Ernioplastica e "tromboflebite" nervo dorsale pene
Salve a tutti
Il giorno 08-02-2019 ho fatto intervento di ernio-plastica inguinale destra secondo lichtenstein.
Sono preoccupato per un problema che non vedo risolversi,cerco di spegarvelo al meglio.
I primi giorni post-intervento erano fastidiose le erezioni per il forte tiraggio della vena dorsale del pene(dritta e completamente tesa).
Pensavo fosse un nervo e che tutto si risolvesse da solo quindi ho cercato di evitarle,poi dopo 20giorni non solo mi risultano problematiche,ma continuava a rimanere molto tesa,dura e dolorosa,visibile quindi anche ad occhio nudo.
La vena tende anche nel pube,dirigendosi verso la cicatrice appena sopra,premetto che prima del intervento era lievemente tesa durante le erezioni,ma senza grossi fastidi e assolutamente non in questo stato,ora tira tutta verso la cicatrice che è vicina ed è restata invariata nei giorni.
(Sembra sia "troppo corta") è dura ed è dura anche una vena vicina ad essa.
Il chirurgo mi ha detto che non c'entra con l'intervento e che è altro,ma questo forte tiraggio é avvenuto appena dopo l'operazione(non è che la cicatrice e suture comunque tirano verso di s'è i tessuti vicini?).
Ho fatto visita dal urologo appunto chiamato dal chirurgo e mi ha diagnosticato s.di Mondor(trombo-flebite vena dorsale del pene).Farò controllo a Metà Marzo ed ora devo proseguire punture di enoxaparina 0,4ml-poi cardioaspirina con astinenza da erezioni e attivita' sessuale,infatti vedo di evitare assolutamente per il momento.(l'eccitazione dopo l'intervento è se attuata molto più forte e sensibile).
(nel pube proprio vicino alla vena si é formato un nodulo oltre a quello della cicatrice che é ovviamente indurito).
Come é possibile che una vena invece di fare il suo percorso lungo il pene sia così tesa non rispettandone la forma anatomica?
In altre zone sempre nella base del pene questo non accade.
Spero sia risolvibile,è fastidioso.
Ho cercato di essere più conciso e preciso possibile.
Molte grazie
Il giorno 08-02-2019 ho fatto intervento di ernio-plastica inguinale destra secondo lichtenstein.
Sono preoccupato per un problema che non vedo risolversi,cerco di spegarvelo al meglio.
I primi giorni post-intervento erano fastidiose le erezioni per il forte tiraggio della vena dorsale del pene(dritta e completamente tesa).
Pensavo fosse un nervo e che tutto si risolvesse da solo quindi ho cercato di evitarle,poi dopo 20giorni non solo mi risultano problematiche,ma continuava a rimanere molto tesa,dura e dolorosa,visibile quindi anche ad occhio nudo.
La vena tende anche nel pube,dirigendosi verso la cicatrice appena sopra,premetto che prima del intervento era lievemente tesa durante le erezioni,ma senza grossi fastidi e assolutamente non in questo stato,ora tira tutta verso la cicatrice che è vicina ed è restata invariata nei giorni.
(Sembra sia "troppo corta") è dura ed è dura anche una vena vicina ad essa.
Il chirurgo mi ha detto che non c'entra con l'intervento e che è altro,ma questo forte tiraggio é avvenuto appena dopo l'operazione(non è che la cicatrice e suture comunque tirano verso di s'è i tessuti vicini?).
Ho fatto visita dal urologo appunto chiamato dal chirurgo e mi ha diagnosticato s.di Mondor(trombo-flebite vena dorsale del pene).Farò controllo a Metà Marzo ed ora devo proseguire punture di enoxaparina 0,4ml-poi cardioaspirina con astinenza da erezioni e attivita' sessuale,infatti vedo di evitare assolutamente per il momento.(l'eccitazione dopo l'intervento è se attuata molto più forte e sensibile).
(nel pube proprio vicino alla vena si é formato un nodulo oltre a quello della cicatrice che é ovviamente indurito).
Come é possibile che una vena invece di fare il suo percorso lungo il pene sia così tesa non rispettandone la forma anatomica?
In altre zone sempre nella base del pene questo non accade.
Spero sia risolvibile,è fastidioso.
