2)circa 5 mesi fà accusavo, un fastidio al testicolo dx seguito da infiammazione evidente ,il mio
Salve dottore ho da porle due domande le quali hanno lo stesso fine :1) Sto assumendo da circa un'anno 1 mg di finasteride al giorno, per problemi dovuti alla perdita di capelli da cui sto ottenendo parecchi risultati non comportandomi, problemi nella sfera sessuale solo il liquido seminale e meno denso, la mia domanda e se con l'assunzione nel tempo questo prodotto puo comportarmi problemi nell'Avere figli.2)Circa 5 mesi fà accusavo, un fastidio al testicolo dx seguito da infiammazione evidente ,il mio medico mi prescrisse degli antibiotici e una ecografia dalla quale emergeva al testicolo dx una cisti all'epididimo di 11 mm e al testicolo sinistro un varicocele di 1°livello, passati 5 mesi ho rifatto l'ecografia dove, la cisti ora e di 14 mm e il varicocele e rimasto uguale ,la premetto pure che faccio Body Building amatoriale al natural,dunque vorrei sapere se e il caso di operare entrambe le cose oppure nel momento in cui non mi operassi se questi mi possono comportare problemi nell'avere figli e se l'operazione è delicata.La ringrazio della sua disponibilità e le auguro buon lavoro in attesa di una sua risposta perchè sono molto preoccupato grazie.
[#1]
caro lettore 1357,
per verificare il suo dubbio sarebbe il caso di effettuare un esame del liquido seminale, esame che tutti i maschi dovrebbero effettuare dopo i 18 anni e che, nel suo caso ( varicocele e cisti epididimaria), potrebbe assumere un significato più preciso.
Di per se' una cisti epididimaria di 11-14 mm potrebbe non avere indicazioni chirurgiche ma se ai controlli ecografici successivi (annuali) tendesse ad aumentare, allora la cosa va rivalutata.
Il varicocele di 1° grado, ugualmente, se non ci sono rilevanti problemi seminali, non dovrebbe avere indicazioni chirurgiche, a mio parere, anche se l'insieme dei due problemi potrebbe semplificare il parere dello specialista che dovrà consigliarla
cari saluti
per verificare il suo dubbio sarebbe il caso di effettuare un esame del liquido seminale, esame che tutti i maschi dovrebbero effettuare dopo i 18 anni e che, nel suo caso ( varicocele e cisti epididimaria), potrebbe assumere un significato più preciso.
Di per se' una cisti epididimaria di 11-14 mm potrebbe non avere indicazioni chirurgiche ma se ai controlli ecografici successivi (annuali) tendesse ad aumentare, allora la cosa va rivalutata.
Il varicocele di 1° grado, ugualmente, se non ci sono rilevanti problemi seminali, non dovrebbe avere indicazioni chirurgiche, a mio parere, anche se l'insieme dei due problemi potrebbe semplificare il parere dello specialista che dovrà consigliarla
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile Utente,
le patologie cui Lei fa riferimento meritano molta attenzione. L'ecocolorDoppler dei vasi sperrmatici ha evidenziato un varicocele di I grado. Direi, con l'approssimazione di chi non l'ha visitata, che io personalmente non opero questo stadio del varicocele se non in considerazione di due fattori:
1)Qualità del liquido seminale
2)Durata e comportamento del reflusso durante lo studio colorDoppler.
Lei quindi dovrebbe in primo luogo sottoporsi ad uno spermiogramma.
Per quanto riguarda la cisti dell'epididimo, sempre personalmente, io opero cisti epididimarie che superino il diametro del centimetro e siano sintomatiche. La compressione dei tubuli epididimari è una eventualità ben accertata nei portatori di cisti dell'epididimo, specie se della testa, e direi che il diametro indicato può rappresentare un buon criterio di selezione.
Alla fine di questo "screenig" si potrà tirare le somme, tenendo presente che il tipo di sport che Lei ama praticare, mal si accorda con una iniziale patologia varicosa del plesso pampiniforme.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
le patologie cui Lei fa riferimento meritano molta attenzione. L'ecocolorDoppler dei vasi sperrmatici ha evidenziato un varicocele di I grado. Direi, con l'approssimazione di chi non l'ha visitata, che io personalmente non opero questo stadio del varicocele se non in considerazione di due fattori:
1)Qualità del liquido seminale
2)Durata e comportamento del reflusso durante lo studio colorDoppler.
Lei quindi dovrebbe in primo luogo sottoporsi ad uno spermiogramma.
Per quanto riguarda la cisti dell'epididimo, sempre personalmente, io opero cisti epididimarie che superino il diametro del centimetro e siano sintomatiche. La compressione dei tubuli epididimari è una eventualità ben accertata nei portatori di cisti dell'epididimo, specie se della testa, e direi che il diametro indicato può rappresentare un buon criterio di selezione.
