Disfunzione erettile verosimilmente secondaria eiaculazione precoce
Buongiorno signori Medici. Ho 52 anni. Da 42 anni sono diabetico id ben compensato anche se so che avrei potuto essere più" bravo".
A 33 anni ho assunto psicofarmaci per diagnosi di depressione endogena scalato in 6 12 mesi secondo indicazione. Ricaduta a 42 anni e a pochi mesi fa uguale.
I psicofarmaci in passato hanno un Po condizionato la performance sessuale ma senza crearmi problemi. Aggiungo che fin da ragazzo ho sempre sofferto di eiaculazione precoce e forse questi farmaci mi hanno un po aiutato positivamente. Da almeno 8 /9 anni non prendevo più psicofarmaci. Se non una dose da copertina di Linus. . . .
Però negli ultimi 5 anni ho avuto una netta sensazione di deficit d erezione. (esempio diminuita, di molto, fisiologica erezione al risveglio al mattino e altro) Non tale da non avere rapporti o dover fare uso di farmaci ma la situazione è nettamente cambiata ed io ho imputato questo al diabete anche se complicanze importanti non me ne ha mai accusate. . un cenno di retinopatia stabile da 15 anni da un solo occhio e una lieve neuropatia arti inf. lievissima da me non percepita ma solo da esami.
Ho pensato che 35 40 anni di diabete incidessero anche sulla questione sesso. . . a tal proposito aggiungo che l eiaculazione precoce e peggiorata ma con mia moglie è una condizione che viviamo con trovato equilibrio intimo nostro anche se si vorrebbe sempre essere meglio e migliori per se è per chi si ama.
Ora prendendo di nuovo da qualche mese psicofarmaci la situazione è precipitata non proprio subito ma dopo 30 50 gg di terapia e considerando che sono consapevole che questi farmaci li dovrò prendere per molti mesi sto vivendo molto male. . . anche perché gli anni e il diabete vanno solo in un senso. . . .
Tutto ciò che vi ho detto può avere un senso? Devo solo aspettare di smettere psicofarmaci? O dovrei fare qualche visita specialistica ?
Mi viene da pensare che sarebbe inutile perché tutto ciò che vi ho descritto fa quadrato con un percorso segnato negativamente. In passato ho assunto qualche volta "farmaci in aiuto "ma mi riesce difficile rassegnarmi ad una soluzione così. Il desiderio non manca affatto. . . ma tutto diventa difficile e mortificante per me è per noi come coppia.
Nonostante diabete e psicofarmaci sono una persona attiva e credo normale. lavoro struttura sanitaria nell emergenza da quasi 30 anni.
Ho figli famiglia cane casa e tutto normale. . .
A 33 anni ho assunto psicofarmaci per diagnosi di depressione endogena scalato in 6 12 mesi secondo indicazione. Ricaduta a 42 anni e a pochi mesi fa uguale.
I psicofarmaci in passato hanno un Po condizionato la performance sessuale ma senza crearmi problemi. Aggiungo che fin da ragazzo ho sempre sofferto di eiaculazione precoce e forse questi farmaci mi hanno un po aiutato positivamente. Da almeno 8 /9 anni non prendevo più psicofarmaci. Se non una dose da copertina di Linus. . . .
Però negli ultimi 5 anni ho avuto una netta sensazione di deficit d erezione. (esempio diminuita, di molto, fisiologica erezione al risveglio al mattino e altro) Non tale da non avere rapporti o dover fare uso di farmaci ma la situazione è nettamente cambiata ed io ho imputato questo al diabete anche se complicanze importanti non me ne ha mai accusate. . un cenno di retinopatia stabile da 15 anni da un solo occhio e una lieve neuropatia arti inf. lievissima da me non percepita ma solo da esami.
Ho pensato che 35 40 anni di diabete incidessero anche sulla questione sesso. . . a tal proposito aggiungo che l eiaculazione precoce e peggiorata ma con mia moglie è una condizione che viviamo con trovato equilibrio intimo nostro anche se si vorrebbe sempre essere meglio e migliori per se è per chi si ama.
Ora prendendo di nuovo da qualche mese psicofarmaci la situazione è precipitata non proprio subito ma dopo 30 50 gg di terapia e considerando che sono consapevole che questi farmaci li dovrò prendere per molti mesi sto vivendo molto male. . . anche perché gli anni e il diabete vanno solo in un senso. . . .
Tutto ciò che vi ho detto può avere un senso? Devo solo aspettare di smettere psicofarmaci? O dovrei fare qualche visita specialistica ?
Mi viene da pensare che sarebbe inutile perché tutto ciò che vi ho descritto fa quadrato con un percorso segnato negativamente. In passato ho assunto qualche volta "farmaci in aiuto "ma mi riesce difficile rassegnarmi ad una soluzione così. Il desiderio non manca affatto. . . ma tutto diventa difficile e mortificante per me è per noi come coppia.
Nonostante diabete e psicofarmaci sono una persona attiva e credo normale. lavoro struttura sanitaria nell emergenza da quasi 30 anni.
Ho figli famiglia cane casa e tutto normale. . .
[#1]
Gentile lettore,
situazione clinica la sua particolare e, in qualche modo, da considerare abbastanza "complessa"; in questi casi purtroppo, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questi temi, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/231-farmaci-e-interventi-che-possono-danneggiare-la-sessualita-maschile.html
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
situazione clinica la sua particolare e, in qualche modo, da considerare abbastanza "complessa"; in questi casi purtroppo, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questi temi, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/231-farmaci-e-interventi-che-possono-danneggiare-la-sessualita-maschile.html
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#3]
Gentile lettore,
sulla questione "indicare un collega" le dico che questa non è la sede per una informazione così particolare e non di interesse generale.
Questo quesito è bene porlo, in prima battuta, al suo medico di fiducia e poi comunque, in altre sezioni del nostro sito, può sempre trovare un aiuto più mirato alla sua domanda.
Ancora un cordiale saluto.
sulla questione "indicare un collega" le dico che questa non è la sede per una informazione così particolare e non di interesse generale.
Questo quesito è bene porlo, in prima battuta, al suo medico di fiducia e poi comunque, in altre sezioni del nostro sito, può sempre trovare un aiuto più mirato alla sua domanda.
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 846 visite dal 21/08/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?