Eiaculazione precoce e zoloft
Gentili dottori, da più di un anno soffro in maniera sempre più grave di eiaculazione precoce (ora siamo intorno alle 3-4 spinte). Nel novembre dell'anno scorso mi sono rivolto ad un andrologo, il quale dopo un controllo al pene e alla prostata mi ha diagnosticato una leggera infiammazione alla prostatta stessa, curabile attraverso la somministrazione di Prixor 500 per 2 settimane e supposte Michasone per 10 giorni. Nel primo dopo le cure la situazione è migliorata, per poi tornare al punto di partenza; nello stesso periodo è migliorato un mio problema intestinale, che mi causa saltuarie diarree.
L'andrologo mi ha quindi prescritto un gel da ingerire prima dei pasti per ripulire l'intestino, a seguito di un esame delle feci in cui è stata riscontrata traccia di stafilococco aureus, purtroppo senza risultati.
La strada da intraprendere secondo il mio andrologo è ora, quella dell'uso dello zoloft, i cui effetti collaterali sarebbero in grado di diminuire la mia eccesiva sensibilità, e penso io anche per possibili problemi di natura psicologica; l'uso dello zoloft mi lascia comunque un po'perplesso.
Chiedo se possono esistere altre cause di tipo fisico per il mio problema, eventuali soluzioni o eventuali esami da fare: ricordo inoltre che inizialmente soffrivo di eccesiva sensibilità nella parte posteriore del pene, ora solo nella parte posteriore del glande; inoltre rapporti anali intrapresi da più di un anno senza preservativo con la mia attuale compagna possono avermi causato infezioni?
Saluto e ringrazio anticipatamente
L'andrologo mi ha quindi prescritto un gel da ingerire prima dei pasti per ripulire l'intestino, a seguito di un esame delle feci in cui è stata riscontrata traccia di stafilococco aureus, purtroppo senza risultati.
La strada da intraprendere secondo il mio andrologo è ora, quella dell'uso dello zoloft, i cui effetti collaterali sarebbero in grado di diminuire la mia eccesiva sensibilità, e penso io anche per possibili problemi di natura psicologica; l'uso dello zoloft mi lascia comunque un po'perplesso.
Chiedo se possono esistere altre cause di tipo fisico per il mio problema, eventuali soluzioni o eventuali esami da fare: ricordo inoltre che inizialmente soffrivo di eccesiva sensibilità nella parte posteriore del pene, ora solo nella parte posteriore del glande; inoltre rapporti anali intrapresi da più di un anno senza preservativo con la mia attuale compagna possono avermi causato infezioni?
Saluto e ringrazio anticipatamente
[#1]
caro lettore 14749,
mi sembra che il comportamento del suo medico sia stato sostanzialmente corretto.
Ha riscontrato un problema prostatico, ha consigliato una terapia, ha modificato la terapia e vedendo che la "tempistica" eiaculatoria non è cambiata le ha consigliato l'uso di un farmaco che può avere una certa efficacia nel controllare la eiaculazione
Lo prenda con tranquillità, per un tempo abbastanza lungo e poi ne riparli con il suo medico
cari saluti
mi sembra che il comportamento del suo medico sia stato sostanzialmente corretto.
Ha riscontrato un problema prostatico, ha consigliato una terapia, ha modificato la terapia e vedendo che la "tempistica" eiaculatoria non è cambiata le ha consigliato l'uso di un farmaco che può avere una certa efficacia nel controllare la eiaculazione
Lo prenda con tranquillità, per un tempo abbastanza lungo e poi ne riparli con il suo medico
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile Utente,
direi che l'atteggiamento sia diagnostico che terapeutico del Suo Medico di fiducia sia assolutamente da condividere.
Vorrei però esprimere una mia considerazione personale. Credo sia sempre opportuno, nonostante le comuni e ben consociute pratiche igieniche, che i rapporti penetrativi anali siano sempre "protetti".
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
direi che l'atteggiamento sia diagnostico che terapeutico del Suo Medico di fiducia sia assolutamente da condividere.
Vorrei però esprimere una mia considerazione personale. Credo sia sempre opportuno, nonostante le comuni e ben consociute pratiche igieniche, che i rapporti penetrativi anali siano sempre "protetti".
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.1k visite dal 31/05/2006.
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