Ho cercato di essere più conciso e preciso possibile.
Molte grazie
[#1]
gentile lettore,
le tromboflebiti, anche quelle che interessano le vene del pene, sono fastidiose e richiedono diverso tempo per la loro risoluzione.
Segua ora tutte le indicazioni cliniche già ricevute in diretta e si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
le tromboflebiti, anche quelle che interessano le vene del pene, sono fastidiose e richiedono diverso tempo per la loro risoluzione.
Segua ora tutte le indicazioni cliniche già ricevute in diretta e si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Utente
Molte grazie davvero di avermi risposto! Certo,senza valutazione dal vivo non è possibile comprendere a fondo,essendo preoccupato ho iniziato a leggere e documentarmi sulla cosa.
C'è solo una seconda cosa molto importante che però pare l'urologo-andrologo che ora mi segue non sappia rispondere e non mi ha dato una risposta chiara(chiederò anche se é possibile fare ecodopler al pene eretto),premetto che una cosa del genere mi è venuta fuori solo dopo l'intervento,prima ogni tanto se troppa masturbazione o rapporti avevo del dolore passeggero alla base dell'asta..
Ho fatto ignorantemente per un bel periodo(ora é più di un anno o due che ho totalmente smesso!)ogni tanto streching manuale a pene molle perché girava voce in web lo allungasse e facesse fluire più sangue,notavo ingrossamento e ingrandimento con erezioni piu' potenti(ma mai usato strumentazioni che vendono in rete)poi ho giusto pensato che era una cosa da non fare anche perché diventava effettivamente più voluminoso e avevo intuito fosse da non fare.
La domanda é:
Dal punto di vista morfologico relativo alla relazione fra asta e vene,se il pene ha una "mutazione" fisica le vene tendono poi a tendersi di più?
In una visita andrologica dell'anno scorso fatta per sicurezza mia personale e per qualche dolore quando c'è troppa attività, risultò tutto ok compresa tonaca albuginea(con eco a pene in riposo).
Grazie
C'è solo una seconda cosa molto importante che però pare l'urologo-andrologo che ora mi segue non sappia rispondere e non mi ha dato una risposta chiara(chiederò anche se é possibile fare ecodopler al pene eretto),premetto che una cosa del genere mi è venuta fuori solo dopo l'intervento,prima ogni tanto se troppa masturbazione o rapporti avevo del dolore passeggero alla base dell'asta..
Ho fatto ignorantemente per un bel periodo(ora é più di un anno o due che ho totalmente smesso!)ogni tanto streching manuale a pene molle perché girava voce in web lo allungasse e facesse fluire più sangue,notavo ingrossamento e ingrandimento con erezioni piu' potenti(ma mai usato strumentazioni che vendono in rete)poi ho giusto pensato che era una cosa da non fare anche perché diventava effettivamente più voluminoso e avevo intuito fosse da non fare.
La domanda é:
Dal punto di vista morfologico relativo alla relazione fra asta e vene,se il pene ha una "mutazione" fisica le vene tendono poi a tendersi di più?
In una visita andrologica dell'anno scorso fatta per sicurezza mia personale e per qualche dolore quando c'è troppa attività, risultò tutto ok compresa tonaca albuginea(con eco a pene in riposo).
Grazie
[#6]
Utente
Eccomi,grazie,ho visto chirurgo che mi ha operato e l'urologo,visitato con apparecchiatura ecografica,dicono entrambi che il nodulo vicino alla vena e alla cicatrice (Il nodulo è a 2 cm sopra il pene,dicono sia in relazione con l'accaduto) è un coagulo(quello e' avvenuto appena dopo l'intervento,ricordo che i giorni successivi sentivo tutto il basso pube tirare verso la cicatrice dell'intervento)..hanno detto che le vene dorsali del pene sono trombizzate(credo in più punti da quel che ho compreso)tornerò alla visita urologica tra un po' di giorni.(Continuare l'enoxaparina).Assolutamente stare con meno erezioni possibili e zero masturbazione(notavo che infatti le vene del pene in erezione ed in eccitazione sembravano scoppiare e fa tutto male,dopo l'intervento è peggiorato tantissimo mentre prima lo erano solo un po' durante forte eccitazione e basta).
