Spermiogramma con cambiamenti significativi: come interpretarlo?
Salve,
Ho 32 anni e ho da poco effettuato un nuovo spermiogramma. Questa la mia situazione:
- A fine agosto 2018 ho avuto un'epididimite abbastanza importante, con febbre intensa e dolori molto acuti, curata tra fine agosto e settembre con un lungo ciclo di antibiotici (inframuscolo e compresse) durato almeno tre settimane.
- A partire dal 27 dicembre 2018 ho avuto per circa 8 gg la varicella, con febbre variabile (per un paio di giorni, in alcuni momenti della giornata, superiore a 39, negli altri giorni ho avuto temperature inferiori, complessivamente la febbre è durata almeno 6 gg) e un ciclo di 6 gg di antibiotici (augumentin).
- Mi è stato recentemente diagnosticato un varicocele di primo grado e una ciste nell'epididimo. Lo specialista mi ha detto che bisogna valutare l'andamento dello spermiogramma per valutare operazione del varicocele e mi ha detto che la ciste non dovrebbe dare problemi. È cosi?
- Ho un rene idronefronico e sono in attesa di operazione
Su indicazione dello specialista ho effettuato in data 19/01/2019 uno spermiogramma. Ecco i risultati:
volume: 1,2 ml
colore: bianco-grigiastro
aspetto: vitreo
fluidificazione: completa
viscosità: diminuita
pH: 7,6
ESAME MICROSCOPICO
numero di nemaspermi: 5,5
numero di nemaspermi/eiaculato: 6,6
motilità totale (di cui): 50 %
a) progressiva 30 %
b) non progressiva 20 %
immobili 50 %
leucociti 0,3
emazie assenti
cellule epiteliali rare
cellule di spermatogenesi rare
zone di spermioagglutinazione assenti
MORFOLOGIA
forme tipiche 20 %
forme atipiche (di cui): 80 %
- anomalie della testa 40 %
- anomalie collo e tratto intermedio 30 %
- anomalie coda 10 %
residui citoplasmatici assenti
Ho rifatto lo spermiogramma il 04/02. Ecco i risultati:
volume: 4
colore: avorio
aspetto: vitreo
fluidificazione: completa
viscosità: normale
pH: 7,6
ESAME MICROSCOPICO
numero di nemaspermi: 1.6
numero di nemaspermi/eiaculato: 6.5
motilità totale (di cui): 40
a) progressiva 20
b) non progressiva 20
immobili 60
leucociti 0.2
emazie 1-3 per c.v.
cellule epiteliali rare
cellule di spermatogenesi rare
zone di spermioagglutinazione assenti
MORFOLOGIA
forme tipiche 20%
forme atipiche (di cui): 80%
- anomalie della testa 50%
- anomalie collo e tratto intermedio 20%
- anomalie coda 10%
residui citoplasmatici rari
Come interpretare questa variazione nel giro di due settimane, peggiorativa? La concentrazione, già bassa, è molto diminuita. Quali fattori possono influenzare questo andamento?
Il giorno dell'esame e nei giorni precedenti avevo bruciore alla punta del glande al momento dell'urinare e stimolo ad urinare improvviso e frequente, ma nello spermiogramma non ci sono leucociti, quindi presumo che questa infezione (che sembra essere andata via da sola) non c'entri.
Cosa vuol dire "emazie 1-3 per c.v"?
Vedrò lo specialista solo tra due settimane (sono fuori per lavoro) e vorrei avere indicazioni su questi improvvisi cambiamenti quantitativi.
Grazie mille
Ho 32 anni e ho da poco effettuato un nuovo spermiogramma. Questa la mia situazione:
- A fine agosto 2018 ho avuto un'epididimite abbastanza importante, con febbre intensa e dolori molto acuti, curata tra fine agosto e settembre con un lungo ciclo di antibiotici (inframuscolo e compresse) durato almeno tre settimane.
