Acido clavulanico aumento libido
Salve dottori,
Mi rivolgo a voi per raccontarvi quanto mi sta succedendo per puro caso da quando da una settimana per un problema dentale sto assumendo amoxicilina e acido clavulanico.
Soffro da molto tempo di un calo della libido dovuto a prostatite e dolori al pene, eppure ho notato che da quando prendo augmentin ho una libido molto aumentata. Per far capire, io che ho reale voglia 2 volte a settimana, mi sono masturbato 6 volte in 3 giorni. Noto un cambio molto forte. È mai possibile che sia un effetto secondario dell'antibiotico?
Grazie mille per l'attenzione.
Mi rivolgo a voi per raccontarvi quanto mi sta succedendo per puro caso da quando da una settimana per un problema dentale sto assumendo amoxicilina e acido clavulanico.
Soffro da molto tempo di un calo della libido dovuto a prostatite e dolori al pene, eppure ho notato che da quando prendo augmentin ho una libido molto aumentata. Per far capire, io che ho reale voglia 2 volte a settimana, mi sono masturbato 6 volte in 3 giorni. Noto un cambio molto forte. È mai possibile che sia un effetto secondario dell'antibiotico?
Grazie mille per l'attenzione.
[#1]
caro lettore
l'antibiotico non ha alcun effetto
la guarigione di una patologia infiammatoria prostatica potrebbe avere effetti sulla libido e sulla attività erettile
aspetti a vedere come procede
non esageri con l'autoerotismo "contemplativo"
cordiali saluti
l'antibiotico non ha alcun effetto
la guarigione di una patologia infiammatoria prostatica potrebbe avere effetti sulla libido e sulla attività erettile
aspetti a vedere come procede
non esageri con l'autoerotismo "contemplativo"
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Ho trovato questo articolo del 2012 sul sito di Repubblica.
Libido e impotenza, dall'antibiotico un effetto a sorpresa.
Un antibiotico potrebbe rappresentare la nuova terapia per l'impotenza sessuale maschile. Si tratta dell'acido clavulanico, da anni commercializzato in associazione all'amoxicillina per combattere le comuni infezioni, mediante una azione inibente enzimatica sulla beta lattamasi. A differenza però dei comuni farmaci attualmente in commercio come Viagra, Cialis e Levitra, che agiscono quasi esclusivamente sul corpo cavernoso, inibendo la fosfodiesterasi 5 e quindi con una azione periferica, l'antibiotico, denominato Zoraxel, avrebbe una azione a livello cerebrale. In particolare sembra che l'acido clavulanico agisca sul sistema nervoso centrale, intervenendo sull'azione di serotonina e dopamina, le molecole che svolgono un ruolo chiave nelle 3 fasi della funzione sessuale: eccitazione, erezione e rilascio, con una particolare azione stimolante sulla libido. Per questo - dice il presidente degli andrologi, professor Furio Pirozzi Farina - il meccanismo di azione dell'acido clavulanico, oltre a mostrare effetti positivi sul maschio con disfunzione erettile (DE), apre nuove speranze per il trattamento delle disfunzioni legate ai problemi di eccitazione, ad esempio l'eiaculazione precoce, e anche nel trattamento delle disfunzioni sessuali femminili . Fino ad oggi però, a parte l'euforia dei risultati preliminari, siamo ancora in una fase sperimentale. Nel 2009 uno studio preclinico sui ratti realizzato dall'Università di Utrecht (Paesi Bassi) ha evidenziato un aumento dell'attività sessuale a seguito della somministrazione del farmaco. Successivamente la sperimentazione è proseguita sull'uomo con uno studio clinico di fase II in doppio cieco, randomizzato, con controllo verso placebo, che ha valutato la sicurezza e l'efficacia preliminare in 39 maschi tra i 18 ed i 65 anni con DE.
L'acido clavulanico si è dimostrato sicuro e ben tollerato, senza significativi eventi avversi e con ottimi risultati sulla disfunzione erettile. Lo studio di Fase IIb, attualmente in corso, interessa 225 uomini con DE, di età compresa tra i 18 ed i 65 anni. Ma solo a fine anno sapremo i risultati per verificare il possibile utilizzo clinico di questo farmaco. In precedenza, per la cura del deficit erettile è stato utilizzato un altro farmaco ad azione centrale, l'apomorfina.
Libido e impotenza, dall'antibiotico un effetto a sorpresa.
Un antibiotico potrebbe rappresentare la nuova terapia per l'impotenza sessuale maschile. Si tratta dell'acido clavulanico, da anni commercializzato in associazione all'amoxicillina per combattere le comuni infezioni, mediante una azione inibente enzimatica sulla beta lattamasi. A differenza però dei comuni farmaci attualmente in commercio come Viagra, Cialis e Levitra, che agiscono quasi esclusivamente sul corpo cavernoso, inibendo la fosfodiesterasi 5 e quindi con una azione periferica, l'antibiotico, denominato Zoraxel, avrebbe una azione a livello cerebrale. In particolare sembra che l'acido clavulanico agisca sul sistema nervoso centrale, intervenendo sull'azione di serotonina e dopamina, le molecole che svolgono un ruolo chiave nelle 3 fasi della funzione sessuale: eccitazione, erezione e rilascio, con una particolare azione stimolante sulla libido. Per questo - dice il presidente degli andrologi, professor Furio Pirozzi Farina - il meccanismo di azione dell'acido clavulanico, oltre a mostrare effetti positivi sul maschio con disfunzione erettile (DE), apre nuove speranze per il trattamento delle disfunzioni legate ai problemi di eccitazione, ad esempio l'eiaculazione precoce, e anche nel trattamento delle disfunzioni sessuali femminili . Fino ad oggi però, a parte l'euforia dei risultati preliminari, siamo ancora in una fase sperimentale. Nel 2009 uno studio preclinico sui ratti realizzato dall'Università di Utrecht (Paesi Bassi) ha evidenziato un aumento dell'attività sessuale a seguito della somministrazione del farmaco. Successivamente la sperimentazione è proseguita sull'uomo con uno studio clinico di fase II in doppio cieco, randomizzato, con controllo verso placebo, che ha valutato la sicurezza e l'efficacia preliminare in 39 maschi tra i 18 ed i 65 anni con DE.
L'acido clavulanico si è dimostrato sicuro e ben tollerato, senza significativi eventi avversi e con ottimi risultati sulla disfunzione erettile. Lo studio di Fase IIb, attualmente in corso, interessa 225 uomini con DE, di età compresa tra i 18 ed i 65 anni. Ma solo a fine anno sapremo i risultati per verificare il possibile utilizzo clinico di questo farmaco. In precedenza, per la cura del deficit erettile è stato utilizzato un altro farmaco ad azione centrale, l'apomorfina.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.9k visite dal 06/03/2019.
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