Sono preoccupato,ma si deve affrontare tutto con calma.
Le vene possono essere in qualche modo già state deboli o traumatizzate prima?(Sono consapevole che non si danno diagnosi senza aver visto,ma come semplice possibilità è fattibile il fatto che le vene siano altamente predisposte a questo?).
Ha detto che ora per eco doppler pene in erezione è troppo presto.
Gradirei un giorno fare questo esame venoso durante l'erezione.
Sono preoccupato,ma si deve affrontare tutto con calma.
Le vene possono essere in qualche modo già state deboli o traumatizzate prima?(Sono consapevole che non si danno diagnosi senza aver visto,ma come semplice possibilità è fattibile il fatto che le vene siano altamente predisposte a questo?).
Ha detto che ora per eco doppler pene in erezione è troppo presto.
Gradirei un giorno fare questo esame venoso durante l'erezione.
[#8]
Utente
È possibile che siano le suture della rete mesh a creare questi problemi? Se la situazione non si scioglie,credo mi farò fare visita da un chirurgo venoso. Chiederò comunque al urologo se sono le suture della protesi a crearmi quel problema sopra la vena,non credo sia affatto impossibile
[#10]
Utente
Inizio una serie di indagini non tornando per ora dal chirurgo perché mi lasciò al urologo.Vedrò con quali medici chiedere analisi chiari,diagnostici e consigli..
Sono preoccupato e non mi convince tranquilizzandomi ne la situazione,ne le risposte veloci del chirurgo che mi ha operato.
Vorrei proporre la possibilità di un esame che veda anche retina-mesh e situazione vicina(il nodulo) in modo chiaro(tipo rm).
Ora evito tassativamente come consigliato la masturbazione e erezioni nel meglio che posso,perché farebbero pure male(frustrante).È molto brutto trovarsi così.
Grazie ancora per avermi risposto,noto che nella vita capitano anche medici non scrupolosi.
Cercherò di rendere chiaro il prima possibile cosa mi é successo e che ancora non si risolve.
Sono preoccupato e non mi convince tranquilizzandomi ne la situazione,ne le risposte veloci del chirurgo che mi ha operato.
Vorrei proporre la possibilità di un esame che veda anche retina-mesh e situazione vicina(il nodulo) in modo chiaro(tipo rm).
Ora evito tassativamente come consigliato la masturbazione e erezioni nel meglio che posso,perché farebbero pure male(frustrante).È molto brutto trovarsi così.
Grazie ancora per avermi risposto,noto che nella vita capitano anche medici non scrupolosi.
Cercherò di rendere chiaro il prima possibile cosa mi é successo e che ancora non si risolve.
[#12]
Utente
Le chiedo per favore un parere proprio riguardo le vene.Guardandomi bene ho praticamente tre vene in crisi,una vicino al glande(lato dorsale,che scorre lungo la circonferenza),quella dorsale superficiale(lungo l'asta)e una adiacente ad essa(scorre sempre lungo l'asta).Fastidiose con pene in erezione e la masturbazione se provo è ora veramente difficile da praticare.
La dorsale tira parecchio fino al pube e oltre..il pene non é libero di muoversi su e giu.
Il tecnico dell'ecografia diceva sorpreso che una delle due dorsali è trombizzata del tutto e l'urologo(quello che c'era oggi)..(sono andato a far vedere gli esiti)..ha detto che resterà probabilmente così mentre la dorsale "principale" col tempo si ricanalizza.(di quella vicino al glande non ne han parlato).Devo proseguire l'enoxaparina per altri 30giorni e poi cardioaspirina.Sono cose che dovrebbero guarire con il tempo.
La mia domanda è:Che parametri di guarigione esistono in media?
In base alle vostre esperienze mediche una vena se non si ricanalizza darà sempre così fastidio è sarà sempre così dura?..(da flaccido il disturbo è minimo..si amplifica e si rende serio da eretto)
La dorsale tira parecchio fino al pube e oltre..il pene non é libero di muoversi su e giu.
Il tecnico dell'ecografia diceva sorpreso che una delle due dorsali è trombizzata del tutto e l'urologo(quello che c'era oggi)..(sono andato a far vedere gli esiti)..ha detto che resterà probabilmente così mentre la dorsale "principale" col tempo si ricanalizza.(di quella vicino al glande non ne han parlato).Devo proseguire l'enoxaparina per altri 30giorni e poi cardioaspirina.Sono cose che dovrebbero guarire con il tempo.