- A partire dal 27 dicembre 2018 ho avuto per circa 8 gg la varicella, con febbre variabile (per un paio di giorni, in alcuni momenti della giornata, superiore a 39, negli altri giorni ho avuto temperature inferiori, complessivamente la febbre è durata almeno 6 gg) e un ciclo di 6 gg di antibiotici (augumentin).
- Mi è stato recentemente diagnosticato un varicocele di primo grado e una ciste nell'epididimo. Lo specialista mi ha detto che bisogna valutare l'andamento dello spermiogramma per valutare operazione del varicocele e mi ha detto che la ciste non dovrebbe dare problemi. È cosi?
- Ho un rene idronefronico e sono in attesa di operazione
Su indicazione dello specialista ho effettuato in data 19/01/2019 uno spermiogramma. Ecco i risultati:
volume: 1,2 ml
colore: bianco-grigiastro
aspetto: vitreo
fluidificazione: completa
viscosità: diminuita
pH: 7,6
ESAME MICROSCOPICO
numero di nemaspermi: 5,5
numero di nemaspermi/eiaculato: 6,6
motilità totale (di cui): 50 %
a) progressiva 30 %
b) non progressiva 20 %
immobili 50 %
leucociti 0,3
emazie assenti
cellule epiteliali rare
cellule di spermatogenesi rare
zone di spermioagglutinazione assenti
MORFOLOGIA
forme tipiche 20 %
forme atipiche (di cui): 80 %
- anomalie della testa 40 %
- anomalie collo e tratto intermedio 30 %
- anomalie coda 10 %
residui citoplasmatici assenti
Ho rifatto lo spermiogramma il 04/02. Ecco i risultati:
volume: 4
colore: avorio
aspetto: vitreo
fluidificazione: completa
viscosità: normale
pH: 7,6
ESAME MICROSCOPICO
numero di nemaspermi: 1.6
numero di nemaspermi/eiaculato: 6.5
motilità totale (di cui): 40
a) progressiva 20
b) non progressiva 20
immobili 60
leucociti 0.2
emazie 1-3 per c.v.
cellule epiteliali rare
cellule di spermatogenesi rare
zone di spermioagglutinazione assenti
MORFOLOGIA
forme tipiche 20%
forme atipiche (di cui): 80%
- anomalie della testa 50%
- anomalie collo e tratto intermedio 20%
- anomalie coda 10%
residui citoplasmatici rari
Come interpretare questa variazione nel giro di due settimane, peggiorativa? La concentrazione, già bassa, è molto diminuita. Quali fattori possono influenzare questo andamento?
Il giorno dell'esame e nei giorni precedenti avevo bruciore alla punta del glande al momento dell'urinare e stimolo ad urinare improvviso e frequente, ma nello spermiogramma non ci sono leucociti, quindi presumo che questa infezione (che sembra essere andata via da sola) non c'entri.
Cosa vuol dire "emazie 1-3 per c.v"?
Vedrò lo specialista solo tra due settimane (sono fuori per lavoro) e vorrei avere indicazioni su questi improvvisi cambiamenti quantitativi.
Grazie mille
[#1]
Gent.le utente
premesso che cambiamenti dei parametri seminali sono fisiologici, gli esami che ci propone son poco attendibile poichè non sono state rispettate le norme WHO 2010 che prevedono che l'esame seminale sia eseguito dopo almeno tre mesi dall'ultima terapia di antibiotici e da eventuali situazioni cliniche patologiche (vedi varicella), quindi ripeta l'esame in un centro dedicato seguendo tali criteri.
Un cordiale saluto
premesso che cambiamenti dei parametri seminali sono fisiologici, gli esami che ci propone son poco attendibile poichè non sono state rispettate le norme WHO 2010 che prevedono che l'esame seminale sia eseguito dopo almeno tre mesi dall'ultima terapia di antibiotici e da eventuali situazioni cliniche patologiche (vedi varicella), quindi ripeta l'esame in un centro dedicato seguendo tali criteri.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.1k visite dal 06/02/2019.
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