Alla fine di questo "screenig" si potrà tirare le somme, tenendo presente che il tipo di sport che Lei ama praticare, mal si accorda con una iniziale patologia varicosa del plesso pampiniforme.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#3]
Gentile signore,
alla prima questione che lei pone posso dirle che gli effetti della Finasteride ,alla dose di 1 mg al giorno, non comportano nessun problema particolare sulla eventuale sua futura fertilità.
Al secondo quesito la mia ormai trentennale esperienza come chirurgo ed urologo , suffragata anche dalla numerosa letteratura specialistica sulla materia, mi porta a dire che una cisti epididimaria , non ha quasi mai una indicazione all'intervento chirurgico correttivo a meno che non sia sintomatica, cioè non dia dolore o "senso di peso e tensione" insopportabile o aumenti improvvisamente di volume .Anche in questo caso gli eventuali benefici o effetti collaterali del trattamento chirurgico devono essere discussi e valutati attentamente da un punto di vista clinico. Troppi sono i rischi ,anche utilizzando tecniche microchirurgiche , di ledere la struttura epididimaria (tubicino lungo circa 10 - 12 metri raggomitolato in 2 - 2,5 cm di struttura anatomica). Le consiglio , come le ha già raccomandato l'amico Diego , di eseguire un esame del liquido seminale eventualmente presso una Struttura od un Centro che segua le indicazioni suggerite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Con questa indagine consulti un andrologo, esperto in patologia della riproduzione umana.
Un cordiale saluto.
alla prima questione che lei pone posso dirle che gli effetti della Finasteride ,alla dose di 1 mg al giorno, non comportano nessun problema particolare sulla eventuale sua futura fertilità.
Al secondo quesito la mia ormai trentennale esperienza come chirurgo ed urologo , suffragata anche dalla numerosa letteratura specialistica sulla materia, mi porta a dire che una cisti epididimaria , non ha quasi mai una indicazione all'intervento chirurgico correttivo a meno che non sia sintomatica, cioè non dia dolore o "senso di peso e tensione" insopportabile o aumenti improvvisamente di volume .Anche in questo caso gli eventuali benefici o effetti collaterali del trattamento chirurgico devono essere discussi e valutati attentamente da un punto di vista clinico. Troppi sono i rischi ,anche utilizzando tecniche microchirurgiche , di ledere la struttura epididimaria (tubicino lungo circa 10 - 12 metri raggomitolato in 2 - 2,5 cm di struttura anatomica). Le consiglio , come le ha già raccomandato l'amico Diego , di eseguire un esame del liquido seminale eventualmente presso una Struttura od un Centro che segua le indicazioni suggerite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Con questa indagine consulti un andrologo, esperto in patologia della riproduzione umana.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#4]
Gentile Utente,
vorrei sottolineare ancora una volta il mio personale parere a proposito del farmaco in questione.
Il principio attivo di cui stiamo trattando in teoria non agisce contro gli androgeni (ormoni sessuali maschili per intenderci) ma selettivamente contro la formazione del DHT, inibendo l'enzima 5-alfa-reduttasi che permette la trasformazione del testosterone in DHT (tossico per il capello). Questo volendo essere semplificativi al massimo.
Gli effetti collaterali nel maschio sono rari, ridotti al 4% circa e si evidenziano con calo del desiderio sessuale (libido), impotenza, diminuzione del volume spermatico, alterazioni del quadro seminale (oligo-asteno-teratozoospermia). Quello che scrivo, oggi 2006, sembra un parere condiviso dai più che si occupano di questo argomento. Questi eventuali effetti sembrano tuttavia reversibili con la sospensione della terapia e se presenti, tendono a diminuire con il proseguire della cura.
Attenzione: la terapia può interferire con i risultati di un esame del sangue chiamato PSA (antigene specifico prostata), è quindi è sempre opportuno, prima dell'assunzione, valutare se si è portatori di qualche patologia prostatica che potrebbe essere misconosciuta dopo l'assunzione di finasteride.
RicordandoLe questi dati, voglio solo sottolineare che questo farmaco deve essere assunto sotto stretto controllo Medico, ed in particolare anche sotto il controllo di uno Specialista Andrologo.
A proposito della cisti di pertinenza epididimaria, ancora una volta, sottolineo il mio personale parere. Intanto occorre procedere ad una buona diagnosi ecotomografica. Qundi considerare il quadro clinico. Pur essendo nella grande maggioranza asintomatiche, quando la cisti diviene sintomatica tuttavia il problema è davvero di fine interpretazione e presuppone una assunzione di grande responsabilità da parte del Medico che si occupa del caso.
Il dolore è riconducibile per lo più allo stiramento delle terminazioni nervose, oppure all'infezione. E' di tipo gravativo e continuo, di difficile disciminazione.