La mia domanda è:Che parametri di guarigione esistono in media?
In base alle vostre esperienze mediche una vena se non si ricanalizza darà sempre così fastidio è sarà sempre così dura?..(da flaccido il disturbo è minimo..si amplifica e si rende serio da eretto)
[#14]
Utente
Si,mi tocca,riguardo al nodulo pubico sopra il pene pare non si è ancora capito chiaramente se sia trombotizzazione o cheloide.Tira..
Vedrò di informarmi quindi (se cheloide) cosa si possa fare per ridurlo,quindi ridurre il suo forte tiraggio..caspita,non avrei mai pensato a complicazioni così.
Vedrò di informarmi quindi (se cheloide) cosa si possa fare per ridurlo,quindi ridurre il suo forte tiraggio..caspita,non avrei mai pensato a complicazioni così.
[#16]
Utente
Vero!Anche il comportamento cicatriziale..
Riguardo le vene di un pene,esiste solo l'eco color dopler per vedere se esse sono danneggiate?(con un ecografia l'anno scorso un andrologo disse che andava tutto bene) Ci ero stato perché ogni tanto nel contesto sessuale e di penetrazione mi faceva male sopratutto alla base del pene, allora cercavo poi di stare più attento e delicato.
Considerato di aver fatto per diverso tempo ogni tanto la mungitura(e qui' aggiungo chiaramente di non farlo mai,era una moda anni fa che appariva in internet,pareva "sana"..il motivo che poi al momento le erezioni siano "più forti"non e' da badarci!
Anche perché diventano poi più lente ed il membro si stira,diventando meno compatto! Noto che in web ora diversi andrologi giustamente lo sconsigliano vivamente).
Anche se tutto questo difficile problema mi è venuto dopo l'intervento,vorrei sapere se ce la possibilità di individuare siano danneggiate o se ce solo eco dopler per farlo.
Il nodulo pubico comunque prude e duole sempre,ce chi minimizza le situazioni "cheloidi"
Mah
Riguardo le vene di un pene,esiste solo l'eco color dopler per vedere se esse sono danneggiate?(con un ecografia l'anno scorso un andrologo disse che andava tutto bene) Ci ero stato perché ogni tanto nel contesto sessuale e di penetrazione mi faceva male sopratutto alla base del pene, allora cercavo poi di stare più attento e delicato.
Considerato di aver fatto per diverso tempo ogni tanto la mungitura(e qui' aggiungo chiaramente di non farlo mai,era una moda anni fa che appariva in internet,pareva "sana"..il motivo che poi al momento le erezioni siano "più forti"non e' da badarci!
Anche perché diventano poi più lente ed il membro si stira,diventando meno compatto! Noto che in web ora diversi andrologi giustamente lo sconsigliano vivamente).
Anche se tutto questo difficile problema mi è venuto dopo l'intervento,vorrei sapere se ce la possibilità di individuare siano danneggiate o se ce solo eco dopler per farlo.
Il nodulo pubico comunque prude e duole sempre,ce chi minimizza le situazioni "cheloidi"
Mah
[#17]
Utente
Andro' ad informarmi da un altro medico.
La situazione non si sblocca ed e' passato più di un mese dall'intervento,le vene e la dorsale rimangono trombizzate.
Non sono piu' d'accordo con la diagnosi di "mondor's"senza sapere come sia realmente la situazione venosa sotto la cicatrice dell'intervento e il percorso della vena che poi si dirige sul pene.
L'ecografista infatti non riusciva con la sua strumentazione vedere la situazione interna della fossa iliaca,ma solo del pene..chiederò un rm,ma non al urologo perché più di dirmi che passa da sé non aggiunge altre spiegazioni ed io prima di operarmi non ero così!
Mi si è cambiata la vita,mi fanno male le vene e sotto l'intervento.Sto cercando spiegazioni con esami seri.
La situazione non si sblocca ed e' passato più di un mese dall'intervento,le vene e la dorsale rimangono trombizzate.
