. E' chiaro che ci vuole di più a scriverlo che a farlo.
Affettuosi auguri per il periodo di "rodaggio" :o)
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#8]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,
quello che le è successo si può considerare uno dei possibili scenari che si verificano con l'uso del preservativo. Cerchi però di chiariremeglio la sua "situazione sessuale".
Un cordiale saluto.
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