Disfunzione eiaculatoria post uretroplastica
Gentili dottori, all'inizio di dicembre sono stato operato per una stenosi uretrale di 18 mm nel tratto bulbare, corretta tramite uretroplastica. Come da procedura mi è stato inserito il catetere vescicale, che ho tenuto fino al 7 gennaio. Da allora ho avuto una spiacevole sorpresa: durante un orgasmo l'eiaculato non "schizza" fuori, ma gocciola - a mio avviso anche in quantità minore rispetto a prima - dopo qualche secondo. Devo dire che il getto non era forte nemmeno prima dell'operazione, ma allora va da sé che fosse per via della stenosi. Mi sono rivolto così all'ospedale, dove in urologia mi è stata data una terapia di 10 giorni a base di medrol 16 mg. Sta funzionando riguardo ad un leggero bruciore che provavo negli scorsi giorni subito dopo la minzione (il cui flusso adesso mi pare regolare ed indolore) , ma resta il fatto che ad oggi non ho per niente spinta eiaculatoria. Ferma la necessità di una visita specialistica, a vostro avviso potrebbe trattarsi di un effetto del catetere, che ripeto ho portato per più di un mese? Potrebbe averne risentito la muscolatura uretrale o perineale (dove peraltro ho subito il taglio chirurgico)? La cosa comincia a preoccuparmi.
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Gentile lettore,
alcune sue osservazioni dirette sono da tener presenti e possono già spiegare il problema clinico da lei lamentato.
Continui a seguire le indicazioni già ricevute e si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
alcune sue osservazioni dirette sono da tener presenti e possono già spiegare il problema clinico da lei lamentato.
Continui a seguire le indicazioni già ricevute e si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 18/01/2019.
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