Non sono piu' d'accordo con la diagnosi di "mondor's"senza sapere come sia realmente la situazione venosa sotto la cicatrice dell'intervento e il percorso della vena che poi si dirige sul pene.
L'ecografista infatti non riusciva con la sua strumentazione vedere la situazione interna della fossa iliaca,ma solo del pene..chiederò un rm,ma non al urologo perché più di dirmi che passa da sé non aggiunge altre spiegazioni ed io prima di operarmi non ero così!
Mi si è cambiata la vita,mi fanno male le vene e sotto l'intervento.Sto cercando spiegazioni con esami seri.
[#19]
Utente
Esatto,non posso fermarmi senza trovare una posizione e persona che inizi ad analizzare il caso(psicologicamente infatti ci si sente persi e senza un valido perché del problema,trovarsi così è stato veramente molto brutto(giorno 8-10 Febbraio).
L'ultima visita fatta da un nuovo andrologo ha ora aggiunto risonanza magnetica con contrasto(credo con contrasto da quel che ho compreso perché ho fatto esame della creatinina(il medico di base infatti ha detto così).
A questo punto credo si inizi un analisi più seria.
Dice che ci sono certamente anche casi di trombo-flebiti al pene nei post interventi chirurgici.
Ed ora si vedrà..spero vada tutto bene
L'ultima visita fatta da un nuovo andrologo ha ora aggiunto risonanza magnetica con contrasto(credo con contrasto da quel che ho compreso perché ho fatto esame della creatinina(il medico di base infatti ha detto così).
A questo punto credo si inizi un analisi più seria.
Dice che ci sono certamente anche casi di trombo-flebiti al pene nei post interventi chirurgici.
Ed ora si vedrà..spero vada tutto bene
[#21]
Utente
Fatto eco-dopler(non dinamico,data la situazione invalidante probabilmente non si fidava) e risonanza magnetica peniena con contrasto.
L'ecografo dice che é trombo-flebite non di mondor perché non è la vena superficiale,ma riguarda altre vene(non so' a cosa pensare) e che la diramazione addominale che parte al inizio della cicatrice verso l'ombelico sono praticamente altre trombo-flebiti.
Questa vena del pene che poi si dirama posso dire che si dirige(si sente anche al tatto) in sede della cicatrice e del intervento.
Vi esporro' gli esiti appena li avrò ritirati,non mi spiace se anche altri di voi espongano il loro pensiero.
Il medico che ha prescritto gli esami mi ha detto per telefono che ritirati gli esami ne parlero' con il mio medico curante,mi é dispiaciuta questa risposta e vedrò quindi che si può fare.
Questa situazione è critica perché non mi permette più di masturbarmi come prima,Il prepuzio da pene eretto e' quasi immobile per il tiraggio perciò dove per qualche urologo o andrologo la situazione magari può non essere grave,per l'attività sessuale lo è assai.
Non sono un chirurgo perciò non sapendo le modalità che si usano per un operazione non posso sapere se delle vene possono essere state tagliate o se aprendo,traumatizzate,cerchero' di comprendere la reale situazione per veder come poter "sistemare".
Tra qualche giorno ritiro gli esiti.
L'ecografo dice che é trombo-flebite non di mondor perché non è la vena superficiale,ma riguarda altre vene(non so' a cosa pensare) e che la diramazione addominale che parte al inizio della cicatrice verso l'ombelico sono praticamente altre trombo-flebiti.
Questa vena del pene che poi si dirama posso dire che si dirige(si sente anche al tatto) in sede della cicatrice e del intervento.
Vi esporro' gli esiti appena li avrò ritirati,non mi spiace se anche altri di voi espongano il loro pensiero.
Il medico che ha prescritto gli esami mi ha detto per telefono che ritirati gli esami ne parlero' con il mio medico curante,mi é dispiaciuta questa risposta e vedrò quindi che si può fare.
Questa situazione è critica perché non mi permette più di masturbarmi come prima,Il prepuzio da pene eretto e' quasi immobile per il tiraggio perciò dove per qualche urologo o andrologo la situazione magari può non essere grave,per l'attività sessuale lo è assai.
Non sono un chirurgo perciò non sapendo le modalità che si usano per un operazione non posso sapere se delle vene possono essere state tagliate o se aprendo,traumatizzate,cerchero' di comprendere la reale situazione per veder come poter "sistemare".