Riconducendo la causa del dolore a quello che ho scritto, appare evidente come spesso non occorre essere di fronte a cisti di grandezze mostruose per avere fastidio. Anzi, spesso ad una citi di relativamente ridotto volume si accompagna una sintomatologia degna di ben altre cause.
Per quanto riguarda le connessioni fra cisti dell'epididimo ed infertilità, al giorno d'oggi la visione del problema è mutato. A tale proposito la bibliografia internazionale è ricca di spunti (soprattuto interessanti quelli di D. NASHAN e la sua scuola). D'altra parte, l'esame istologico della parete della maggior parte delle formazioni cistiche, che spesso hanno un chiaro peduncolo, ne dimostra la loro non appartenenza alla via seminale propriamente detta, con una eccezione. E cioè in una variante di cisti, detta spermatocele. Lo spermatocele origina dalla dilatazione cistica dei duttuli efferenti ed è spesso multipla e bilaterale.
Per quanto riguarda infine la terapia, oltre quella chirurgica (con successivo esame istologico), esisteva sino qualche anno orsono il trattamento evacuativo con successiva instillazione intracavitaria di sostanze sclerosanti. In auge sino agli anni '90.
Chiedo scusa se ho adoperato giocoforza termini tecnici, ma è per darLe un sicuro termine di paragone.
Auguri affettuosi per tutto ed un cordiale saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
vorrei sottolineare ancora una volta il mio personale parere a proposito del farmaco in questione.
Il principio attivo di cui stiamo trattando in teoria non agisce contro gli androgeni (ormoni sessuali maschili per intenderci) ma selettivamente contro la formazione del DHT, inibendo l'enzima 5-alfa-reduttasi che permette la trasformazione del testosterone in DHT (tossico per il capello). Questo volendo essere semplificativi al massimo.
Gli effetti collaterali nel maschio sono rari, ridotti al 4% circa e si evidenziano con calo del desiderio sessuale (libido), impotenza, diminuzione del volume spermatico, alterazioni del quadro seminale (oligo-asteno-teratozoospermia). Quello che scrivo, oggi 2006, sembra un parere condiviso dai più che si occupano di questo argomento. Questi eventuali effetti sembrano tuttavia reversibili con la sospensione della terapia e se presenti, tendono a diminuire con il proseguire della cura.
Attenzione: la terapia può interferire con i risultati di un esame del sangue chiamato PSA (antigene specifico prostata), è quindi è sempre opportuno, prima dell'assunzione, valutare se si è portatori di qualche patologia prostatica che potrebbe essere misconosciuta dopo l'assunzione di finasteride.
RicordandoLe questi dati, voglio solo sottolineare che questo farmaco deve essere assunto sotto stretto controllo Medico, ed in particolare anche sotto il controllo di uno Specialista Andrologo.
A proposito della cisti di pertinenza epididimaria, ancora una volta, sottolineo il mio personale parere. Intanto occorre procedere ad una buona diagnosi ecotomografica. Qundi considerare il quadro clinico. Pur essendo nella grande maggioranza asintomatiche, quando la cisti diviene sintomatica tuttavia il problema è davvero di fine interpretazione e presuppone una assunzione di grande responsabilità da parte del Medico che si occupa del caso.
Il dolore è riconducibile per lo più allo stiramento delle terminazioni nervose, oppure all'infezione. E' di tipo gravativo e continuo, di difficile disciminazione.
Riconducendo la causa del dolore a quello che ho scritto, appare evidente come spesso non occorre essere di fronte a cisti di grandezze mostruose per avere fastidio. Anzi, spesso ad una citi di relativamente ridotto volume si accompagna una sintomatologia degna di ben altre cause.
Per quanto riguarda le connessioni fra cisti dell'epididimo ed infertilità, al giorno d'oggi la visione del problema è mutato. A tale proposito la bibliografia internazionale è ricca di spunti (soprattuto interessanti quelli di D. NASHAN e la sua scuola). D'altra parte, l'esame istologico della parete della maggior parte delle formazioni cistiche, che spesso hanno un chiaro peduncolo, ne dimostra la loro non appartenenza alla via seminale propriamente detta, con una eccezione. E cioè in una variante di cisti, detta spermatocele. Lo spermatocele origina dalla dilatazione cistica dei duttuli efferenti ed è spesso multipla e bilaterale.
Per quanto riguarda infine la terapia, oltre quella chirurgica (con successivo esame istologico), esisteva sino qualche anno orsono il trattamento evacuativo con successiva instillazione intracavitaria di sostanze sclerosanti. In auge sino agli anni '90.
Chiedo scusa se ho adoperato giocoforza termini tecnici, ma è per darLe un sicuro termine di paragone.
Auguri affettuosi per tutto ed un cordiale saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 19.3k visite dal 08/05/2006.
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