La disfunzione erettile che
Spett.le Medicitalia,
dopo tre anni di astinenza al sesso, causa una separazione molto sofferta e il totale rifiuto da parte mia del gentilsesso, ho incontrato una ragazza con la quale sono attualmente fidanzato.
Il problema all'inizio era come poter soddisfare in pieno le sue esigenze sessuali, considerando il fatto che non è una ragazzina e che ha avuto moltissime esperienze. La prima volta è stato piuttosto deludente anche se ho avuto una erezione normale, il fatto è che a distanza di 4 mesi ho ritrovato il gusto ed il piacere del sesso di coppia ma anche alcuni suoi problemi.
Primo tra tutti è la disfunzione erettile che a volte mi causa enormi disagi, quasi tutte le volte che ho una erezione soddisfacente dopo circa 2 minuti la penetrazione ho una grave perdita di erezione o una eiaculazine precoce.
Un altro problema è che quando lei non c'è perché viviamo a 100 km di distanza l'uno dall'altro, molto spesso anche durante la giornata, ho erezioni abbastanza soddisfacenti, ma quando lei è con me ricomincia il calvario.
Non riesco ad avere una erezione dura e piena come io vorrei e come avevo fino a tre anni prima.
Il fatto è che prima di lei avevo una intenza attività sessuale con la mia ex (anche 4 volte al giorno e senza eiaculare per giorni) ma adesso non vi riesco.
Ho attribuito la causa ad una mia obesità che sto già curando.
Ho provato anche ad assumere dei farmaci tipo il CIALIS ma senza grandi benefici.
Probabilmente sarà una mia condizione psicologica ma vedo che anche lei durante il rapporto è molto distratta quasi come non "mi sentisse".
Vorrei avere qualche consiglio su come poter affrontare la situazione visto che sono già abbastanza deluso da ciò che mi sta succedendo.
Grazie e complimenti per la vostra competenza.
dopo tre anni di astinenza al sesso, causa una separazione molto sofferta e il totale rifiuto da parte mia del gentilsesso, ho incontrato una ragazza con la quale sono attualmente fidanzato.
Il problema all'inizio era come poter soddisfare in pieno le sue esigenze sessuali, considerando il fatto che non è una ragazzina e che ha avuto moltissime esperienze. La prima volta è stato piuttosto deludente anche se ho avuto una erezione normale, il fatto è che a distanza di 4 mesi ho ritrovato il gusto ed il piacere del sesso di coppia ma anche alcuni suoi problemi.
Primo tra tutti è la disfunzione erettile che a volte mi causa enormi disagi, quasi tutte le volte che ho una erezione soddisfacente dopo circa 2 minuti la penetrazione ho una grave perdita di erezione o una eiaculazine precoce.
Un altro problema è che quando lei non c'è perché viviamo a 100 km di distanza l'uno dall'altro, molto spesso anche durante la giornata, ho erezioni abbastanza soddisfacenti, ma quando lei è con me ricomincia il calvario.
Non riesco ad avere una erezione dura e piena come io vorrei e come avevo fino a tre anni prima.
Il fatto è che prima di lei avevo una intenza attività sessuale con la mia ex (anche 4 volte al giorno e senza eiaculare per giorni) ma adesso non vi riesco.
Ho attribuito la causa ad una mia obesità che sto già curando.
Ho provato anche ad assumere dei farmaci tipo il CIALIS ma senza grandi benefici.
Probabilmente sarà una mia condizione psicologica ma vedo che anche lei durante il rapporto è molto distratta quasi come non "mi sentisse".
Vorrei avere qualche consiglio su come poter affrontare la situazione visto che sono già abbastanza deluso da ciò che mi sta succedendo.
Grazie e complimenti per la vostra competenza.
[#1]
Caro signore certamente la sua condizione riconosce multipli fattori,primo tra tutti certamente quello dell'obesità che va assolutamente corretto. E' ormai ben nota la fortissima correlazione tra obesità (che è una malattia sistemica) e la disfunzione erettile.
In secondo luogo c'è senz'altro un quid psicologico nel suo approccio alla nuova partner che potrebbe cercare di risolvere parzialmente discutendone direttamente con lei senza ansie e vergogna. Diversamente sarebbe utile un approccio più specialistico magari consultando uno psicosessuologo.
In ultimo volevo farle notare (per sua maggiore tranquillità) che l'eiaculazione precoce è una problematica che a volte si associa alla DE ma non sono comunque due problemi che vanno necessariamente di pari passo; nel suo caso specificamente direi che non si tratta di eiaculazione precoce visto che comunque riferisce di un tempo di latenza intravaginale sufficiente ad essere considerato normale.
In secondo luogo c'è senz'altro un quid psicologico nel suo approccio alla nuova partner che potrebbe cercare di risolvere parzialmente discutendone direttamente con lei senza ansie e vergogna. Diversamente sarebbe utile un approccio più specialistico magari consultando uno psicosessuologo.
In ultimo volevo farle notare (per sua maggiore tranquillità) che l'eiaculazione precoce è una problematica che a volte si associa alla DE ma non sono comunque due problemi che vanno necessariamente di pari passo; nel suo caso specificamente direi che non si tratta di eiaculazione precoce visto che comunque riferisce di un tempo di latenza intravaginale sufficiente ad essere considerato normale.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#2]
Caro,
signore il suo post evidenzia una serie di valenze anche psicologiche che devono essere valuata all' interno di una patologia (la disfunzione erettile) che può avere anche altre originii. Un valido androllogo potrà esserle di aiuto, anche solo epr escludere una patologia di oorigine organica
signore il suo post evidenzia una serie di valenze anche psicologiche che devono essere valuata all' interno di una patologia (la disfunzione erettile) che può avere anche altre originii. Un valido androllogo potrà esserle di aiuto, anche solo epr escludere una patologia di oorigine organica
[#3]
Gentile lettore,
le suggerisco di iniziare da una dettagliata valutazione andrologica.
Da quanto ci scrive sembrerebe che in causa vi siano soprattutto fattori emotivi (periodo di stacco dalla sessualità, interruzione dolorosa dell'ultima relazione, confronto con nuova partner forse vissuta come "esperta" e di conseguenza timore di essere giudicato, rapporti quasi dovuti, visti i rari momenti di incontro dettati dalla distanza). Potrebbe quindi darsi che alla valutazione andrologica, dopo una analisi a 360° della situazione, vi sia anche lo spazio a indicazione di un percorso psicosessuologico.
Ci faccia sapere.
le suggerisco di iniziare da una dettagliata valutazione andrologica.
Da quanto ci scrive sembrerebe che in causa vi siano soprattutto fattori emotivi (periodo di stacco dalla sessualità, interruzione dolorosa dell'ultima relazione, confronto con nuova partner forse vissuta come "esperta" e di conseguenza timore di essere giudicato, rapporti quasi dovuti, visti i rari momenti di incontro dettati dalla distanza). Potrebbe quindi darsi che alla valutazione andrologica, dopo una analisi a 360° della situazione, vi sia anche lo spazio a indicazione di un percorso psicosessuologico.
Ci faccia sapere.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 18/02/2009.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?