Tra qualche giorno ritiro gli esiti.
[#24]
Utente
ECO Doppler(l'ho fatta con pene flaccido)
La vena dorsale superficiale del pene è dura alla palpazione,con contenuto ecogeno nella porzione più prossimale e assenza di segnale al color doppler,aspetto suggestivo per trombosi parcellare.
Dilatata la vena sottocoronale,anch'essa priva di segnale al color doppler.
Pervie,ma di consistenza aumentata alla palpazione e dolenti alla compressione con trasduttore le vene superficiali sulla parete addominale inferiore a dx.
RM:
RM inferiore e pelvi con mdc(incluso vescica,pelvi maschile o femminile e relativa.dist.vascol) anche questa fatta a pene flaccido.
Notizie cliniche:sindrome di Mondor
Esame eseguito sui tre piani dello spazio con sequenze TSE pesate in T2 T1 Dixon dinamiche ottenute dopo somministrazione di mdc paramagnetico(gaditeriolo)
La vena dorsale superficiale presenta a livello della parte più prossimale della porzione libera del pene intensità di segnale discretamente elevata nelle sequenze T1 e T2 pesate,con assenza di enchancement endoluminare,aspetti che orientano per trombosi subacuta.
Pervie le vene superficiali più distalmente.
La parete del vaso è iperemica,aspetto riscontrabile anche a livello delle vene sottocoronali e superficiali della regione pubica sul lato dx,reperti suggestivi per flebite.
Regolari le caratteristiche di intensità di segnale dei corpi cavernosi e del corpo spongioso.
Farò quando potrò,un esame dinamico perché in erezione tutto si trasforma in forte fastidio con dolore perineo(fitte) e fitte sul glande..(sì,il glande da dolore).
Questi esami sono con pene flaccido.
Anche se i medici mi dicono di stare sereno,comunque un esame eco dinamico,credo sia da fare dato i diversi disturbi e sofferenze(anche al glande con fitte).
Cosa ne pensa e pensate genericamente?
È davvero dura vivere ora questo problema.
Grazie
La vena dorsale superficiale del pene è dura alla palpazione,con contenuto ecogeno nella porzione più prossimale e assenza di segnale al color doppler,aspetto suggestivo per trombosi parcellare.
Dilatata la vena sottocoronale,anch'essa priva di segnale al color doppler.
Pervie,ma di consistenza aumentata alla palpazione e dolenti alla compressione con trasduttore le vene superficiali sulla parete addominale inferiore a dx.
RM:
RM inferiore e pelvi con mdc(incluso vescica,pelvi maschile o femminile e relativa.dist.vascol) anche questa fatta a pene flaccido.
Notizie cliniche:sindrome di Mondor
Esame eseguito sui tre piani dello spazio con sequenze TSE pesate in T2 T1 Dixon dinamiche ottenute dopo somministrazione di mdc paramagnetico(gaditeriolo)
La vena dorsale superficiale presenta a livello della parte più prossimale della porzione libera del pene intensità di segnale discretamente elevata nelle sequenze T1 e T2 pesate,con assenza di enchancement endoluminare,aspetti che orientano per trombosi subacuta.
Pervie le vene superficiali più distalmente.
La parete del vaso è iperemica,aspetto riscontrabile anche a livello delle vene sottocoronali e superficiali della regione pubica sul lato dx,reperti suggestivi per flebite.
Regolari le caratteristiche di intensità di segnale dei corpi cavernosi e del corpo spongioso.
Farò quando potrò,un esame dinamico perché in erezione tutto si trasforma in forte fastidio con dolore perineo(fitte) e fitte sul glande..(sì,il glande da dolore).
Questi esami sono con pene flaccido.
Anche se i medici mi dicono di stare sereno,comunque un esame eco dinamico,credo sia da fare dato i diversi disturbi e sofferenze(anche al glande con fitte).
Cosa ne pensa e pensate genericamente?
È davvero dura vivere ora questo problema.
Grazie
[#25]
Sembra proprio si tratti di una flebite che interessa sicuramente e comunque le vene superficiali prossimali del suo pene, segua le indicazioni dello specialista che la sta seguendo e non sia tempestivo nel richiedere una valutazione dinamica.
