Piercing pene
Salve, a luglio ho fatto un piercing al glande, dopo aver aspettato tutto il periodo opportuno alla guarigione ho iniziato a ripraticare una normalissima attività sessuale. Il piercing entra dall'uretra e fuoriesce dal polo apposto, con il tempo ho notato che il buco del "polo opposto' ha iniziato a dilatarsi, ho tolto il piercing (che non indosso piú da mesi ormai) e sono andato dal piercer che me lo aveva eseguito a mostrar l'accaduto, lui mi ha risposto dicendomi che può succedere, basta togliere il piercing e aspettare che si cicatrizzi da solo, ma ciò non é avvenuto in questi 3 mesi. Però ammetto di aver comunque continuato ad avere rapporti sessuali, ma immagino non fosse la cosa corretta per una cicatrizzazione più veloce. Io volevo sapere dove recarmi ora, perché essendo uno studente fuori sede non posso recarmi dal mio medico di base, quindi mi conviene andare al pronto soccorso o dove? E cosa mi accadrà? Dovranno mettere dei punti o altro? E per quanto riguarda la cura? (Il foro si é allargato verticalmente, circa 1,5cm poco meno)
grazie mille in anticipo!
grazie mille in anticipo!
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Gentile lettore,
in questi casi sempre bene sentire in diretta un bravo ed esperto andrologo od urologo.
Senza una valutazione clinica diretta purtroppo è impossibile formulare una risposta corretta e dare quindi una indicazione precisa su quali passi successivi fare .
Detto questo si ricordi comunque che la visita medica specialistica diretta rappresenta in queste situazione particolari e non frequenti il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, una prospettiva terapeutica mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
in questi casi sempre bene sentire in diretta un bravo ed esperto andrologo od urologo.
Senza una valutazione clinica diretta purtroppo è impossibile formulare una risposta corretta e dare quindi una indicazione precisa su quali passi successivi fare .
Detto questo si ricordi comunque che la visita medica specialistica diretta rappresenta in queste situazione particolari e non frequenti il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, una prospettiva terapeutica mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.9k visite dal 12/02/2019.
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