Disfunzione erettile graduale

Gent.mi Dott.ri,
sono un ragazzo di 22 anni, ultimamente ho dei disturbi erettivi piuttosto gravi. Tutto ha avuto inizio qualche mese fa, con il diminuire delle erezioni e della libido, successivamente con il passare del tempo perdevo gradualmente rigidità al pene, nonché sensibilità al glande, sino all'impossibilità di avere un regolare rapporto sessuale.
Aggiungo altresì che ho raporti sessuali con DIVERSI partner e non con il solito ed abituale e non ho avuto mai problemi di carattere psicologico (ansia da prestazione, etc,..).
Per maggiore chiarezza vi espongo di seguito i sintomi attualmente presenti:
1) totale assenza o poca intensità delle erezioni notturne;
2) erezioni deboli sia autostimolate che nei rapporti sessuali;
3) mancanza di rigidità al glande ed all'asta del pene;
4) perdita di sensibilità al glande;
5) difficolta e quasi impossibilità a mantenere un erezione, per quanto debole che sia;
Allora, premettendo che ho letto con attenzione tutti gli articoli di andrologia di questo sito che potrebbero in qualche modo riguardare la mia situazione; considerando altresì l'assoluta mancanza di problemi di carattere psicologico; vi porgo la seguente domanda:
quali possono essere le "possibili", e ribadisco "possibili", cause di questo mio allarmante e soprattutto prematuro disturbo?
Non vi sto chiedendo una diagnosi completa ed assoluta poiché mi rendo perfettamente conto che non sarebbe possibile se non supportata da analisi adeguate.
Vi chiedo soltanto un sincero ed obbiettivo parere, senza l'utilizzo di paroloni per me incomprensibili essendo un profano nella scienza della medicina.
Certo di un vostro cortese riscontro, porgo
Cordiali Saluti.
[#1]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
quali le possibili cause di quanto ci ha scritto?
-di base: cause fisiche (alterazioni ormonali, problemi neirologici, altro?) o emotive/psicologiche, che però lei ci esclude.
Potremmo entrare nei rivoli di una miriade di ipotesi dettagliate, ma penso sarebbe un esercizio sterile, perchè di nessuna utilità nel suo caso specifico.
Come molto spesso in Medicina il colloquio clinico diretto e la visita sono dei presupposti irrinunciabili, tantopiù in un caso come il suo, in cui non pare emergere da quanto ci scrive un "principale imputato". Si rivolga quindi ad uno specialista del settore, l'Andrologo, e ci sappia dire che cosa le viene detto.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#2]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore,

oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Pescatori, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
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[#3]
Utente
Utente
Preg.mi Dott.ri Pescatori e Beretta,
vi ringrazio per la vosrta cortesia e celerità.
Ieri pomeriggio sono andato a portare gli esiti degli esami del sangue e delle urine al mio medico curante.
Lui dice che sono sanissimo (sarà), ed inoltre che mi faccio troppe paranoie. In ogni caso mi ha prescritto delle pillole di Levitra da 5 mg da assumere prima di ogni rapporto per qualche mese.
Così facendo dice che miglioreranno le erezioni e piano piano tornerò quello di un tempo, visto che, a suo dire, è un problema di carattere psicologico.
Scusate ma il problema "psicologico", se così lo vogliamo chiamare, non dovrebbe verificarsi solo al momento del rapporto? Perchè il mio problema si presenta anche con le erezioni autostimolate e con quelle notture, che prima erano regolari ed intense? Nello specifico vorrei capire se davvero la componente psicologica incide a 360°.
Ringraziandovi in anticipo per una vostra cortese risposta, porgo
Cordiali saluti.
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore ,

importanti cause psicologiche possono "incidere a 360 gradi", come dice lei, e determinare i "disturbi" da lei lamentati.

Quello su cui si può discutere è invece la terapia ricevuta senza prima avere consultato un esperto andrologo.

Se comunque il problema dovesse essere confermato come causato da una importante componente psicologica la strada da seguire potrebbe essere diversa.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

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