[#26]
Utente
Non ho nessuna indicazione,
mi trovo semplicemente in queste difficoltà e basta.
Da quello che ho capito non si può far nulla e dovrebbe avere un decorso positivo fatto di pazienza.
Dopo la pratica sessuale mi si gonfia anche di molto il prepuzio.
Anche le vene in esso sono trombizzate o problemmatiche(credo sia proprio per quello che si gonfi).
mi trovo semplicemente in queste difficoltà e basta.
Da quello che ho capito non si può far nulla e dovrebbe avere un decorso positivo fatto di pazienza.
Dopo la pratica sessuale mi si gonfia anche di molto il prepuzio.
Anche le vene in esso sono trombizzate o problemmatiche(credo sia proprio per quello che si gonfi).
[#29]
Utente
Non mi convince perché con eco color doppler è ovvio che la vena che sale sul pube e si dirige a destra entrando in profondità man mano non la si vede più(lo dicono anche gli ecografi in cui son stato..dicono "da qui' in poi non riesco vedere")ma siccome poi da pene eretto(lei gonfiandosi si rende visibile 3 4 volte di più) la si sente pure al tatto che arriva fino in sede cicatriziale del intervento,(poi basta,non si vede nulla e presumo entri in profondità..sul intervento c'è ovviamente solo tessuto duro) con ovvio dolore perché essa è in sofferenza.Quindi
Vedo se possibile poterla osservare "nero su bianco" perché nessuno sa dire certamente cos'è.
Dal 8-9 febbraio mi è cambiata la vita,e mi pongo delle domande in cui nel 2019 penso si possano riuscire a rispondere
Vedo se possibile poterla osservare "nero su bianco" perché nessuno sa dire certamente cos'è.
Dal 8-9 febbraio mi è cambiata la vita,e mi pongo delle domande in cui nel 2019 penso si possano riuscire a rispondere
[#31]
Con il termine tromboflebite ci si riferisce alla infiammazione di vene con conseguente trombosi mentre le vene varicose (o varici) sono delle dilatazioni abnormi e sacculari delle vene.
Ancora un cordiale saluto.
Ancora un cordiale saluto.
[#33]
Utente
Credete che un angio-tac possa rivelarmi la situazione in modo molto più chiaro e nitido?Mi é stata consigliata e sono propenso quindi a richiederla.
(Ancora dolore fastidio della vena sul pene-pube e sede cicatriziale)..si è creato un bel disastro sì perché sono in crisi poi tutte le sue diramazioni sull'asta.
(Ancora dolore fastidio della vena sul pene-pube e sede cicatriziale)..si è creato un bel disastro sì perché sono in crisi poi tutte le sue diramazioni sull'asta.
[#36]
Utente
Salve! Aggiorno:per sicurezza e prassi avevo piu di un mese fa' effettuato questo esame del tampone più colturale,questo é il risultato E. batterioscopico diretto:non purulento-assente trichomonas vaginalis-lieviti:assenti blastospore-lieviti:assenti ife e pseudoife. Esame colturale negativo-presente flora microbica residente.
La situazione tromboflebite è in risoluzione del 60-70% e sono quindi più sereno! Ora delle tre vene la dorsale non lo so,ma le due laterali sembravano poi svuotarsi e diventare sottili sottili.
Il prepuzio ora sale e scende con pene in erezione quasi come prima senza più il tiraggio forte.
Rimane anche se minore la postite(vene piccole trombizzate-rossore-irritazione,gonfiore) del prepuzio.
Non metto più creme perché tendono a gonfiare la parte irritata.
Speriamo tutto tenda ancora a migliorare.
La situazione tromboflebite è in risoluzione del 60-70% e sono quindi più sereno! Ora delle tre vene la dorsale non lo so,ma le due laterali sembravano poi svuotarsi e diventare sottili sottili.
Il prepuzio ora sale e scende con pene in erezione quasi come prima senza più il tiraggio forte.
Rimane anche se minore la postite(vene piccole trombizzate-rossore-irritazione,gonfiore) del prepuzio.
Non metto più creme perché tendono a gonfiare la parte irritata.
Speriamo tutto tenda ancora a migliorare.
Questo consulto ha ricevuto 37 risposte e 6.3k visite dal 27/02/2019.
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