Scroto rettrattile: intervento chirurgico?
[#1]
Caro lettore 14265,
qualche volta l'eccessiva contrazione della cute scrotale può portare ad un "innalzamento" dei testicoli
Se la cosa debba o meno essere corretta chirurgicamente lo si può stabilire solo dopo una attenta valutazione clinica
da parte di uno specialista
cari saluti
qualche volta l'eccessiva contrazione della cute scrotale può portare ad un "innalzamento" dei testicoli
Se la cosa debba o meno essere corretta chirurgicamente lo si può stabilire solo dopo una attenta valutazione clinica
da parte di uno specialista
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile Utente,
cerchiamo di non generare confusione, altrimenti il 90% del genere maschile sulla terra avrebbe la sindrome del testicolo "in ascensore" :o)
Allora un fatto è la normale contrazione della tonaca muscolare della borsa scrotale (il muscolo si chiama dartos), un altro fatto è la risalita del testicolo verso e dentro l'orifizio inguinale esterno.
Gentile Utente,
Direi che questa definizione di per sè rende bene l'idea.
In altri termini il Suo testicolo risale in maniera abnorme verso l'alto in direzione del canale inguinale. Questa risalita può avvenire casualmente, dopo i più svariati stimoli o in determinate condizioni o posizioni (esposizione al freddo, alla guida della moto o dell'auto, durante il sonno, durante l'attività sportiva, durante l'atto sessuale). Le cause sono da scrivere almeno grossolanamente a tre condizioni:
1) particolare lassità o mancanza dei normali meccanismi anatomici di fissaggio del testicolo nello scroto.
2) un funicolo spermatico (il funicolo sospende il testicolo nello scroto) particolarmente breve.
3 Una ipertrofia (aumento di sviluppo) del muscolo cremastere che, già di norma, provvede al corretto movimento del testicolo nello scroto.
A parte il fastidio, che può divenire però notevole, il vero rischio è che muovendosi bruscamente, il testicolo vada incontro ad una sub-torsione o ad una torsione vera e propria. In questo caso il pericolo di perdere l'organo interessato è notevole, a meno di non riconoscere tempestivamente la complicanza ed intervenire chirurgicamente d'urgenza.
Allora non resta che escludere, con una visita clinica vera e non virtuale come quella che Le starei facendo io :o), l'esistenza o meno della suddetta sindrome.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
cerchiamo di non generare confusione, altrimenti il 90% del genere maschile sulla terra avrebbe la sindrome del testicolo "in ascensore" :o)
Allora un fatto è la normale contrazione della tonaca muscolare della borsa scrotale (il muscolo si chiama dartos), un altro fatto è la risalita del testicolo verso e dentro l'orifizio inguinale esterno.
Gentile Utente,
Direi che questa definizione di per sè rende bene l'idea.
In altri termini il Suo testicolo risale in maniera abnorme verso l'alto in direzione del canale inguinale. Questa risalita può avvenire casualmente, dopo i più svariati stimoli o in determinate condizioni o posizioni (esposizione al freddo, alla guida della moto o dell'auto, durante il sonno, durante l'attività sportiva, durante l'atto sessuale). Le cause sono da scrivere almeno grossolanamente a tre condizioni:
1) particolare lassità o mancanza dei normali meccanismi anatomici di fissaggio del testicolo nello scroto.
2) un funicolo spermatico (il funicolo sospende il testicolo nello scroto) particolarmente breve.
3 Una ipertrofia (aumento di sviluppo) del muscolo cremastere che, già di norma, provvede al corretto movimento del testicolo nello scroto.
A parte il fastidio, che può divenire però notevole, il vero rischio è che muovendosi bruscamente, il testicolo vada incontro ad una sub-torsione o ad una torsione vera e propria. In questo caso il pericolo di perdere l'organo interessato è notevole, a meno di non riconoscere tempestivamente la complicanza ed intervenire chirurgicamente d'urgenza.
Allora non resta che escludere, con una visita clinica vera e non virtuale come quella che Le starei facendo io :o), l'esistenza o meno della suddetta sindrome.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.1k visite dal 24/05/2006.
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